Kolesnikov è considerato vicino all’oligarca Rinat Akhmetov; il gesto dei separatisti ha origine dal voltafaccia che l’uomo più ricco dell’Ucraina ha compiuto, settimana scorsa, in diretta televisiva attaccando l’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk. Fino a quel momento, pare che, Akhmetov, da sostenitore dell’esiliato Viktor Yanukovich, avesse simpatie per i ribelli o li finanziasse.
Giochi politici e di potere che, loro malgrado, hanno coinvolto l’hockey su ghiaccio; Kolesnikov ha annunciato che il Donbass Donetsk ha la forza e la capacità di ripristinare il regolare funzionamento dell’Arena entro novanta giorni.
Guerra civile permettendo.