Mondiali Top Division: Italia maltrattata dalla Repubblica Ceca

Mondiali Top Division: Italia maltrattata dalla Repubblica Ceca

(Stoccolma) – Nessuno si era illuso di poter battere la Repubblica Ceca, qualcuno ha sperato di poter racimolare qualche punto in overtime approfittando della loro scarsa vena dimostrata in questa prima parte del Mondiale; va detto che, a dispetto del risultato tennistico, l’Italia ha giocato meglio rispetto alla gara con la Norvegia, anche se ha evidenziato, ancora una volta, la scarsa propensione al tiro, soprattutto nei primi due periodi.

Cornacchia mischia le carte presentando Tragust tra i pali dal primo minuto, in difesa affianca Marchetti ad Egger in seconda linea, mentre in attacco Felicetti è promosso in terza linea al posto di Edwardson spostato in quarta; debutto in un Mondiale per Roland Hofer. Repubblica Ceca con i neo registrati Erat e Koukal.

Malgrado solo diciotto ore di riposo, il maggiore tasso tecnico permette ai cechi di dettare, seppur blandamente, i ritmi di gara; le ostilità vengono aperte da Prucha dopo appena 1’30” con una conclusione dalla media distanza, l’Italia si propone dalle parti di Stepanek al 2.04 con Insam. Con il passare dei minuti la Nazionale di Hadamczik aumenta la pressione, la Nazionale alza la testa con il break ad opera di Sirianni, poi di nuovo sotto coperta: al 4.28, al termine di un contropiede innescato da Krejci, Tenkrat scocca un tiro a botta sicura, sul quale Tragust è attento. Il vantaggio la Repubblica Ceca lo trova in power play con Petr Nedved che finalizza con un pattino il passaggio orizzontale di Krejci; l’Italia chiede la prova video, l’arbitro svedese, dopo la consultazione convalida. Il raddoppio matura circa 7’ più tardi: Novotny sguscia ad Egger in zona neutra, portatosi verso lo slot, il rapido scambio con Petruzalek lo mette in condizione di battere Tragust. E l’Italia? Nonostante la partita a senso unico, Sirianni, al 16.38, prova un backhand dall’esito negativo.

Il leit motiv non cambia neanche nella frazione centrale, anche se qualche timida sortita Larkin e Iannone la provano nei primi minuti; nel frattempo Tragust deve sventare le incursioni di Petruzalek e Krejcik. La formazione capitanata da Plekanec è letale anche in penalty killing, grazie al contropiede avviato da Tenkrat e concluso da Caslava, il quale ha il tempo necessario di aggiustarsi il puck, prendere la mira e gonfiare la rete. Lo schiacciasassi ceco è inarrestabile, malgrado il goalie Italiano si opponga a Erat al 31.13, deve piegarsi al 31.45 su una deviazione di Plastino sul passaggio di Hemsky per un suo compagno di squadra e, 1’ più tardi, sul tiro dalla blu di Caslava. Nei minuti finali la Repubblica Ceca concede spazio all’Italia che si rende pericolosa con Scandella e De Marchi.

Il buon momento Azzurro è confermato anche nella frazione conclusiva: al 45.00 la linea Renon (Scandella-Tudin-Ansoldi) danno vita alla migliore azione della partita della Nazionale Italiana con uno scambio davanti alla gabbia ceca che meriterebbe maggior fortuna; al 46.54 è Johnson a provarci dalla blu con una conclusione che finisce a lato; con questa azione si spegne la luce Azzurra e la Repubblica Ceca torna a dare lezione di hockey tenendo l’Italia in scacco nella propria metà campo fino al goal del definitivo 6-0 realizzato Erat.

Italia – Repubblica Ceca 0-6 (0-2; 0-3; 0-1)
Italia: Thomas Tragust (Daniel Bellissimo); Matthew De Marchi – Nicholas Plastino – Stefano Marchetti – Alexander Egger – Trevor Johnson – Thomas Larkin – Roland Hofer; Giulio Scandella – Daniel Tudin – Luca Ansoldi – Nicola Fontanive – Vincent Rocco – Robert Sirianni – Marco Insam – Luca Felicetti – Patrick Iannone – Diego Iori – Derek Edwardson – Anton Bernard – Manuel De Toni. Coach: Rick Cornacchia
Repubblica Ceca: Jakub Stepanek (Jakub Kovar); Miroslav Blatak – Jakub Nakladal – Ondrej Nemec – Petr Caslava – Tomas Mojzis – Lukas Krajicek – Jakub Krejcik; Milan Michalek – Martin Erat – Tomas Plekanec – David Krejci – Petr Tenkrat – Ales Hemsky – Michael Frolik – Petr Prucha – Petr Nedved – Jiri Novotny – Lukas Kaspar – Petr Koukal – Jakub Petruzalek. Coach: Alois Hadamczik
Arbitro: Morgan Johansson (Svezia) e Konstantin Olenin (Russia) Linesmen: Anton Semionov (Estonia) e Miroslav Valach (Slovacchia)
Penalità: Italia 12 (6/2/4) – Repubblica Ceca 8 (2/2/4)
Tiri: Italia 20 (5/5/10) – Repubblica Ceca 41 (11/16/14)
Marcatori: (0-1) 05.56 Petr Nedved (David Krejci – Jakub Nakladal) PP; (0-2) 12.45 Jiri Novotny (Jakub Petruzalek); (0-3) 27.15 Petr Caslava (Petr Tenkrat) PK; (0-4) 31.45 Ales Hemsky (Martin Erat) PP; (0-5) 32.45 Petr Caslava (Jakub Petruzalek – Petr Koukal); (0-6) 54.29 Martin Erat (Lukas Krajicek) PP
Spettatori: 2.753
MVP: Giulio Scandella (Italia) e Petr Caslava (Repubblica Ceca)

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