Mondiali Top Division: la fortuna sbeffeggia l’Italia, poi il tracollo

Mondiali Top Division: la fortuna sbeffeggia l’Italia, poi il tracollo

(Stoccolma) – Tre deviazioni beffarde condannano l’Italia e mandano a monte i piani di coach Cornacchia nella rincorsa alla salvezza. Una Nazionale che, nel primo periodo, ha saputo giocare a viso aperto contro la Lettonia e che è sparita dal ghiaccio, soprattutto, nel terzo tempo a risultato acquisito da parte degli avversari.

Senza Borgatello, il cui recupero, dall’infortunio all’inguine, sembra impossibile, gli Azzurri scendono in pista con il giusto piglio: sono di Sirianni e Rocco i primi affondi all’1.15 a cui segue 30” più tardi il diagonale di Iannone respinto da Masalskis. I lettoni, dal canto loro, si fanno vedere dalle parti di Bellissimo a partire da l 3’ con un’azione insistita che il portiere italocanadese neutralizza. Nei minuti successivi la formazione baltica va alla ricerca del predominio territoriale, l’Italia ribatte colpo su colpo: all’8.31 Indrasis, perfettamente assistito da Mikelis Redlihs, vede infrangersi il puck su Bellissimo a cui segue, 40” più tardi, un’iniziativa di Scandella. La Lettonia esce alla distanza ed aumenta la pressione, se la Nazionale Italiana non capitola è anche grazie a Bellissimo, il quale, in due occasioni, salva il risultato: al 9.46, trovatosi a tu per tu con Berzins deve intervenire in butterfly, respingendo con il pattino, sulla conclusione a botta sicura del baltico e, al 17.02, è ancora protagonista in un’azione fulminante di Indrasis. Quando il periodo si avvia a concludersi sullo 0-0, la fortuna, in divisa biancogranata, si presenta sul ghiaccio, in veste di settimo uomo in campo, dando una mano sul tiro di Kenins deviato, involontariamente, da un terzino italiano. A 15” dalla suono della sirena Fontanive recupera un disco in zona d’attacco che è respinto da Masalskis.

L’Italia sfiora il goal del pareggio anche in avvio di frazione centrale con Sirianni, tuttavia, il torrese non imprime la giusta forza per impensierire l’estremo difensore avversario. Dal goal mancato al goal subìto il passo è breve: al 24.16 il passaggio di Bartulis, deviato dalla stecca di Sirianni, favorisce Meija che comodamente raddoppia. L’Italia abbozza una reazione con due diagonali dalla destra di Ansoldi (24.48) ed Edwardson (26.58); i baltici riprendono immediatamente il controllo delle operazioni e al 28.38 si ripropongono in avanti con il pericolo portato dalla coppia Bartulis-Sprukts. Il doppio vantaggio, in ogni caso, consente ai lettoni di giocare con tranquillità, nonostante, al 29.43, un contropiede orchestrato da De Toni non è finalizzato da De Marchi e, al 34.08, un tiro dalla media distanza di Iannone è impreciso. Negli ultimi minuti l’Italia casca nel vizio delle penalità: al 35.12 Larkin è sanzionato per un gancio con il bastone, idem per De Marchi al 36.50; passati indenni i 23” di cinque contro tre, la Nazionale Azzurra deve piegarsi, con l’uomo in meno, al 37.54, sulla conclusione di Bartulis facilitato dalla deviazione di Larkin.

Con la partita compromessa, i ragazzi di coach Cornacchia tirano i remi in barca e rivolgono lo sguardo alla partita con la Norvegia; Sprukts, senza nessuna pietà, pesca con un millimetrico passaggio dal terzo difensivo Indrasis appostato all’altezza della blu, involatosi verso Bellissimo lo beffa realizzando, al 40.43, il momentaneo 4-0. Il goal convince Cornacchia a dare spazio a Tragust, ma anche il portiere del Vipiteno, al 42.31, deve raccogliere il disco dalla gabbia nel power play che consente a Krisjanis Redlihs di salutare gli Azzurri a mano aperta.

Lettonia – Italia 5-0 (1-0; 2-0; 2-0)
Lettonia: Edgars Masalskis (Maris Jucers); Guntis Galvins – Krisjanis Redlihs – Oskars Bartulis – Oskars Cibulskis – Kristaps Sotnieks – Georgijs Pujacs – Rodrigo Lavins – Janis Andersons; Janis Sprukts – Mikelis Redlihs – Miks Indrasis – Kaspars Daugavins – Aleksejs Sirokovs – Martins Cipulis – Ronalds Kenins – Armands Berzins – Gints Meija – Kaspars Saulietis – Juris Stals – Koba Jass. Coach: Ted Nolan
Italia: Daniel Bellissimo (dal 40.47 Thomas Tragust); Armin Helfer – Alexander Egger – Matthew De Marchi – Nicholas Plastino – Trevor Johnson – Thomas Larkin – Stefano Marchetti; Giulio Scandella – Dan Tudin – Luca Ansoldi – Nicola Fontanive – Vincent Rocco – Robert Sirianni – Marco Insam – Derek Edwardson – Patrick Iannone – Diego Iori – Luca Felicetti – Anton Bernard – Manuel De Toni. Coach: Rick Cornacchia.
Arbitri: Keith Kaval (Stati Uniti) e Konstantin Olenin (Russia) Linesmen: Johnathan Morrison (Stati Uniti) e Sakari Suominen (Finlandia)
Penalità: Lettonia 4 (0/2/2) – Italia 14 (2/6/6)
Tiri: Lettonia 35 (10/13/12) – Italia 23 (10/5/8)
Marcatori: (1-0) 18.24 Ronalds Kenins (Armands Berzins); (2-0) 24.16 Gints Meija (Ronalds Kenins – Oskars Bartulis); (3-0) 37.54 Oskars Bartulis (Martins Cipulis) PP; (4-0) 40.43 Miks Indrasis (Janis Sprukts – Guntis Galvins); (5-0) 42.31 Krisjanis Redlihs (Miks Indrasis) PP
Spettatori: 2.785
MVP: Guntis Galvins (Lettonia) e Manuel De Toni (Italia)

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