l’Araba Fenice veste giallonero: Varese riapre la serie

l’Araba Fenice veste giallonero: Varese riapre la serie

di Gianluca Vapi

Gara 3: a inizio quarti di finale play-off si pensava che i Mastini avrebbero potuto chiudere la Serie e invece lo scenario è totalmente opposto, quasi irreale, impensabile a inizio della post season. La squadra che ha chiuso al vertice il Master Round è sotto clamorosamente 2 a 0 nelle serie contro un Feltre che ha dimostrato di avere un ottimo collettivo e che ha saputo sfruttare al meglio il gioco apatico e gli errori di Varese. Si riparte dalla reazione d’orgoglio giallonera del terzo tempo di gara 2 (tra l’altro incredibile presentarsi con soli 14 uomini di movimento a una partita così importante), una reazione che deve essere l’inizio di una “remuntada” dei Campioni in carica.

Padroni di casa sempre incompleti nel roster, ma con Capitan Vanetti che rientra seppur non al meglio; dopo due minuti Pietroniro finisce in panca puniti, il penalty killing bosino regge bene, ci prova Marcello Borghi e subito dopo Eruzione ma niente di fatto. Al 6:06 primo power play giallonero ma seppur giocato discretamente i padroni di casa non riescono a portarsi in vantaggio. Gialloneri che iniziano a essere sempre più pressanti nel terzo ospite e al 09:46 è Majul che con la sua punta della stessa intercetta il fendente di Erik Mazzacane spedendo il disco dove super Manfroi non può nulla: 1 – 0. L’occasione per il raddoppio e per in dirizzare la partita si presenta poco dopo quando i Picchi si trovano a giocare in 3 contro 5 per oltre un minuto e mezzo: il disco gira lento e i Mastini creano un solo pericolo con Borghi che trova la spalla del goalie ospite a respingere la sua conclusione indirizzata nel sette; penalità a Perino, Varese resiste e si va negli spogliatoi con il vantaggio bosino.

Al rientro sul ghiaccio Voulfson si becca due minuti, power play inconcludente dei Mastini, Naslund perde un disco sulla blu, Broch si invola 1 contro 1 con Perla, l’estremo giallonero ipnotizza l’attaccante veneto. Al 027:34 gli ospiti si trovano a giocare ancora una doppia inferiorità, occasione d’oro per i padroni di casa per riaprire la Serie: in due minuti i gialloneri confezionano solo un’azione degna di nota, il tiro di Massimo Cordiano che bacia il palo e si adagia sulla linea di porta prima che venga liberato dai difensori bellunesi, testimoniando come il power play di Varese sia qualcosa di abulico e imbarazzante. Poco dopo gli ospiti sfiorano il pareggio con Blaha che coglie il palo prima che Perla si superi nel successivo intervento; al 32:48 penalità contro Michael Mazzacane, Varese non trema anche grazie a un sontuoso Borghi che da solo staziona nel terzo difensivo ospite, danzando soavemente tra gli avversari, da far invidia a Evgeni Plushenko e spedendo uno slap che Manfroi salva miracolosamente: standing ovation per il numero 23 giallonero. La successiva penalità, più che dubbia, fischiata a Majul costa caro ai Mastini: è Blaha che al 36:32 riporta la situazione in parità: 1 a 1.

Terzo drittel che comincia subito con l’ennesimo power play a favore di Varese ma non succede nulla, ça va sans dire; al 44:24 clamorosamente il Feltre realizza la seconda rete con Matteo Dall’Agnol facendo calare il gelo sulle calde tribune dell’Acinque Ice Arena e prospettando l’eliminazione dei campioni in carica. L’orgoglio infinito della vecchia guardia accompagnato dalla romatica “Rosamunda” cantata dal pubblico giallonero come negli anni d’oro da vita a una reazione “tsunamica” dei Mastini che al 47:46 trovano il pareggio con Tilaro e nei minuti successivi schiacciano gli ospiti nel loro terzo difensivo, scalfiscono il ghiaccio con ogni pattinata, bombardando senza sosta da tutte le posizioni un Manfroi versione calamita di puck: il goalie ospite prende l’imprendibile, impressionante. A Pietroniro, Majul, Tilaro, Michael Mazzacane l’urlo del gol rimane strozzato in gola, soffocato come soffocato lo è tra il pubblico. Minuto 52:28: assistito da Borghi e Raimondi, Piroso accarezza con la sua stecca il disco, disco che fa cadere il muro eretto da Manfroi e facendo esplodere in un boato il palaghiaccio dando vita all’undicesima bolgia dantesca quella dell’Acinque Ice Arena. Passano i minuti, i Mastini controllano il gioco ma il Feltre è vivo e con Nimenko prima e Blaha vanno vicino al pareggio ma trovano sulla loro strada un grande Perla, penalità a Nimenko, il coach dei Picchi toglie il portiere, Piroso intercetta il disco e si invola solo verso il Paradiso: 4 – 2 e serie riaperta.
Incredibile partita, forti emozioni ma i Mastini sono vivi, respirano ancora, non vogliono abdicare e stasera lo hanno dimostrato; sabato a Feltre è in programma una gara 4 infuocata.

Le interviste di Roberto Vedani

FORMAZIONI
HCMV VARESE HOCKEY: 2 Perla, (31 Marinelli), 4 Vignoli, 5 Naslund, 22 E. Mazzacane, 14 M. Cordiano, 13 T. Cordiano, 15 Tilaro, 23 M. Borghi, 27 M. Mazzacane, 42 Crivellari, 55 Piroso, 71 Majul, 77 Pietroniro, 87 Perino, 91 Raimondi. Coach: Niklas Czarnecki
HCF FELTRE: 37 Manfroi (30 Dalla Santa), 3 Damin, 21 Voulfson, 26 Birtig, 32 Lysenko, 72 Blaha, 93 De Giacinto, 4 L. Dall’Agnol, 8 M. Dall’Agnol, 10 Broch, 11 Fantinel, 16 Stupak, 22 Canova, 44 Geronazzo, 66 De Paoli, 69 Sniezhnievskyi, 70 Nimenko, 91 Da Forno, 96 Eruzione. Coach: Ekrt Martin

HCMV VARESE HOCKEY  –  HC FELTREGHIACCIO   4 – 2   (1:0   0:1  3:1)

TABELLINO
10’12” (HCMV) Majul,(E. Mazzacane, Tilaro), 36’32” (HCMV) Blaha (Nymenko, Lysenko)) PP1, 44’24” (HCF) M. Dall’Agnol (Blaha, Stupak), 47’46” (HCMV) Tilaro (E. Mazzacane, Vignoli), 52’28” (HCMV) Piroso (Raimondi, M. Borghi), 59’55” (HCMV) Piroso EN

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