Nel derby c’è solo il Lugano

Nel derby c’è solo il Lugano

Ambrì sconfitto nettamente (5-0) alla Corner Arena. Subito avanti con Carr, i bianconeri allungano nel periodo centrale grazie ai gol di Granlund e Cormier, per poi dilagare nel finale per merito dello stesso Carr e di Ruotsalainen

Nel giorno dell’entrata nella Hall of Fame dell’HCL di John Slettvoll, 79enne allenatore svedese protagonista dei trionfi bianconeri, con 55 presenze sulla panchina nei derby, il Lugano fa sua con pieno merito la terza sfida cantonale stagionale, surclassando l’Ambrì con un netto (5-0).  

Dopo soli 30” i padroni di casa hanno una buona opportunità con Granlund, che non finalizza a dovere l’assist geniale di Thürkauf. Con l’uscita di Isacco Dotti, autore di uno sgambetto ai danni di Peltonen, il Lugano, però, fa su subito centro grazie alla deviazione ravvicinata di Carr che non lascia scampo a Juvonen (1-0) al minuto 02:22. I primi minuti sono tutti di marca bianconera, con Carr, Ruotsalainen e Joly di nuovo ad un passo dal gol. Il primo intervento di rilievo di Schlegel, invece, arriva dopo 9’ per respingere un diagonale dalla linea blu di Kostner. Dopo un backchecking difensivo di Gerber che sventa un’azione di contropiede di Kneubuehler, gli ospiti prendono man mano coraggio e, in breve tempo, si rendono pericolosi altre due volte, con Terraneo e Formenton, la cui conclusione da posizione impossibile per poco non si infila alle spalle dell’estremo difensore bianconero. Prima dell’intervallo, il Lugano cerca di riprendere il comando delle operazioni, rendendosi pericoloso con una veloce discesa di Andersson e una deviazione sottomisura di Fazzini, entrambe a lato. A soli 3” dal termine del primo periodo, i leventinesi commettono un’ingenuità, rimanendo in inferiorità numerica per lo sgambetto di Dauphin ai danni di Joly.

Pur con un uomo in più, il grave errore di Alatalo rischia di costare davvero caro ai padroni di casa. Il difensore bianconero, infatti, si fa sottrarre maldestramente il disco da Formenton che, però, giunto tutto solo davanti a Schlegel non riesce a superarlo. Al minuto 23:46, Thürkauf vince un contrasto dietro la gabbia con Pastori e serve il liberissimo Granlund che tutto solo non sbaglia (2-0). Gli ospiti avrebbero subito l’occasione di sfruttare un power-play (Peltonen fuori per ritardo del gioco) ma non riescono ad approfittarne, nonostante due opportunità create da Spacek e Pestoni. Con le due formazioni in parità numerica, il Lugano torna ad insidiare la porta avversaria prima con un diagonale di Cormier che attraversa tutto lo specchio della porta di Juvonen, mettendo i brividi ai difensori biancoblù e, successivamente, con la conclusione di Riotsalainen a fil di palo. Pur mostrando maggior intraprendenza rispetto al periodo d’apertura, l’Ambrì nel proprio terzo difensivo si trova spesso in balia degli avversari, che non hanno così alcuna difficoltà a colpire per la terza volta con Cormier, ispirato dall’assist del velocissimo Zanetti (3-0) al minuto 31:31. Un fallo di Virtanen nei confronti di Morini, mette di nuovo in difficoltà gli ospiti che per poco non incassano il poker per opera di Arcobello, che riesce nella non facile impresa di sbagliare la più incredibile delle reti, non riuscendo ad infilare il disco nella porta spalancata. Prima della seconda pausa, la formazione allenata da Luca Cereda torna timidamente a farsi vedere dalla parti di Schlegel, impegnandolo con un paio di conclusioni di Virtanen, prima di subire una inutile penalità causata da un fallo ingenuo di Lilja a danni di Alatalo.

Seppur in box-play, Kostner prova a spaventare Schlegel, mentre il backhand di Formenton giunto tutto solo davanti alla porta dà solo l’illusione del gol finendo incredibilmente fuori. Due minuti di superiorità numerica giocati con estrema superficialità dai padroni di casa che, passata la paura, tornano a farsi pericolosa con un assolo di Joly. Per l’Ambrì diventa invece vitale tentare il tutto per tutto per cercare di rientrare in partita. Zwerger ci prova, ma deve fare i conti con la grande serata di Schlegel, mentre sul fronte opposto i leventinesi pagano di nuovo a caro prezzo la penalità inflitta a Wüthrich (utile per evitare il gol di Joly) , incassando la seconda rete della serata di Carr (4-0) al minuto 46:22. I bianconeri a questo punto dilagano andando nuovamente a segno dopo soli 3’ con Ruotsalainen (5-0), mentre, poco dopo, un accenno di rissa costringe in panca puniti LaLeggia e Lilja, che può sfogare così tutta la sua frustrazione per un’occasione fallita. I minuti finali vengono spesi dai bianconeri per garantire il meritato shutout di Schlegel, in attesa della insidiosa trasferta in programma domani a Losanna. L’Ambrì, invece, giunto alla sua quarta sconfitta in fila e autore di una prestazione al di sotto delle sue possibilità, dovrà cercare il pronto riscatto nella sfida interna con lo Zugo.

Le interviste di Roberto Vedani

HC Lugano – HC Ambrì Piotta 5 – 0 (1 – 0; 2 – 0; 2 – 0)

02:22 (1-0) Carr (Thürkauf-Granlund) PP1; 23:46 (2-0) Granlund (Thürkauf-Carr); 31:31 (3-0) Cormier (Zanetti-LaLeggia); 46:22 (4-0) Carr (Granlund-Alatalo) PP1; 49:33 (5-0) Ruotsalainen (Andersson);

 

Penalità    :  HC Lugano  2 x 2                                        HC Ambrì Piotta  6 x 2

Arbitri       :  Miroslav Stolc (SVK) – Cedric Borga       Linesman : David Obwegeser – Dario Fuchs

Spettatori : 6733

HC Lugano: Schlegel(Fatton), Mirco Müller-Andersson, Granlund(A)-Thürkauf(C/TS)-Carr, LaLeggia-Peltonen, Gerber-Morini-Fazzini(A), Alatalo-Wolf, Routsalainen-Arcobello-Joly, Guerra-Cjunskis, Cormier-Verboon-Zanetti. All.Gianinazzi

HC Ambrì Piotta: Juvonen(Conz), Pezzullo-Virtanen, Lilja-Spacek(TS)-De Luca, Isacco Dotti-Wüthrich, Formenton-Heim(A)-Pestoni(C), Terraneo-Zündel, Eggenberger-Dauphin-Zwerger, Pastori-Landry, Douay-Kostner-Kneubuehler. All.Cereda

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