Il Fehervar – in gara 1 – stritola il Val Pusteria. Venerdì ci sarà gara 2

Il Fehervar – in gara 1 – stritola il Val Pusteria. Venerdì ci sarà gara 2

(m.g.) Il Val Pusteria, cade, fragorosamente nella prima sfida della serie di Quarto di Finale, perdendo per 8:1 sul ghiaccio della Gábor Ocskay di Székesfehérvár. La gara è stata francamente a senso unico, con i padroni di casa a menare le danze dal primo al sessantesimo minuto. Troppo forte il Fehervar o troppo brutto il Val Pusteria di questa sera per essere vero? Questo è il dilemma che ci portiamo dietro per tutti e sessanta i minuti di gioco.

Infatti, anche se il primo gol è arrivato dopo quasi 10 minuti di assedio, si percepiva da subito e ben chiaramente che la pressione dei padroni di casa era come quella di un fiume in piena che, prima o poi sarebbe uscito dall’alveo, straripando in ogni dove. Il Fehervar è sceso sul ghiaccio con una voglia di “spaccare il mondo” che il Val Pusteria, ha dato l’impressione di aver perso negli oltre 600 chilometri di strada che separano Brunico, dalla cittadina Ungherese, posta a metà strada tra il Lago di Balaton e Budapest. L’impatto dei Lupi sulla gara è stato, francamente, imbarazzante. I primi due minuti si è giocato nel terzo difensivo degli ospiti che non sono mai riusciti ad allentare il forechecking dei Magiari. Sholl è sempre stato sotto pressione ed anche i numeri dei primi venti minuti illustrano molto chiaramente, l’andamento del drittel. Il Val Pusteria ha avuto un paio di occasioni per andare in vantaggio, tutte, concentrate nell’unico Power Play della gara. In quei due minuti con l’uomo in più, prima Carey, poi Stukel e Willcox non hanno sfruttato tre possibilità di tiro, da buona posizione. Poi, tornati in parità numerica sul ghiaccio, il Fehervar ha ripreso a macinare il suo gioco ed a tenere fermamente il controllo del puck. Con simili premesse il goal dell’uno a zero di Colin Jacobs è parso quasi inevitabile. La rete è nata dall’ennesima azione di disco gettato nello slot che Colin Jakobs ha infilato nella gabbia pusterese. Il 2:0 è stato figlio di un episodio un po’ sfortunato. Caruso si lascia scavalcare dalla traiettoria di un disco lanciato in avanti. Il puck passa dietro alla porta e l’unico che riesce a prenderlo è Kristof Nemeth che dopo un “giro-porta” tira verso la gabbia. La sua conclusione non sarebbe mai potuta arrivare nello specchio della porta ma il disco tirato dal ventenne attaccante ungherese gioca di sponda con il piedone di Johan Harju e, di carambola, infila nell’angolo lontano da Sholl. Il gol, beffardo ed un pizzico fortunato, costituisce – a mio modo di vedere – la goccia che ha fatto traboccare il vaso della gara. Da un lato gli Ungheresi che già andavano a mille, si sono ulteriormente esaltati, dall’altro i ragazzi di Helminen hanno visto nello scherzo della “Dea Bendata” un segnale, incontrovertibile, che la serata, già nata male, sarebbe finita peggio. Così tre minuti dopo è arrivato anche il 3:0 con Joshua Atkinson, bravo anche col piede a portarsi avanti il puck, allungando la traiettoria e evitando il portiere per poi sbatterlo in fondo al sacco. Il 4:0 arriva su una deviazione nello slot di Magosi ed è seguito anche dalla quinta segnatura che nasce da un tiro dalla blu deviato dal bastone di Shaw sotto porta. Con la fine del tempo finisce anche il calvario di Tomas Sholl che – pur incolpevole per l’imbarcata dei suoi – viene sostituito da Hannes Stoll.

Il giovane portiere brunicense dopo un paio di interventi risolutivi, davanti ad una difesa in pieno delirio, deve poi capitolare di fronte all’azione tra Jacobs e Terbocs che mette il ventinovenne statunitense in condizione di segnare il suo secondo sigillo della serata. Nel secondo tempo non succede nulla più, anche perché tutti i giocatori sanno che la partita è virtualmente chiusa e che sprecare energie in una serie “Best of Seven” è pura follia.
In apertura di terzo drittel arriva anche il gol del 7:0 che è forse il miglior emblema dello stato confusionale che attraversa la difesa e, con lei, tutta la formazione giallonera. Sul disco lanciato nello slot, che arriva dalla destra, Erdely giunge circa ….. “mezz’ora prima” del suo avversario ed ha modo e tempo di infilare il disco sul secondo palo. I Lupi – nel momento in cui i magiari allentano la pressione – si ricordano di saper masticare hockey su ghiaccio ed un bel servizio di Willcox con liscio di Petain consente a Gerlach di segnare il golletto della serata. Poi sono solo sberle e cariche di frustrazione che portano in un certo punto della gara ben tre pusteresi ed un magiaro all’interno del “confessionale”. Giocando in cinque contro tre, il Fehervar insacca anche l’ottavo punto con un “One Timer” bello e preciso di un Joshua Atkinson, tanto rubizzo e rubicondo quanto bravo e preciso.
Sull’episodio arrivano anche (finalmente !!!) i titoli di coda. Gara uno va in archivio e per i Pusteresi è stata una scoppola non di poco conto. Eppure – e questo è il bello delle serie di playoff – è come se non fosse successo nulla. La serie è 1:0 per il Fehervar ma, dovendo arrivare a 4 vittorie la strada, in proporzione è lontana per tutte e due. Certo che venerdì, alla Intercable Arena, i Lupi dovranno scendere sul ghiaccio con uno spirito ed una verve totalmente diverso perché, questi sono i PLAYOFF della ICE Hockey League, e non il torneo di briscola del circolo parrocchiale…
Consentiteci un’ultima – fuggevole – considerazione di costume: a Fehervar nessuno del pubblico aveva la maschera anti covid quella che in tedesco si chiama la “Maschera bocca e naso”. Siamo tonti noi a portarla o sono tonti loro a non averla? Mah chissà quale sarà la verità!!

Mercoledì, 03/09/2022 ore 19:15 Székesfehérvár, Palaghiaccio Jr. QF3 Gara 1
Hydro Fehervar AV 19 – HC Lupi Val Pusteria 8:1 (5:0, 1:0, 2:1)
Primo Arbitro: Milan Zrnic; Secondo Arbitro Trpimir Piragic; Giudici di Linea: Otto Durmis e Daniel Konc.
Capo Allenatore AVS: Kevin Constantine – Capo Allenatore HCP Raimo Helminen
Tiri in Porta: 36:24 (17:6, 9:9, 10:9) – Spettatori: 1954
MARCATORI: 09:42 1:0 AVS Colin Jacobs (Terbocs – Dahlroth); 10:11 2:0 AVS Kristof Nemeth; 13:10 3:0 EQ AVS Joshua Atkinson; 16:14 4:0 AVS Balint Magosi (Fournier); 17:34 5:0 AVS Braeden Shaw (Kuralt); 23:51 6:0 AVS Colin Jacobs (Terbocs); 41:02 7:0 AVS Csanad Erdely (Petan); 45:36 7:1 PUS Max Gerlach (Reece Willcox); 55:07 8:1 AVS Joshua Atkinson (Hari).

Nelle altre gare di Playoff questi sono stati i risultati:

EC Salisburgo – HC Orli Znojmo 3:1
Gol: 1: 0 Järvinen (6.10), 2: 0 Schneider (11.37), 2: 1 Svoboda (43.04), 3: 1 Raffl (59.53)
Spettatori: 1733
Best-of-7 Serie: 1:0

Villacher SV – HK Olimpija Ljubljana 4:6
Gol: 0:1 Leclerc (0.18), 1:1 Lindner (0.28), 1:2 Cimzar (4.23), 1:3 Maia (25.39), 1 : 4 Leclerc (34.34), 1: 5 Koblar (39.01), 2: 5 Collins (39.28), 3: 5 Lanzinger (50.10), 4: 5 Schofield (59.28), 4: 6 Zajc (59.59)
Spettatori: 2431
Miglior – of-7 series: 0:1

Vienna Capitals – EC KAC OT 1:2
Gol: 0:1 Postma (38.46), 1:1 Hartl (58.28), 1:2 Fraser (68:31)
Spettatori:3400.
Miglior – of-7 series: 0:1

Risultati che regalano il primo squillo di trombe a SALISBURGO, LUBIANA e KLAGENFURT.

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