Tony PumaNella conferenza stampa seguita al match contro gli USA, coach Giorgio de Bettin ha tracciato il bilancio del Mondiale della Nazionale italiana affermando che nel complesso era positivo riferendosi alla crescita dei suoi ragazzi, ma negativo dal punto di vista dei risultati: sette partite, sette sconfitte e zero punti. I freddi numeri delle statistiche dicono anche altro.
Complessivamente il Blue Team ha realizzato 11 goal: in Top Division non accadeva dalla rassegna iridata canadese del 2008 a guida Mickey Goulet. Probabilmente sono un record per l’Italia le 2 reti annullate a Petan e a Frigo, rispettivamente contro Lettonia e Finlandia. Se fossero state convalidate avrebbero contribuito a migliorare il rendimento realizzativo attestatosi al 10,58%, il sesto assoluto.
Il coaching staff dovrà lavorare sulle situazione speciali: in 17 situazioni di superiorità sono state segnate solo 2 reti per una percentuale del 11,76% che vale in questa classifica il quattordicesimo posto; peggio degli Azzurri solo Bielorussia e Lettonia. Ultimo posto nel penalty killing: su 26 situazioni di inferiorità, la gabbia di Fazio e Fadani è stata bucata in 10 occasioni.
L’Italia è adagiata nel fondo della classifica anche in quella della percentuale parate con 86,29%, a cui hanno concorso le ampie sconfitte contro Germania (4-9), Kazakistan (3-11) e Canada (1-7), mentre nel computo delle penalità risulta essere la quarta Nazionale ad essersi accomodata in panca puniti con complessivi 76’ (25 penalità da 2’, e 2 da 10’); più “cattive” solo Bielorussia (114’), Slovacchia (98’) e Germania (85’). La Finlandia è stata quella più corretta con solo 13 infrazioni da 2’.
Un solo goal subito in power play, al pari di Bielorussia, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Lettonia e Slovacchia.