Mondiali TD Gr. A: i primi acuti sono di Russia e Slovacchia

Mondiali TD Gr. A: i primi acuti sono di Russia e Slovacchia

La Russia vince sul filo di lana, il match tutto slavo contro la Repubblica Ceca. La gara è stata molto bella ed è stata decisa da un goal del “solito” Mikhail GRIGORENKO ad appena diciannove secondi dalla sirena.
La sfida tra Russia e Repubblica Ceca apre le sfide del GRUPPO A del Campionato Mondiale 2021. Gli “Orsi Russi” in completa divisa rossa, partono più forte degli avversari e trovano presto il goal del vantaggio. Già al 2:16 i Cechi debbono offrire il fianco alla superiorità iniziale della pattuglia di Valeri Bragin, allorquando Filip HRONEK, subisce una penalità di due minuti per “bastone Alto”. Nei susseguenti 120 secondi, i russi martellano il terzo difensivo ceco, ed i ragazzi di Filip Pesan debbono fare gli straordinari per limitare i danni. Il goal però non può aspettare ed arriva propria allo scadere della penalità. grazie ad un “Slap Shot” di Anton Burdasov che si infila al “sette” della porta di Simon Hrubec, assolutamente incolpevole per la segnatura subita.
Dopo il vantaggio i Russi continuano a macinare il loro gioco, fatto di continui strappi offensivi conditi da una certa “rilassatezza” nell’affrontare la fase difensiva, ed è proprio questo particolare atteggiamento a permettere ai loro avversari di riequilibrare la gara. E’ da poco iniziato il nono minuto quando Michael Spacek cattura il puck in zona neutra, approfittando di un giro del disco troppo lento dei difensori in maglia rossa ed avanza verso la porta avversaria. Jakub Flek segue l’azione del compagno che, entrato nel terzo russo, gli serve il puck, il ventinovenne attaccante non si lascia pregare ed indirizza un tiro verso la gabbia di Alexander Samonov. Il tiro non pare irresistibile ma il ventiseienne portiere in maglia rossa ci mette del suo ed il puck, prima controllato, gli sfugge di mano andando a finire, beffardamente, la sua corsa, in fondo al sacco.
Nel secondo drittel, dopo oltre 4/5 del tempo a cercare invano di superarsi l’un l’altra, le emozioni sono tutte, concentrate negli ultimi cinque minuti. La Russia peraltro, pressa maggiormente e al 30:24 un’azione travolgente di Mikhail Grigorenko sembra poter sbloccare l’equilibrio ma la conclusione di rovescio davanti alla porta dell’attaccante del Columbus Blue Jackets, trova pronto Simon Hrubec a negargli, col pattino destro, la gioia del goal. Sempre lo stesso attaccante è protagonista, questa volta in negativo, di una trattenuta (34:41) su Filip Zadina che viene sanzionata con una penalità di due minuti. Il PK dei russi è sempre stato famoso per la sua resistenza agli attacchi avversari ma questa volta la pattuglia in maglia rossa si supera poichè con l’uomo in meno riesce, addirittura, a trovare il goal del vantaggio. Gran parte del merito della segnatura va a Vladislav KAMENEV che imbecca SHVETS-ROGOVOI mettendolo di fatto, davanti al portiere. L’attaccante, “con la testa fredda”, in uno vs zero, non fallisce l’occasione ed infila il puck con precisione chirurgica nell’angolo alto della gabbia di Hrubec. Il Power Play ceco non punge ma, ripristinata la parità di uomini sul ghiaccio, i ragazzi in maglia bianco rossa, trovano il nuovo pareggio. Il cronometro segna il 37:53 e Dominik Kubalik confeziona la più esaltante controfuga, servendo il puck, dritto per dritto, nel terzo difensivo russo dove Jakub Vrana si è smarcato velocemente per ricevere l’invitante servizio e concludere l’azione con un tiro che fa infilare la pastiglia nera nell’angolino basso, sulla sinistra della gabbia di Samonov.
Nel terzo drittel i russi si riportano in vantaggio con un goal di Alexander BARABANOV, la sua quinta segnatura nella quarta apparizione alla fase finale del Mondiale. I Cechi non ci stanno e ritrovano il pareggio in power play a 2:35 dalla sirena. Il tiro vincente, dalla blu, di Dominik KUBALI, manda il puck a sbattere contro il palo interno alla destra del portiere, prima di concludere la sua corsa in fondo al sacco. Finita? Overtime? neppure per sogno, quando hai in roster un campione, questi può decidere la sfida in qualsiasi momento ed ecco, quindi che, a diciannove (!!!) secondi dalla sirena Mikhail GRIGORENKO riceve il disco dal suo terzo difensivo, si invola sul lato sinistro dello schieramento d’attacco russo, e in uno contro zero, infila il portiere ceco. Coach Filip Pesan chiama il time-out, fa uscire il portiere per un extra-player ed i suoi cercano – invano – di trovare nell’assedio finale, l’opportunità di trovare il quarto pareggio; ma i secondi scorrono inesorabili e non c’è più il tempo per recuperare. Vince (meritatamente) la Russia ma la Cechia conferma tutte le sue (notevoli) qualità.
Russia – Repubblica Ceca 4 – 3 (1-1, 1-1, 2-1)
Olympic Sports Centre/ Olimpiskais sporta centrs RIGA ,ore 15:30 (16:30 locali).
Arbitri: Tobias Bjork (Swe) e Michael Nord (Swe); Giudici di Linea: Andreas Weise Kroyer (Dan) Ludvig Lundgren (Swe).
MARCATORI: 04:16 1-0 RUS BURDASOV Anton (GRIGORENKO Mikhail / MOROZOV Ivan); 09:26 1-1 CZE FLEK Jakub (SPACEK Michael); 35:27 PK 2-1 RUS SHVETS-ROGOVOI Artyom (KAMENEV Vladislav); 37:53 2-2 CZE VRANA Jakub (KUBALIK Dominik / HAJEK Libor); 45:28 3-2 RUS BARABANOV Alexander (VORONKOV Dmitri); 57:23 3-3- CZE KUBALIK Dominik (HRONEK Filip / KOVAR Jan); 59:41 4-3 RUS GRIGORENKO Mikhail (PROVOROV Ivan).

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Nell’altra sfida della serata, valida anch’essa per il Gruppo A tra Bielorussia e Slovacchia, sono quest’ultimi a trionfare largamente.
La formazione guidata da Coach Craig Ramsay, passa presto in vantaggio. Il cronometro non ha ancora concluso il suo quarto giro che Kristian Pospisil porta avanti i suoi con un tiro dalla blu che si infila all’angolino sinistro, proprio a filo del palo. Il dominio degli Slovacchi è netto e, in power play (con STEFANOVICH Mikhail sul bancone dei puniti per stecca alta) arriva anche il 2-0. Lo segna CEHLARIK Peter con un “one timer” che manda il puck ad infilarsi proprio sotto la traversa, imprendibile per il portiere bielorusso. Gli slovacchi capiscono che gli avversari sono in grossa difficoltà e meno di due minuti dopo, calano il tris. L’autore è, ancora una volta, Kristian Pospisil. L’attaccante che gioca nel massimo Campionato Finlandese (La Liiga), nelle file del Lukko di Rauma, chiude una bella triangolazione con Mislav Rosandic e realizza la sua doppietta personale con uno slap shot che manda la pastiglia nera a togliere, eventuali, ragnatele che si fossero formate sotto la traversa della porta bielorussa. Sul 3-0 coach Mikhail Zakharov, sostituisce il portiere Konstantin SHOSTAK che milita con i Severstal Cherepovetsnel nel campionato russo KHL, con il trentacinquenne Danny Taylor, nato in Inghilterra ma in possesso di doppio passaporto, Bielorusso/Canadese.
La formazione Bielorussa mostra di essere in confusione totale e, col disco lontanissimo, un suo giocatore, KOMAROV Nikita, effettua una carica violenta sulla balaustra ai danni di Simon Nemec. Il brutto fallo costa al bielorusso, l’allontanamento definitivo dalla pista ghiacciata ed alla sua squadra una penalità di 2+2 minuti. La formazione guidata dal settantenne Canadese Craig Ramsay, allenatore con trent’anni di esperienza (come “Assistent” oppure “Head Coach”) sulle panchine della NHL, rallenta il ritmo del gioco. Nel secondo drittel gli slovacchi, cercano, anche, di evitare infortuni o brutti falli ma nonostante tutto questo, Kristian Pospisil, in apertura, ha l’occasionissima per fare il quarto goal. L’attaccante deve fare i conti con la prontezza di riflessi di Danny Taylor che, col pattino destro, gli allontana il disco, strozzandoli in gola, l’esultanza per l’Hat-Trick. Intorno alla metà del tempo, anche il canadese naturalizzato bielorusso, Geoff Platt, sfiora il goal: la sua conclusione, infatti, in uno contro zero davanti al portiere, sfiora il palo a porta vuota. La gara è molto spigolosa con continui falli da una parte e dall’altra. A 4:26 dalla sirena gli arbitri annullano un goal al capitano bielorusso, Yegor Sharangovich perché, dopo un lunghissimo esame della prova televisiva, giudicano falloso l’intervento di Andrei Belevich su Robert Lantosi, davanti alla porta, al momento del tiro di Sharangovich.
In apertura di terzo drittel, al 45:05, un bel goal di Marek Hrivík viene convalidato dopo una lunga consultazione del mezzo televisivo. A 6:35 dalla sirena, in situazione di doppio power play (5 vs 3) i bielorussi accorciano le distanze. Sergei Kostitsyn tira da breve distanza, il portiere Branislav Konrad, respinge lateralmente, sul puck arriva Mikhail Stefanovic che da posizione angolatissima accanto al palo destro della porta, trova una traiettoria per infilare la pastiglia nera nell’angolo opposto. Cinquantanove secondi dopo, la formazione Bielorussa trova, un po’ a sorpresa, anche il goal del 2-4 per merito di Yegor Sharangovich. Ad un minuto dalla sirena la Bielorussia avrebbe l’occasionissima per riaprire incredibilmente il match ma lo stesso Yegor Sharangovich si fa parara il tiro di rigore concesso per la rottura di un bastone. Goal sbagliato, goal subito ed è così che, una manciata di secondi dopo, Peter Cehlarik segna il 5 -2 a porta vuota mettendo la parola fine alla sfida.

Bielorussia – Slovacchia 2 – 5 (0-3, 0-0, 2-2)
Olympic Sports Centre/ Olimpiskais sporta centrs RIGA ,ore 19:30 (20:30 locali).
Arbitri: ANSONS Andris e HEIKKINEN Lassi; Giudici di Linea:SORMUNEN Hannu e ZUNDE Davis
MARCATORI:03:53, 0-1 SVK POSPISIL Kristian (NEMEC Simon); 09:17, 0-2 SVK PP CEHLARIK Peter (GERNAT Martin / STUDENIC Marian); 11:02, 0-3 SVK PP POSPISIL Kristian (ROSANDIC Mislav / KRISTOF Michal); 45:05, 0-4 SVK Marek Hrivík (LANTOSI Robert e CEHLARIK Peter); 53:25, 1-4 BRL STEFANOVICH Mikhail (KOSTITSYN Sergei); 54:22; 2-4 BLR SHARANGOVICH Yegor; 59:15 2-5 SVK CEHLARIK Peter (GRMAN Mario).

Classifica: Slovacchia p.ti 3 (1); Russia p.ti 3 (1); Svezia p.ti 0 (0); Svizzera p.ti 0 (0); Danimarca p.ti 0 (0); Gran Bretagna p.ti (0); Repubblica Ceca p.ti 0 (1); Bielorussia p.ti 0 (1)

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