KHL, l’Avangard Omsk torna in zona playoff

Ci sono voluti più di quaranta turni e due allenatori, ma alla fine l’Avangard di Omsk è riuscito ad agganciare il Traktor di Chelyabinsk all’ottava posizione della Conference Orientale, ritornando così prepotentemente in corsa per un posto nella postseason. In settimana i falchi di Milos Riha hanno superato Amur e Admiral, mentre gli orsi di Chelyabinsk si sono rimessi in carreggiata con una vittoria sul Severstal, dopo due sconfitte ai rigori contro Lokomotiv e Donbass Donetsk. L’attenzione del team è tuttavia focalizzata sulle condizioni della loro punta di diamante Evgeni Kuznetsov, infortunatosi alla gamba sinistra nel corso del match contro il Donbass e attualmente sotto osservazione.

Settimana da dimenticare per Admiral Vladivostok e Neftekhimik Nizhnekamsk, rispettivamente noni e decimi ed entrambi sconfitti nei due impegni settimanali. La risicata vittoria dello Yugra sul Sibir permette ai verdeblù di staccare l’Amur in fondo alla classifica della Western, complici le due sconfitte della squadra di Khabarovsk. Le tigri, alle prese con grosse difficoltà economiche e con gli stipendi fermi a settembre, sono state infatti superate di misura dall’Avangard e “asfaltate” dal Barys con un tennistico 8:2. Sul fondo della classifica, batte un colpo il Metallurg di Novokuztnesk, uscito vittorioso dalla sfida con lo Yugra con un incoraggiante 6:1. Non perde colpi invece la macchina di Yekaterinburg, vittoriosa nell’importantissimo scontro diretto col Sibir e capace di superare pure il Torpedo in sesta posizione.

Inavvicinabile il quartetto di testa, col Salavat Yulaev vittorioso su Atlant e SKA e il Metallurg di Magnitogorsk fermato a sorpresa dal Lokomotiv ma ancora forte di 75 punti. In testa alle due Divisions ancora Bars Kazan, protagonista di due identiche  vittorie su Dinamo Minsk e Donbass Donetsk (2:1) e Barys Astana, vera sorpresa dell’anno, almeno per quanto riguarda la Conference orientale.

Ad Ovest, fanno rumore le recenti sconfitte dello SKA San Pietroburgo. Certamente parlare di crisi può sembrare esagerato, ma quattro sconfitte su cinque partite non sono certo un ruolino di marcia invidiabile. Specialmente se a subìrle è il team dal budget più elevato della Lega e anche quello con le aspettative maggiori, dopo le delusioni delle ultime stagioni. I tifosi che confidavano nella pausa dicembrina si sono dovuti presto ricredere e, per quanto la Dinamo Riga non faccia ancora paura, i punti di distacco non sono più tali da necessitare della doppia cifra.

Doppia cifra che serve invece per tenere conto delle reti “unanswered” messe a segno dalla Dynamo Mosca nelle ultime due partite, giocate per di più in trasferta: undici goals, frutto di due strabordanti vittorie ottenute contro il Medvescak (5:0) e lo Spartak (6:0). La sconfitta odierna e quella della partita di ieri potrebbero invece costare care alla Dinamo Riga, che potrebbe avere così sprecato un occasione d’oro per sorpassare il Donbass Donetsk in terza posizione, sfruttando l’impegnativo calendario a cui gli Ucraini sono costretti. I Lettoni hanno rimediato solamente un punto in due partite ampiamente alla loro portata, frutto della sconfitta ai rigori col Lev e di quella ai tempi regolamentari contro lo Slovan.

Tra gli amaranto di Riga e i leoni praghesi, in netta crescita nelle ultime partite, ritroviamo il CSKA, protagonista di un’agile vittoria sul Vityaz nella giornata di Natale per poi spostarsi in Svizzera per partecipare alla Spengler Cup. A 65 punti, due in meno rispetto al Lev Praga, gli orsi di Zagabria, reduci dal successo dell’ennesimo Ice Fever, ovvero la serie di partite che la squadra disputa alla futuristica Arena Zagreb… e che puntualmente riempie in ogni ordine di posto. Tra venerdì e oggi, più di quindicimila persone hanno assistito a ciascuna delle due partite degli orsi, contro Dynamo Mosca (0:5) e Vityaz Oblast’ di Mosca (vinta 4:2).

La locomotiva di Yaroslavl chiude il treno delle pretendenti ai playoff, mentre Atlant Oblast’ di Mosca, Spartak Mosca e un redivivo Slovan Bratislava si contendono la nona posizione. Un solo punto separa gli Slovacchi dai diretti rivali e le notizie poco incoraggianti che arrivano dalla capitale lasciano prevedere prossimi positivi sviluppi per le aquile di Bratislava. Lo Spartak è infatti sull’orlo della bancarotta, dopo il fallimento del main sponsor InvestBank. La KHL, nei giorni scorsi, ha dato il via libera agli aiuti al team, assicurando le trasferte e anticipando parte degli stipendi arretrati. Di certo, non è una situazione in cui i giocatori possano concentrarsi completamente sull’hockey giocato, come viene invece loro richiesto.

A tre lunghezze dallo Slovan, galleggiano appaiati Severstal e Vityaz; a chiudere la classifica della Conference occidentale ci pensa ancora la Dinamo Minsk, protagonista tuttavia di una prova discreta contro la corazzata di Kazan (1:2, venerdì) e di una convincente vittoria nel pomeriggio di oggi, contro il Torpedo (4:0).

La Kontinental Hockey League chiude ora i battenti fino a venerdì 3 gennaio 2014, quando scenderanno sul ghiaccio ben 24 squadre: spiccano i big matches Salavat Yulaev – Dinamo Riga e Dynamo Mosca – Avangard Omsk.