KHL : ancora due posti liberi per le semifinali di Conference

KHL : ancora due posti liberi per le semifinali di Conference

Sono in pieno svolgimento i quarti di finale delle due Conferences di Kontinental Hockey League. Si sono già giocate sei delle sette gare eventuali e si conoscono i nomi di sei delle otto squadre che possono continuare a sognare il titolo. A necessitare di gara-7 saranno infatti solo due serie, una per Conference. La notizia del giorno è l’uscita al primo turno dei campioni in carica di Salavat, un destino curiosamente comune ai campioni nazionali austriaci (Salisburgo) e cechi (Trinec).

Western Conference
di Simone Quargnal

SKA San Pietroburgo (1) – CSKA Mosca (8) 4:1 [4:1, 7:1, 2:3OT, 2:1OT, 5:0]
Nello scorso articolo, con la serie sul 3:1, si era accennato di come il CSKA avrebbe dovuto cercare di mantenere il ritmo delle partite casalinghe anche lontano dalla capitale: il 5:0 con cui i dominatori della Western li hanno polverizzati in gara-5, però, racconta tutta un’altra storia. Sono bastati 20′ a chiudere la partita, grazie alle reti di Kalinin (3′, superiorità numerica), Afinogenov (10′, squadre al completo) e Weinhandl (13′, inferiorità numerica).

Atlant Oblast di Mosca (4) – Severstal Cherepovets (5) 4:2 [1:0, 3:1, 1:2OT, 0:4, 3:1, 2:1]
La serie sembrava destinata a terminare in gara-7, con il fattore campo costantemente rispettato nei primi cinque incontri della serie. Poi, i gialloblù sono riusciti a trovare un’insperata vittoria sul ghiaccio di Cherepovets, quando Zherdev (miglior giocatore della serie, terzo gol per lui nei playoff) ha infilato il disco del vantaggio a cinque minuti dalla sirena conclusiva, completando l’impresa iniziata col pareggio di Radivojevic. Di Alexeyev la rete del temporaneo vantaggio avversario.

Torpedo Nizhny Novogorod (2) – Dinamo Riga (7) 3:3 [7:3, 1:2OT, 3:4OT, 4:1, 3:4, 3:1]
L’unica serie della Conference per la quale sarà necessaria gara-7 ha proposto due partite difficilmente interpretabili. In gara-5 si è visto un ottimo hockey per la prima metà della partita, col team di casa a condurre 4:2 al 35′. Da lì in poi le due squadre si sono equivalse, studiandosi a vicenda e tirando in porta solo otto volte in tutto l’ultimo drittel; inutile la rete del 4:3 di Sprukts. Lo stesso attaccante lettone ha firmato anche la rete della vittoria nella successiva gara-6, rimasta inchiodata sullo 0:0 per quasi mezz’ora, prima che Jekabs Redlihs aprisse le danze al 25′. La decisiva gara-7 si giocherà a Nizhny Novgorod sabato pomeriggio.

Dynamo Mosca (3) – Dinamo Minsk (6) 4:0 [2:1OT, 2:0, 4:2, 3:1]

Eastern Conference
di Nicola Tosin

Traktor Chelyabinsk (1) – Yugra Khanty-Mansiysk (8) 4-1 [3:1, 2:5, 7:6, 6:3, 1:0]
Doveva essere la sfida tra il secondo miglior attacco e il migliore goalie della lega. Così è stata … in parte. Serie alquanto strana, che poteva forse prendere una piega diversa se lo strapotere del Traktor non si fosse presentato nel terzo drittel di gara 3. Quella clamorosa rimonta subita, visto il 6-2 a favore dopo 40′, è stato il primo tassello in grado di distruggere le speranze della cenerentola di turno. Dopo 24 ore arrivò la sconfitta per 6-3, maturata dopo aver offerto un’ottima reazione alla sconfitta della giornata precedente grazie ad un 1-2 iniziale.
A livello di risultato, gara 5 è stata l’unica a far prevalere le doti del goalie ospite. La notizia è che la gabbia non era protetta dal fenomeno della regular season Mikhail Biryukov, sostituito in entrambe le partite precedenti, ma dal lettone Edgars Masalskis. La partita è stata regolata e la saracinesca della serie abbassata da Vladimir Antipov, al minuto 51:01.

Ak Bars Kazan (4) – Salavat Yulaev Ufa (5) 4-2 [0:3, 3:2OT, 4:3OT, 3:0, 3:2]
Dopo la disputata di gara 1, quasi tutti pensavano che il Salavat avesse ritrovato la forma smagliante di qualche settimana fa. Espugnato il ghiaccio nemico, grazie ad un dominio su tutti i fronti e con un Alexander Radulov in ottima forma. 24 ore dopo la situazione non sembrava aver variato notevolmente la propria fisionomia, ma le mancate realizzazioni hanno fatto sì che i padroni di casa avessero l’opportunità di portare la serie in parità. E così è stato.
Volo, altro ghiaccio, altra tifoseria … ma la superiorità offensiva del Salavat sembra persistere. Come nella gara precedente, il Kazan risulta più cinico (in ambedue le partite il rapporto realizzazioni/tiri tocca e supera il 10%) e porta anche gara 3 all’OT. In questo caso restano sul ghiaccio più tempo ma il risultato rimane invariato : vittoria Kazan, vantaggio nella serie e fattore campo annullato. Non contenti, 24 ore dopo rifilano agli avversari lo stesso trattamento ricevuto in gara 1 … a livello di risultato. Sì, perchè il dominio offensivo di AR47 e soci è ancora presente, ma il cinismo di Ilya Nikulin e soci tocca picchi mai raggiunti in precedenza : 3/21 e %SOG pari al 15!
Gara 5 vede prevalere, finalmente, i campioni in carica. Perchè? Il cinismo dei padroni di casa si prende un giorno di riposo, infatti le % degli ospiti restano sempre a livelli rivedibili.
A poche ore da gara 6, tutti sperano in un “cambiamento di vedute” nella serie. Tutti bramano una gara 7, che deve però passare per il fattore campo, che in questa serie si è ritenuto plausibile in una sola occasione (gara 2). Infatti, il cinismo del Kazan si ripresenta, la rimonta del Salavat non si completa e la serie trova la sua fine.

Metallurg Magnitogorsk (3) – Barys Astana (6) 3:3 [3:2, 1:4, 2:3, 1:4, 4:3OT, 4:3OT]
Si tratta dell’unica serie della conference che non ha ancora offerto un finale. Dopo la conclusione di gara 4, nessuno avrebbe immaginato una gara 7 per questa sfida. Grazie ad un Sergei Mozyakin molto vivo, il Metallurg ha raggiunto gara 7 (che verrà disputata in data 11 Marzo) grazie a due vittorie per 4-3, ambedue dopo la disputata degli OT. Gara 5 è stata risolta dopo poco meno di 2′ di extra time e gara 6, proprio da Mozyakin, dopo poco più di 1′.

Avangard (2) – Amur (7) 4:0 [4:2, 4:3, 4:2, 3:1]

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