HockeyTime.netLa dimostrazione la si è avuta soprattutto negli ultimi venti minuti con gli ospiti a difendere il minimo vantaggio e Conz impegnato pochissimo in virtù dell’enorme lavoro di rottura di ogni giocatore luganese che ha letteralmente intrappolato il gioco di Heins e compagni.
E se anche questa volta è stato importante segnare per primi grazie a Murray in mischia al 1.01, il Friborgo era pur riuscito ad inizio secondo tempo a capovolgere il punteggio con un polsino di Gamache al 20.40 e una fuga in contropiede di Afanasenkov al 23.56 magistralmente lanciato da Jeannin.
Vauclair e compagni hanno allora dimostrato carattere e coraggio, riuscendo in meno di dieci minuti a rovesciare a loro volta la situazione. Bednar ha colpito con precisione chirurgica al 31.56 dopo ottimo lavoro preparatorio di Romy e Sannitz. Ulmer (Foto F. Eicher) ha approfittato alla grande di uno Sprunger cincischiante nel proprio terzo per girarsi e battere Huet per la terza volta al 32.25.
Come detto, il terzo periodo è stato un vero capolavoro del Lugano, grintoso sull’uomo e nei duelli alle assi e nello slot, semplice nell’uscita dal terzo e reattivo su ogni disco vagante.
Ed è stato anche bello che capitan Vauclair, sicuramente uno dei migliori in pista, abbia scritto la parola fine sulla gara, infilando al 59.56 il puck nella gabbia lasciata sguarnita da Huet.
La serie è dunque sul 2-1 per il Lugano. Il Friborgo ha confermato di essere molto competitivo ed in grado di approfittare di ogni minima sbadataggine. I bianconeri hanno ancora un margine di crescita in powerplay.
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