La Valpe scende in pista appediata dal giudice sportivo (2 giornate di squalifica per Levitin e Oberrauch), senza i due farm teamers Benetti e Ambrosi e priva, all’ultimo minuto, del difensore Rossi. Per contro, l’Appiano non può contare sul centro italo – canadese Renzi e sul forte difensore Eisenstecken; tra i pali, a sorpresa, il back up Pichler anzichè il forte Lyle (1 goal subito in 3 partite!).
Chiarotti schiera una difesa a due linee (Lonn – Andersson e Laine – Bianco) e tre rivoluzionate linee d’attacco con Andrea Montanari in prima con Covolo e Petrov e Coco, in seconda, a supportare Silva e capitan Roffo. In terza si rivede Malan (tra i migliori) con l’altro Montanari e Mondon a fare l’ala "di peso".
Il secondo tempo è più equilibrato (Silva va in prima linea a supportare Petrov) e si conclude a reti inviolate grazie a un miracolo di Pichler su splendido duetto Roffo – Petrov. L’episodio più rilevante è però il serio infortunio riportato dal capo arbitro Ferrini che, colpito inavvertitamente da un disco al capo, deve essere ricoverato in ospedale. I due linesmen finiranno comunque il match arbitrando "abbastanza" bene, se non altro distribuendo equamente le penalità.
Il terzo drittel è decisamente il più bello: l’Appiano trascinato dai vari Martini, capitan Hofer e Holz comincia a bersagliare la gabbia di Penko; la "saracinesca slovena" è perfetta nel chiudere tutti i varchi (alla fine saranno 39 le sue parate!) e i ragazzi di Ciaz si dannano l’anima. Al 46:47, sfruttando la superiorità numerica, è Richard Andersson (gran partita la sua) a ribadire in rete un tiro di Roffo non trattenuto da Pichler. Il Filatoio ruggisce e prova a spingere la squadra verso un’impresa su cui pochi, all’inizio, avrebbero scommesso. E’ però sempre Penko a tenere "in partita" la Valpe con alcuni interventi al limite del prodigioso; sul fil di sirena è poi Roffo a mancare l’occasione del goal vittoria.
In sintesi un’ottima prestazione di tutta la squadra che ha saputo, con cuore, abnegazione e tanta fatica, sopperire alle pesanti assenze; detto di Penko, un plauso alla difesa (dove hanno giganteggiato Laine e Andersson) e agli attaccanti che più di altri si sono sobbarcati un minutaggio spaventoso (Petrov, Roffo, Silva e Covolo). Un encomio anche ai giocatori valligiani che hanno trovato più spazio ed hanno trasmesso al gruppo quella grinta (specie Malan e Mondon) che i tifosi locali tanto apprezzano.
L’Appiano, solitario capolista, esce comunque ridimensionato da Torre Pellice; essendo squadra solida ed esperta pensava di uscire vittoriosa da questa trasferta ed invece non ha brillato; testimonianza ne è stata la partita anonima della loro temutissima "stella" Ketola, ai più apparsa sfocata!
Ora la durissima trasferta di Bolzano Sill con l’ostico Settequerce e poi, finalmente, l’attesissimo derby!
Con la cortesia del sito ufficiale www.hcvalpellice.com.