Agli Azzurri non basta un ottimo terzo tempo: l’amichevole di Merano va ai Magiari

Agli Azzurri non basta un ottimo terzo tempo: l’amichevole di Merano va ai Magiari

La Nazionale stecca nella penultima amichevole in preparazione dei Mondiali in programma da domenica prossima alla Sparkasse Arena di Bolzano (già Palaonda). Certamente i primi 40 minuti sono stati letali per gli Azzurri che – dopo aver chiuso sotto di un gol un primo tempo – tutto sommato – ben giocato, hanno ciccato completamente la seconda frazione di gioco che hanno concluso con un pesante parziale di 3:1 a loro sfavore. Poi, nel terzo drittel, col cuore, i padroni di casa, anche giovandosi del doppio cambio dei portieri (Vallini in luogo di Bernard e Horvath al posto di un imbattibile Bence Bálizs) hanno dato a lungo l’impressione di poter rientrare in partita e, sotto di un gol, hanno provato – vanamente – fino in fondo, a mettere in scena una rimonta che avrebbe avuto, davvero, dell’incredibile.



L’inizio è davvero scoppiettante, basti pensare che le due formazioni, forse per fasi difensive un po’ allegre o almeno da registrare, ci fanno vedere ben 4 reti nei primi cinque minuti di gioco. La partenza dei magiari è davvero sorprendente con due gol in appena 80 secondi. Il primo (dopo 45 secondi dall’inizio) lo segna Kristof Papp con tiro da posizione centrale che spedisce il puck nell’angolo sinistro, il secondo arriva 35 secondi dopo, con un tiro dalla breve distanza di Szabó che manda il puck a sfiorare il palo di sinistra della porta di un incolpevole Andreas Bernard. Gli Azzurri hanno il merito di scuotersi e di trovare il gol – appena 12 secondi più tardi – con Daniel Mantenuto, bravo a centrare il buco tra i gambali di Bence Bálizs e di pareggiare, al 5:02, con una azione personale di Daniel Mantenuto che al secondo rimbalzo, ha superato l’estremo difensore ungherese. Sul 2:2 gli azzurri offrono il meglio del loro repertorio e, in più di una occasione, meriterebbero il vantaggio. E’ questo, senz’altro, il miglior momento della formazione di casa che si fa ripetutamente applaudire. Al 9°, al termine di una bella azione personale, Ivan Deluca spara sul portiere. Poco dopo un attacco di Tommy Purdeller si conclude con un tiro che sbatte sull’esterno della rete, il rimbalzo offerto dalla difesa, consente a Seed uno slap shot che impegna Bence Bálizs. 40 secondi più tardi c’è ancora Michele Marchetti a cercare il vantaggio. Al forcing azzurro vengono “tarpate le ali” per la penalità che gli arbitri assegnano ad Anthony Salnitri, colpevole di uno sgambetto in fase d’attacco. Nel successivo Power Play, gli Ungheresi non creano molto se non un tiro di Istvan Sofron ben controllato da Bernard. Al 13° un tiro dalla blu di Glira costringe il portiere al rebound, la ribattuta sta per essere lavorata da Tommaso Deluca ma Bálizs è bravo ad anticiparlo. Diego Kostner – al 15° – si prende un 2+2 per stecca alta ma l’Ungheria in questa fase dimostra di faticare molto nella costruzione del gioco ed a 56 secondi dalla fine del doppio power play, Tamás Sárpátki commette un fallo in attacco che costringe le due formazioni a giocare in 4 contro 4. Ed è proprio in questa particolare situazione che Kristof Papp, forse approfittando di maggiori spazi sul ghiaccio, si trova in condizione di insaccare – dalla breve distanza – con un tiro che manda la pastiglia nera ad infilarsi all’incrocio dei pali.

Il secondo tempo inizia ancora in modo terrificante per la difesa italiana che in 81 secondi trova il modo di incassare altre due reti. Il 2:4 lo segna Janor Hari con un tiro tra i gambali di Bernard mentre il 2:5 giunge al termine di un’azione in velocità di Mihaly chiusa in gol da Nagy. L’Ungheria insiste e al 27:18, Bernard deve salvare con un gambale, una conclusione pericolosa di Tamás Sárpátki. Al 28° gli arbitri puniscono con una penalità di due minuti una brutta carica di Vilmos Galló su Jason Seed in balaustra. Nel successivo Power Play, l’Italia gira molto bene il Puck ma manca il colpo del KO. Al 34° Bernard ancora sugli scudi a salvare, col gambale, una conclusione ravvicinata di Tamas Ortenszky che giunge al termine di un bel duetto con István Terbócs. A 4:24 dalla seconda sirena, Vilmos Galló insacca anche il 2:6. L’ex giocatore di Linköping, che ha già firmato per i finlandesi del KooKoo,  segna con un tiro da breve distanza che manda il puck ad infilarsi sotto i gambali del portiere del Val Pusteria. Il 6:2 per i magiari, soprattutto se raffrontato con la enorme quantità di tiri in porta degli azzurri ci fa capire che in questi, primi, 36 minuti di gioco, la differenza l’ha fatta, soprattutto Bence Bálizs, il trentaquattrenne portiere magiaro che gioca in Norvegia per lo Sparta Sarpsborg, è stato infatti, a tratti insuperabile per gli avanti italiani. L’Italia si scuote negli ultimi tre minuti del tempo e crea gioco, gol ed occasioni. Il 3:6 arriva al 36:48 per merito di Jason Seed che dalla blu trova uno slap-shot che manda il disco ad insaccarsi sotto la traversa. Poi – al 39:50 – Papp ferma fallosamente Diego Kostner, davanti al portiere in chiara occasione per far gol. La penalità è d’obbligo per l’attaccante ungherese ma – purtroppo – il trentaduenne attaccante gardenese in forza all’Ambri Piotta, fallisce la trasformazione del tiro di rigore cercando invano di sorprendere Bálizs con un tiro “in Five Hole”.

Nel terzo tempo la Nazionale Italiana risorge dal brutto 3:6 e con una doppietta fa sognare al pubblico ed agli addetti ai lavori una rimonta che non si concretizza per un nonnulla. Per gli ultimi venti minuti di gioco ambedue gli allenatori, pensano di cambiare i rispettivi guardiani delle gabbie. Capita così che Johnny Vallini dia il cambio a Bernard e che Dominik Horvath – goalie del Fehérvár – dia un po’ di riposo a Bence Bálizs ed ecco allora che gli azzurri, in altrettanti power play, vanno a segno due volte in poco meno di un minuto di gioco. Il 4:6 lo segna Michele Marchetti deviando, nello slot, sotto la traversa alla destra del portiere, una conclusione di Kostner. Una steccata alta al volto di Daniel Mantenuto, costa due minuti di penalità a Mihaly ed il vantaggio numerico è sfruttato alla perfezione dal diciannovenne valdostano, Tommaso Deluca, che segna con un tiro al volo – angolato – che manda il disco a sfiorare il secondo palo. Il gol dell’attaccante in forza all’Ambri Piotta dà la carica alla nazionale italiana che a 3 minuti dalla sirena cerca con una deviazione, sotto porta, di Marchetti di riaprire la gara, conclusione alla quale i magiari rispondono con un tiro di Tamas Ortenszky, parato col gambale da Vallini. Ad 1:39, proprio lo stesso portiere bolzanino è chiamato a farsi da parte per consentire l’ingresso sul ghiaccio ad un extra attacker. La mossa non sortisce l’esito auspicato da Coach Michael Pelino ed il risultato non cambierà più fino alla sirena, regalando la vittoria di questa amichevole alla formazione allenata dal canadese Donald Macadam

23 aprile – 19:30 – Ore 19:30 – Meranarena – Merano (BZ) 
Italia – Ungheria 5-6 (2-3; 1-3; 2-0)
Italia:
Andreas Bernard (dal 40.00 Gianluca Vallini); Alex Trivellato – Jason Seed – Peter Spornberger – Thomas Larkin – John Amorosa – Phil Pietroniro – Daniel Glira – Marco Insam; Daniel Frank – Diego Kostner – Michele Marchetti – Anthony Salinitri – Daniel Catenacci – Dustin Gazley – Luca Frigo – Daniel Mantenuto – Tommaso De Luca – Matthias Mantinger – Tommy Purdeller – Ivan Deluca. Coach: Mike Pelino
Ungheria: Bence Bálizs (dal 40.00 Dominik Horváth); Bence Stipsicz – Nándor Fejes – Bence Szabó – Henrik Nilsson – Zsombor Garát – Tamás Ortenszky – Zétény Hadobás; Balázs Varga – János Hári – István Sofron – Kristóf Papp – Balázs Sebők – Vilmos Galló – Ákos Mihály – Krisztián Nagy – István Terbócs – Márton Nemes – Kristóf Németh – Tamás Sárpátki. Coach: Donald MacAdam
Arbitri: Andrea Benvegnù (Italia) e Omar Pinié (Italia) Linesmen: Paolo Brondi (Italia) e Matthias Cristeli (Italia)
Penalità: Italia 12 (6/6/0) – Ungheria 16 (2/10/4)
Tiri: Italia 45 (17/21/7) – Ungheria 18 (5/11/2)
Marcatori: (0-1) 00.45 Kristóf Papp (István Sofron – Nándor Fejes); (0-2) 01.20 Bence Szabó (Vilmos Galló); (1-2) 01.32 Daniel Mantenuto (Luca Frigo – Daniel Glira); (2-2) 05.03 Daniel Mantenuto (Luca Frigo); (2-3) 18.21 Kristóf Papp (Zétény Hadobás – Henrik Nilsson); (2-4) 20.59 János Hári (István Sofron) SH; (2-5) 22.20 Krisztián Nagy (Ákos Mihály); (2-6) 35.36 Vilmos Galló (Kristóf Papp – Bence Szabó); (3-6) 36.48 Jason Seed (Matthias Mantinger – Marco Insam); (4-6) 52.40 Michele Marchetti (Thomas Larkin – Diego Kostner) PP; (5-6) 53.56 Tommaso De Luca (Diego Kostner – Thomas Larkin) PP
Spettatori: 450
MVP: Daniel Mantenuto (Italia) e Kristóf Papp (Ungheria)

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