Il Fehervar vince alla Intercable Arena

Il Fehervar vince alla Intercable Arena

(MG) Il Val Pusteria perde 2:5 contro l’Hydro Fehervar, un risultato, lo diciamo subito, che punisce troppo pesantemente la formazione brunicense che fino a 43 secondi dalla sirena era ancora in piena corsa per pareggiare il match. 

In una Intercable arena gremita in ogni ordine di posti che fa segnare il record stagionale di presenze, il pomeriggio dei Lupi non è stato facile. Senza Sill, Schofield ed Atwal, per non parlare dei lungo degenti Berger e De Lorenzo Meo, il Val Pusteria a 43 secondi dalla sirena era sotto di un gol ed era andata varie volte vicino al pareggio. Nel frattempo i Lupi hanno perso, per espulsione, Hannoun e, più tardi, Catenacci per infortunio. Il tutto, avendo di fronte una formazione esperta e cinica che, al minimo errore, era in grado di andare in gol. Con queste premesse il parziale di 0:3 non aveva stupito nessuno e molti pensavano che il risultato del match fosse già, tranquillamente “in ghiaccio”. Invece i Lupi hanno mostrato di aver un cuore enorme. Pur stanchi dall’aver giocato tre partite in cinque giorni e con una rosa falcidiata dagli infortuni, i giallo-neri hanno provato a rimettere in piedi il match ed incredibilmente, sono arrivati vicinissimi a compiere una impresa che avrebbe avuto del clamoroso. Poi l’empty net gol di Hari a 43 secondi dalla sirena l’ha fatta ripiombare sulla terra ed il successivo gol di Terbocs è avvenuto quando, con la testa, i Lupi erano già tranquillamente sotto la doccia.

Entrando in cronaca diciamo subito che il Val Pusteria ha giocato un ottimo primo tempo pur chiudendo i primi venti minuti sotto di un gol. I Magiari sono stati abili a sfruttare una delle pochissime occasioni, mentre ai padroni di casa. nonostante le molte opportunità, è rimasto lo zero nella casella dei gol segnati.

Iniziano bene i giallo neri con un paio di azioni offensive di Dante Hannoun che appare molto ispirato. Lo stesso attaccante serve un disco al bacio a Wyatt Ege che arriva “a rimorchio” e tira prontamente. Horvath, nell’occasione, fa una parata monstre, ci mette la punta del suo gambale e salva i suoi. Morley poi, a due passi dalla gabbia, spara alle stelle. Più tardi, una bella azione personale di Ivan Deluca fa gridare al gol ma la conclusione non è precisa. Una penalità a Dante Catenacci per una trattenuta da dietro, costringe i Lupi a giocare con l’uomo in meno. Il PK pare funzionare bene ed i Lupi si prendono il lusso di insidiare in un paio di occasioni la porta avversaria. Bella – in proposito – l’iniziativa del velocissimo Matthias Mantinger, bravo ad impegnare Horvath. Però il Fehervar è squadra scafata e sul finire dei due minuti, sfruttando anche una certa stanchezza dovuta ad un cambio troppo lungo per i quattro uomini sul ghiaccio, va in gol con un “one-timer” di Pascal Laberge. Bernard, in grande spolvero anche stasera, sicuramente coperto, non riesce a veder partire il tiro ed il disco si insacca a fil di palo. Il gol cambia il senso della partita, gli ospiti giocano di transizione mentre i Lupi tengono il pallino del gioco senza peraltro riuscire a pareggiare. Così facendo, va a finire, che il pericolo più grosso lo corrono proprio i padroni di casa, quando Anze Kuralt non approfitta di uno svarione difensivo e grazia la difesa giallo-nera. Per i Lupi la migliore opportunità capita sulla stecca di Glira ma, anche in questa occasione il gol non arriva; vuoi per una certa disabitudine del terzino a trovarsi davanti alla porta avversaria, vuoi per il corretto movimento del portiere ungherese che, con il gambale, rintuzza il tiro.

Dopo 43 secondi dell’inizio del secondo tempo, una dormita generale della difesa dei Lupi, regala ai magiari il gol del 2:0. La rete nasce dal nulla. I difensori pusteresi hanno il possesso del disco ma balbettano hockey ed allora McGauley entra in contatto con Ryan Stanton, gli porta via il puck con la punta della stecca, senza che Joel Messner riesca ad intervenire. L’ex attaccante dell’Innsbruck arriva a tu per tu con Bernard e lo fredda con una conclusione precisa ed angolata. Per giunta, neppure 5 minuti dopo, Dante Hannoun, finora uno dei più brillanti dei suoi, colpisce probabilmente con una gomitata al capo Henrik Nilsson. Il trentaduenne difensore svedese perde sangue ed esce dalla pista ghiacciata per non più farvi ritorno. La sentenza degli arbitri è durissima per i Lupi: 5 minuti con l’uomo in meno e penalità partita per Hannoun (5+20). I successivi cinque minuti sono una lunga sofferenza per la difesa di casa che resiste fino a quando mancano 34 secondi alla fine della penalità. In quel momento, János Hári mette il disco nel corridoio giusto e Anze Kuralt con un preciso “one-timer” infila la porta di Bernard. Il 3:0 e l’espulsione di Dante Hannoun sono un piatto difficilissimo da digerire per i Lupi che, però, orgogliosamente, cercano di ritrovare il bandolo della matassa. Sfiorano il gol con Iva De Luca che, dopo l’errore, si rifà con gli interessi appropriandosi di un rebound di Horvath su conclusione di Wyatt Ege ed insaccando con un tiro nell’angolino.

Nel terzo tempo i Lupi giocano per larghi tratti a “porta romana”. Gli ungheresi nonostante possano giocare a 4 linee contro le sole 3 dei padroni di casa, paiono affaticati e l’urto offensivo dei giallo-neri è, a tratti, veemente. Con simili premesse non c’è da stupirsi se il 2:3 che riapre il match, arrivi così presto, ovvero, dopo appena cinque minuti dall’inizio del terzo tempo. Il gol lo sigla Wyatt Ege, non nuovo a certe prodezze, con un tiro dalla breve distanza. I Lupi, che dopo Hannoun (espulso) perdono (per infortunio) anche Dan Catenacci, gettano il cuore oltre all’ostacolo e cercano in ogni modo il pareggio. Una doppia penalità ai giocatori ungheresi (Natan Vertes e Timothy Campbell) consente alla formazione di casa un 5 vs 3 che frutta solo un clamoroso palo di Alex Petain. Riacquisita la parità numerica sul ghiaccio, la “Dea Bendata”, aiuta Horvath a tenere salva la sua gabbia quando, a 3 minuti dalla sirena, il puck in seguito ad un tiro di Matthias Mantinger passa fra i suoi gambali, ballonzola verso la linea rossa ma conclude la sua corsa sull’esterno del palo della gabbia ungherese. I Lupi a circa cento secondi dalla sirena tolgono il portiere e provano la mossa dell’extra attacker che però, porta solo al gol dei magiari in controfuga. La gara – praticamente – finisce qui, anche se una disattenzione collettiva “regala” al Fehervar la gioia di un quinto gol e dà al risultato delle dimensioni che, francamente, non rispecchiano il reale andamento del match. Il Fehervar vince, agguanta la testa della classifica, si conferma un’ottima formazione, cinica al punto ed al momento giusto, ma consentiteci di regala un applauso anche agli sconfitti che, senza cinque giocatori, ed avendone persi altri due per strada, hanno cercato – pur potendo giocare solo con tre linee offensive – in ogni modo e fino all’ultimo, di agguantare un sogno.

Domenica 29.10.23 ore 16:00 – INTERCABLE Arena Bruneck/Brunico – Spettatori 3104.

HC Val Pusteria – Hydro Fehervar 2:5 (0:1, 1:2, 1:2)

1° arbitro: PALKÖVI ZSOMBOR, 2° arbitro: PIRAGIC TRPMIR. Giudici di Linea: Davide MANTOVANI e David NOTHEGGER.

HEAD COACH PUS: Tomek VALTONEN – HEAD COACH AVS: David KISS

MARCATORI: 14:43 0:1 PP1 AVS Pascal Laberge (Joshua Atkinson – Guillaume Leclerc); 20:43 0:2 AVS Tim McGauley (Daniel Leavens – Timothy Campbell); 29:54  0:3 PP1 AVS Anze Kuralt (János Hári – Tim McGauley); 37:43 1:3 PUS Ivan Deluca (Wyatt Ege); 45:08 2:3 PUS Wyatt Ege (Christian Kasastul – David Morley); 59:17  2:4 EN AVS János Hári (Guillaume Leclerc – Timothy Campbell); 59:24 2:5 AVS István Terbócs  (Tim McGauley).

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