Avvio arrembante delle americane, al 3’ colpiscono il palo con Hanna Brandt; le avversarie prendono presto le misure alle avversarie, al primo vero affondo, maturato al 7’ da un contrattacco, Natalie Spooner realizza dell’1-0 da posizione centrale; consultata la prova video, gli arbitri annullano a causa di un fuorigioco. L’appuntamento col goal, tuttavia è rinviato di lì a poco, la firma è di Sarah Nurse, lesta a deviare sottoporta il tiro di Claire Thompson. Le carenze difensive delle statunitensi di ripropongono al 15.02, quando in fase d’impostazione Marie-Philip Poulin sfila il disco a Kelly Pannek e batte di polsino Alex Cavallini, diventando, così, l’unica giocatrice capace di segnare in tre finali olimpiche diverse. L’attaccante si ripete a metà gara giungendo a rimorchio in un’azione combinata tra Brianne Jenner e Nurse. Metabolizzato il triplo svantaggio, Hilary Kniight accorcia le distanze in contropiede in inferiorità. Nel terzo tempo un altro palo nega la possibilità ad Alex Carpentier di riaprire la sfida. Il Canada gestisce i restanti minuti di gioco, il 3-2 finale è fissato a 12” dalla sirena da Amanda Kessell in superiorità e con la giocatrice di movimento in più
Canada – U.S.A. 3-2 (2-0; 1-1; 0-1)
Marcatrici: (1-0) 07.50 Sarah Nurse (Claire Thompson – Marie-Philip Poulin); (2-0) 15.02 Marie-Philip Poulin; (3-0) 29.08 Marie-Philip Poulin (Brianne Jenner – Sarah Nurse); (3-1) 36.39 Hilary Knight (Hannah Brandt) SH; (3-2) 59.47 Amanda Kessel (Abby Roque – Alex Carpenter) PP EA