Revocate le ore dell’U8 e 10 dell’Hockey Bozen Academy

Revocate le ore dell’U8 e 10 dell’Hockey Bozen Academy

(com. stampa Hockey Bozen Academy, Lukas) – Con un miserabile colpo di mano, l’Amministrazione comunale, nella persona del Vicesindaco Klaus Ladinser, ha revocato le due ore di allenamento per le categoria U8/U10 che erano state assegnate all’Hockey Academy e le ha assegnate all’HC Bolzano.

L’HC Bolzano avrà anche una storia lunga 80 anni, la rispettiamo senz’ altro, tuttavia il rapporto numerico a livello di atleti attivi pende, oggi come oggi, chiaramente dalla parte dell’Hockey Academy. I biancorossi, secondo i dati ufficiali della FISG, hanno tesserato complessivi 63 giocatori, l’HA oltre 150. Tradotto in squadre che devono allenarsi, il rapporto è di 3:8 a favore dell’HA. Infatti, l’HCB è iscritto nelle categorie U10, U12 (praticamente identica alla U10, infatti si allenano assieme), U18 e Serie B. L’U8 è stata ritirata per mancanza di giocatori, l’U18 ha dovuto finora rinviare tutte le partite per mancanza dei 13 atleti di movimento richiesti dal regolamento federale.

La diversa forza numerica, evidentemente, significa che anche la disponibilità di ore per allenarsi deve essere diversa.
Sulla base di questa evidente motivazione, riconosciuta, evidentemente, anche dall’Amministrazione comunale, all’HA erano state assegnate due (!) ore di allenamento al Palaonda per le categorie U8/10. Da ieri queste ore NON sono più disponibili e i bambini non hanno più la possibilità di allenarsi, salvo togliere ore ad altre categorie alla Sill (già piena come un uovo).

La motivazione per il colpo di mano ci è stata data personalmente dal Vicesindaco: “Avete a disposizione 27 ore alla Sill” Caspita! Non lo sapevamo neppure! E dire che finora abbiamo cercato di barcamenarci con le 16 ore che ufficialmente abbiamo. Già, perché l’affermazione delle 27 ore è ovviamente destituita di ogni fondamento. Come parecchie altre affermazioni…

In verità, dicevamo, le ore sono 16 a settimana. Da ripartire sugli allenamenti di 8 squadre. L’HCB ne ha 3. Così stando le cose, disse il Vicesindaco, le cose sarebbero ovviamente diverse e si sarebbe impegnato a trovare una soluzione entro martedì mattina (ieri n.d.r.). L’annunciata telefonata non c’è stata, se un funzionario dell’HA non avesse chiamato lui.

Ora, come si pone la questione delle ore per l’HCB? Questa settimana, ad esempio le ore sono 11, senza contare le ore per la squadra EBEL. Cosa significa in relazione alle squadre attive? Significa che l’HA dovrebbe avere 29 ore la settimana oppure che l’HCB dovrebbe accontentarsi di 6.

Questa è la verità.

Ieri, come ampiamente prevedibile, il bubbone è scoppiato: i nostri ragazzi, pur in assenza di una comunicazione ufficiale di revoca, hanno dovuto fare a meno di allenarsi al Palaonda. Accompagnati dalle urla e dalle manifestazioni di superiorità di chi si sente proprietario di una struttura pubblica. (tra cui genitori di bambini che giocano nelle giovanili del Bolzano).

E’ appena il caso di ricordare come all’HCB, qualche settimana fa, siano state revocate due ore di allenamento perché chieste ufficialmente per la EBEL ma con poi girate, raggirando,al settore giovanile. E’ stato proprio il Vicesindaco, nell’occasione a decidere che le ore revocate sarebbero da suddividere tra le due società, in altre parole da usare insieme. Cosa che l’HA ha fatto. Questo concetto non sembra più avere valore, o, in altre parole, i concetti “Insieme” e “Dividere” valgono solamente laddove l’HCB ne trae vantaggio. Potrebbe sembrare un’affermazione dura, azzardata, ma è un affermazione che è suportata dai fatti. E non solo da ora.

Torniamo alle motivazioni per la revoca delle ore: l’HCB avrebbe una lunga storia, disse il Vicesindaco. Il dato numerico, cioè l’HCB partecipa con tre squadre a 3 campionati mentre l’HA con 9 squadre a 8, sempre secondo il Vicesindaco, non sarebbe un metro per la ripartizione delle ore. Lasciamo all’esimio lettore la considerazione quale possa essere l’unico metro imparziale e giusto per l’uso di ore in una struttura che ricordiamo essere pubblica, non di proprietà dell’HCB, se non il dato numerico. Sarebbe come se nell’assegnazione di alloggi sociali, in merito alla superficie non ci si basasse sul numero dei componenti familiari, ma sugli anni di residenza in città.

Pochi si ricorderanno, ma qualche anno fa, L’Amministrazione comunale aveva assegnato all’HCB ore alla Sill (togliendole all’EV Bozen), motivando la decisione con la forza numerica dell’HCB. E’ quantomento interessante che questo concetto ora sembra non avere più valore.

Fatto sta che si usano due pesi e due misure. Come associazione che deve tutelare i propri iscritti, non lo possiamo accettare, perché non accettiamo di essere classificati come associazione di valore inferiore. Non è mai stato lo stile dell’EV Bozen creare scalpore o cercare il confronto pubblico, ma sia chiaro che è assolutamente in grado di usare i pezzi pesanti.

Pezzi pesanti che nella fattispecie sono però fatti, dati e logica e non protezione politica. Un’aspetto tanto miserabile come il colpo di mano che ha condotto allo scandalo a cui abbiamo dovuto assistere.

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