HockeyTime.netGARMISCH-PARTENKIRCHEN – MEMMINGEN 1-4 (0–0, 1–3, 0–1)
Garmisch, 21 ottobre 2012
Il GAP si trova di fronte il Memmingen, squadra che lo scorso anno è arrivata alle spalle del Planegg in campionato e come lo scorso anno deve capitolare con il risultato di uno a quattro.
La partita non era cominciata male, il primo tempo si era chiuso a reti inviolate, ma le occasioni per entrambe le squadre c’erano state, anche se non sfruttate a dovere dai rispettivi attacchi.
L’inserimento della seconda straniera, Alexandra Bero in “seconda” linea ha dato alcune indicazioni, ma è ancora presto per capire se la stessa potrà fare la differenza. Una cosa è sicura, anche all’occhio di un “non intenditore” si faceva notare per la sua pattinata veloce, mentre mancava nel tiro.
Nel secondo tempo invece il crollo, nel giro di tre minuti il Memmingen buca la difesa del GAP e su azioni confuse davanti alla porta riesce a far scivolare il disco alle spalle del portiere due volte.
Si rifà sotto il GAP grazie alla rete di Regina Egert in doppia superiorità numerica e si posiziona sul uno a due, purtroppo Mary Restuccia forte americana in forza al Memmingen su azione insistita all’angolo della porta difesa dalla Sonnengruber riesce a riportare avanti la propria squadra.
Nel terzo tempo il GAP ha almeno un paio di occasioni limpide per riportarsi sotto, ma manca proprio il colpo finale. Colpo che non sbaglia Mary Restuccia, che infila in contropiede un’incolpevole Johanna Sonnengruber.
Cosa dire della partita? Due cose: il GAP non è riuscito ad approfittare delle superiorità numeriche avute ( 40 minuti di penalità per il Memingen per dodici falli, contro i 6 del GAP per tre falli) e come secondo si è trovato di fronte una squadra che fa della forza fisica un punto di forza, ovvero se non riusciva a fermare le avversarie con le buone…usava le cattive (trovando peraltro gli arbitri attenti a distribuire penalità, compresi 20 minuti per proteste)
Speriamo che la prima linea trovi un po’ più di amalgama e che la seconda con l’innesto della straniera una migliore coesione.