Ambrì, è ancora blackout

Ambrì, è ancora blackout

La fiamma della speranza, accesa con il successo ottenuto contro il Davos sette giorni orsono, è stata repentinamente spenta dal Servette Ginevra e dallo Zugo, avversarie che spingono, nuovamente, i levintinesi nel tunnel della crisi di risultati. Alla sconfitta di venerdì sulle rive del lago Lemano per 3-0, è seguita sabato, tra le mura amiche della Valascia, quella contro lo Zugo di coach Shedden che ha messo in mostra uno Zetterberg in gran spolvero.
Gli svizzeri centrali si presentano con Flückinger, ricevuto in prestito dal Lugano, i piottini devono fare i conti con l’infermeria: al noto Höhener, la lista degli indisponibili è completata da Raffainer, Schulthess e Trunz, mentre Lakhmatov e Muller sono gli stranieri in sovrannumero.

Dopo le prime avvisaglie, la partita s’infiamma al 2.43 con la conclusione, da posizione defilata, di Kobach; la seconda linea ospite impiega poco ad accendersi: al 3.15 Zetterberg dialoga con Omark, il quale trova Croce pronto a sventare. L’intesa tra i due svedesi è confermata al 7.12 con il goal del vantaggio: Zetterberg pesca dal lato opposto Omark, il quale gli restituisce il puck con un passaggio che taglia la difesa biancoblu come la lama di un coltello nel burro, l’nhler, appostato sul palo alla destra di Croce, lo raccoglie, aggirata la gabbia beffa il goalie piottino un attimo prima che possa intervenire con il pattino. Trenta secondi più tardi le larghe maglie della retroguardia leventinese permettono a Brunner di trovarsi a tu per tu con Croce senza che il nazionale svizzero riesca a superarlo. Le incursioni dello Zugo non si esauriscono, a tenere alto lo stato di guardia dell’Ambrì ci pensano gli onnipresenti  Omark e Brunner; se gli “Zuger” hanno in mano le redini del gioco, i padroni di casa non disdegnano sortite in attacco che si rivelano poco efficaci, come il contropiede innescato da Pedretti. Il raddoppio ospite si materializza alla fine della prima frazione di gioco: Brunner, con un passaggio per le vie centrali, cede il disco a Zetterberg, il quale davanti allo slot tenta una prima conclusione respinta da Croce in butterfly, ripreso il puck, per lo svedese è un gioco da ragazzi insaccare.

L’iniziativa del gioco rimane nelle mani della formazione guidata da Shedden anche nel periodo centrale, a creare grattacapi a Croce ci pensano Martschini e Christen; l’Ambrì si propone in avanti al 22.08 usufruendo di un power play, durante il quale Pedretti scocca un diagonale che non inquadra la gabbia. Un errore di Miéville, al 22.50, in zona d’attacco mette Zetterberg in condizione di lanciare Helbling, il difensore, tuttavia, non capitalizza l’occasione avuta. A riaprire la partita ci pensa Duca al 23.24, il quale, da dietro la gabbia avversaria, serve Botta che in mischia accorcia. Il goal dà la scossa ai biancoblu che si riversano in attacco con maggiore convinzione sfiorando il pareggio al 25.46 con Pestoni, tuttavia, dal capovolgimento di fronte lo Zugo ristabilisce le distanze con un tiro di Fischer dall’area d’ingaggio alla sinistra di Croce che gonfia la rete dei padroni di casa. I ragazzi capitanati da Schnyder avrebbero potuto allungare al 31.49, se Sutter non avesse sbagliato il rigore concesso da Stricker; l’appuntamento col goal è rinviato al 34.19, quando Casutt finalizza un’azione costruita da Chiesa e Sutter.

L’Ambrì Piotta dà segnali di vita al 40.42: Botta vince l’ingaggio, il disco finisce a Casserini, il quale, senza esitazione, scaglia il puck che pietrifica Flückiger. La partita potrebbe essere riaperta al 42.09 se il tiro di Williams non fosse finito sopra la balaustra; al 45.28 Zetterberg pone il sigillo ad una prestazione maiuscola, che a fine gara lo incoronerà best player della sua squadra, realizzando il suo personale hattrick

Si chiude con un risultato negativo la duecentesima partita di Filippo Lombardi, in qualità di Presidente dell’Ambrì Piotta. Grazie ai 5.176 spettatori presenti alla Valascia, l’Ambrì Piotta ha superato i quattro milioni di spettatori paganti dal 1937, anno di fondazione della società leventinese, per l’occasione la massima carica bianco blu, a fine gara, ha premiato il tifoso che ha acquistato il significativo tagliando.

Ambrì Piotta – Zugo 2-5 (0-2; 1-2; 1-1)
Ambrì Piotta: Lorenzo Croce (Nolan Schaefer); Zdenek Kutlak – Julien Bonnet – Reto Koblach – Maxim Noreau – Isacco Dotti – Giacomo Casserini – Patrick Sidler – Mattia Bianchi; Marc Reichart – Alain Miéville – Marco Pedretti – Jason Williams – Richard Park – Inti Pestoni – Elias Bianchi – Roman Schlagenhauf – Roman Botta – Daniele Grassi – Tim Weber – Paolo Duca. Coach: Kevin Constantine.
Zugo: Michael Flückinger (Robin Kuonen); Patrick Fischer – Timo Helbling – Andy Wozniewski – Raphael Diaz – Andreas Furrer – Alessandro Chiesa – Cédric Schneuwly –  Dominic Lammer; Fabian Schnyder – Josh Holden – Björn Christen – Linus Omark – Henrik Zetterberg – Damien Brunner – Corsin Casutt – Fabian Sutter – Reto Suri – Sven Lindemann – Fabian Lüthi – Lino Martschini. Coach: Douglas Shedden
Arbitro: Daniel Striker Linesmen: Franco Espinoza e Andreas Kohler
Penalità: Ambrì Piotta 12 (0/4/8) – Zugo 18 (10/6/2)
Tiri: Ambrì Piotta 16 (7/6/3) – Zugo 39 (11/10/18)
Marcatori: (0-1) 07.12 Henrik Zetterberg (Linus Omark); (0-2) 16.19 Henrik Zetterberg (Damien Brunner – Andy Wozniewski); (1-2) 23.24 Roman Botta (Paolo Duca) PP; (1-3) 26.10 Patrick Fischer (Henrik Zetterberg – Linus Omark); (1-4) 34.19 Corsin Casutt (Fabian Sutter – Alessandro Chiesa); (2-4) 40.42 Giacomo Casserini (Roman Botta); (2-5) 45.28 Henrik Zetterberg (Linus Omark – Damien Brunner)
Spettatori: 5.176
MVP: Roman Botta (Ambrì Piotta) e Henrik Zetterberg (Zugo)

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