Durante l’estate settimanalmente mi sono confrontato con l’allenatore, i miei collaboratori e lo staff tecnico, questi incontri sono stati molto importanti per la pianificazione della stagione appena conclusa e penso che questa sia la strada giusta da percorrere per costruire un Fassa più forte nel futuro. Da questi incontri è emersa la volontà di costruire la squadra attorno ai nostri giocatori locali, sicuramente tra i più forti del panorama italiano e di riconfermare Doyle e Sullivan. Per la scelta dei nuovi stranieri abbiamo avuto grosse difficoltà a causa di un budget ridotto dovuto alla mancanza di un main sponsor da più di una stagione e dalla difficile situazione economica con tagli sui contributi alle società sportive da parte delle amministrazioni pubbliche e un forte calo delle presenze di pubblico allo stadio durante la stagione turistica. Questo ci ha portato e puntare su stranieri giovani e poco conosciuti alcuni dei quali non hanno saputo ripagarci della fiducia datagli da tutti noi e da Myro in particolare in quanto da lui proposti.
Così siamo partiti per questa nuova avventura fiduciosi di avere una squadra competitiva, magari di dover cambiare qualche cosa in corsa e speranzosi di trovare un main sposor che ci desse tranquillità economica e quell’aggiunta di fiducia per il futuro. Tutto stava andando bene: la squadra era ai vertici della classifica, noi soddisfatti degli stranieri e ancor di più dei giocatori locali e prima di Natale siamo riusciti a chiudere l’accordo con l’azienda Ferrarini come main sponsor.
Nello Sport la variabile fortuna è fondamentale e questo lo dimostra quello che è successo a noi quest’anno: nel momento migliore il grave infortunio di Locatin (operato al ginocchio ed in via di guarigione pronto per il prossimo anno) e quelli successivi di Iori e Margoni ci hanno privato della seconda linea, a mio parere, più forte del campionato. A questo fanno seguito gli infortuni di Turon (un mese per la rottura della mandibola), Sullivan, Bernard e il calo di rendimento immotivato di Piva e Wandrweeken, obbligando Myro a sconvolgere gli equilibri e l’assetto della squadra. Bisognava intervenire: memori delle passata stagione, con l’infortunio di Doyle abbiamo portato in valle un altro portiere Di Rienzo che quando chiamato in causa si è dimostrato all’altezza della situazione. Per la difesa sono arrivati Schnabel e Chvatal (infortunatosi anche lui allla mano dopo poche partite) e per il reparto offensivo Chrenko. Pensavamo di avere nuovamente una squadra competitiva, gli infortuni erano stati in parte risolti ma purtroppo i punti persi sono stati troppi e ci siamo ritrovati non distanti dalle prime posizioni ma ormai fuori dalle prime quattro. Il relegation round ci ha visti protagonisti di ottime prestazioni conquistando il meritato playoff a scapito di Renon Asiago e Vipiteno in un concitato finale di stagione regolare. Ai quarti di finale torna la sfiga! Andiamo contro il Bolzano con la squadra falcidiata da virus intestinale, Margoni infortunato al ginocchio e il Capitano squalificato dove tuttavia i nostri giovani si fanno valere. L’epilogo lo conosciamo tutti purtroppo eliminati con un secco 4-0. Questo in breve la nostra stagione appena conclusa: troppi infortuni, alcune scelte sbagliate ma la consapevolezza di avere lavorato bene con i nostri giovani e soddisfatti di aver dato fiducia ai nostri locali (compresi i “nostri” Chelodi e Oberdorfer) che hanno messo cuore,“ossa e legamenti” sul ghiaccio per il Val di Fassa.
Ora facciamo tesoro del passato e pensiamo al futuro!
Da oggi si inizia a lavorare per la prossima stagione con tanto entusiasmo quanto quasi quello dei nostri “ultras” che ringrazio e ai quali do appuntamento assieme a tutti i tifosi e gli appassionati sugli spalti a cantare il nostro inno a settembre ancora in serie “A”.
Ai miei collaboratori e a tutto lo staff che ringrazio di cuore per quello che fanno assieme a me, do appuntamento fin da subito per lavorare affinché possiamo avere quelle soddisfazioni che tutti quanti meritiamo, per quello che facciamo e per questa splendida realtà che è la Sportiva Hockey Val di Fassa Ferrarini.
Faccio i complimenti alla Under 12 che ha vinto il campionato nazionale.
All’under 14 e 16 che stanno giocando le finali di categoria un grande in bocca al lupo e a tutti
Agli altri atleti dai più giovani ai più “anziani” che rappresentano la nostra realtà nel mondo del hockey ricordo che non è mai finita fino al fischio finale……