Ospiti falcidiati dall’influenza e per questo costretti a schierare due sole linee ma coperti magistralmente da Martina Caneva in gabbia; dall’altra parte Red Muss numericamente corposi ma proprio per questo poco ordinati nelle situazioni di cambio e rapidità.
Di fronte al pubblico delle grandi occasioni la tensione però gioca un brutto scherzo ai feltrini che partono con il freno a mano tirato pagando momenti di deconcentrazione e una superiorità in zona neutra che alla lunga si faranno sentire nell’economia della gara. Nei varchi lasciati aperti di fronte alla gabbia dei Red Muss non è stato difficile per gli ospiti trovare spazio e infilare a più riprese il tandem di goalie feltrini che hanno provato in tutti i modi a ridurre il passivo.
Sulla panchina dell’A.H.A. invece c’è soddisfazione sia per il risultato ottenuto ma anche e soprattutto per il gioco espresso; sensazioni che lo staff della compagine altopianese riassume così: “Ieri sera siamo stati per la prima volta squadra. Senza tanto criticare, brontolare e discutere abbiamo giocato la partita con grande spirito e determinazione. Cosi si fa! Avanti cosi! Grazie a tutti! Un grazie speciale però se lo è meritato la Martina – sei grande! Con la schiena coperta è tutto un altro gioco.”
Mugugni al termine dei 60 minuti tra i supporter dei padroni di casa, infelici nell’aver visto una squadra che nonostante gli innesti rispetto al match di Asiago non è riuscita a compattarsi e a trovare la necessaria tranquillità per esprimere giocate e situazioni provate e riprovate in allenamento.
Anche per questo saranno decisive le prossime settimane durante le quali i ragazzi del Presidente De Paoli e di coach Cason saranno chiamati a preparare al meglio la prossima sfida in programma l’11 marzo in quel della trentina Malè.
La serata, risultato a parte, si è chiusa con la classica rimpatriata in pizzeria dove, deposte le armi, sono tornati a spuntare sorrisi, battute ed un sano clima di condivisione e amicizia!
Nella foto Martina Caneva