Sergei Zholtok

Sergei Zholtok

di thr

Sergei Zholtok, classe 1972 si è spento a Minsk mercoledì 27 ottobre. Era tornato per giocare nel suo club che lo aveva visto nascere e partire per l’ottima esperienza americana. Draftato dai Bruins nel 1992 al terzo giro (55 scelta assoluta) ha fatto esperienza nel farm team di Providence e nei Las Vegas Thunder. Ma saranno gli Ottawa a farlo giocare con più continuità rivelando il potenziale di questo centro venuto dal freddo e dalla scuola dell’armata rossa. Nel 1998 frima per i Canadiens andando a formare quella che verrà chiamata la "Red Line" assieme ai compagni Dainius Zubrus e Oleg Petrov. Di Montreal diceva che era come l’armata rossa una squadra con un’ottima reputazione e di grandi tradizioni. Dopo tre anni lascia i Montreal per spostarsi a Edmonton dove rimmarrà solo fino alla fine della stagione del 2001. Nel 2001 arriva nelle Twin Cities a rimpolpare la neo squadra dei Wild. Zholtok sarà il protagonista della splendida stagione 2002-2003 che vede i Wild nei playoff e sarà una delle sue più belle stagioni. l’anno scorso viene ceduto ai Nashville verso la fine del campionato. All’Excel Center Zholtok si contraddistingue per l’ottimo carattere e per la disponibiltà in squadra. A parlare sut tutti è l’ex compagno Andrew Brunette che lo descrive come un ottimo padre di famiglia innamorato dei suoi figli come della vita. Zholtok era molto amato anche nella giovane patria natale. Infatti vinse la medaglia d’argento con la Lituania nel campionato del mondo del 1994 divenendo così il più amato dei 4 giocatori lituani che hanno calcato il ghiaccio del nhl. Ma era anche un campione fuori dal puck occupandosi di raccolte di fondi per aiutare i bambini vittime di soprusi in Lituania.
La fredda conta dei numeri testimonia comunque come la sua sia una grossa perdita per tutti i fans di questo sport: 588 partite giocate, 111 goal, 147 assist ne indicano il profilo.
La cronaca invece ci racconta di un mercoledì che forse poteva essere evitato, perchè Sergei soffriva da tempo di aritmia cardiaca ed era stato sottoposto ad una serie di esami, nell’ottobre scorso, presso la Mayo clinic di Saint Paul. Nell’intervallo della partita tra i Wild e i Flames all’Excel Center di Saint Paul, Zholtok rientra negli spogliatoi accusando un collasso. Saranno proprio gli accertamenti che riveleranno l’aritmia cardiaca. Ma i parametri risultavano essere comunque dentro agli standard ottimali per un giocatore. Nulla importava se anche la stagione prima un altro svenimento durante l’allenamento era stato imputato ad una causa di disidratazione. Così ha raccontato Derby Hendrickson suo compagno nei wild ed ora compagno di linea nel Riga2000. E’ stato proprio Hendrickson a vedere morire il compagno tra le braccia dopo che sono rientrati negli spogliatoi. Infatti è HendricKson che si accorge della gravità della cosa e corre ancora in divisa da gioco, nel bus per prendere il cellulare e chiamare subito il dottore dei Wild. Sarà proprio Burns che chiederà ai paramedici di praticare il massaggio cardiaco conscio del trascorso medico dell’atleta ma ormai era passato tropo tempo e Zholtok non si rianimerà più.
Il padre di Hendrickson confiderà poi che la sera dell’incontro Sergei aveva avvicinato Derby dicendogli che questa sera doveva metterci lui tutta l’energia perchè lui non ne aveva.
A testimonianza dell’ottimo ricordo che Sergei lasciò nel Minnesota, Richard Park e Matt Johnson, Doug Risebrough presidente e team manager dei Wild e il direttore medico Sheldon Burns sono volati a Riga per dare l’ultimo saluto al loro ex-compagno. E’ stato anche creato un fondo chiamato: SERGEI ZHOLTOK MEMORIAL FUND al quale è possibile inviare dei soldi per la famiglia e l’associazione Kids First Fund operante in lituania (www.kidsfirstfund.org) di cui lui era un portabandiera.
Zholtok lascia Anna sua moglie e due bambini Edgar di 14 anni e Nikita di 4. Ieri ci sono stati i funerali a Riga di colui che forse è stato il più forte avanti che la Lituania abbia avuto.

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