Cortina: intervista a Juha Johenväärä

Cortina: intervista a Juha Johenväärä

di Luca Zardini Lacedelli e Alberto Manaigo:

HT: Ciao Juha. Innanzitutto vorrei sapere come stai dopo l’infortunio patito contro il Milano qui all’Olimpico. Ti sei ristabilito completamente?

JJ: Beh si grazie sto bene. Riprendersi da un infortunio non è mai semplicissimo, ma ora sono a posto.

HT: So che dopo la Regular Season saresti stato libero di scegliere se restare o andare in un’altra squadra. Premesso che siamo tutti felici della tua scelta, cosa ti ha spinto a rimanere?

JJ: Mi piace. Mi piace stare qui.. la gente è molto affettuosa. È un po’ come stare a casa.. Mi piace vedere come in un posto cosi piccolo ci sia un tale interesse nei riguardi dell’hockey. E poi ci sono un sacco di ragazzi in gamba.

HT: Come ti trovi in linea con Rickmo e Karlsson?

JJ: Beh mi piace, mi trovo bene con loro. A volte dovremmo segnare di più, ma è anche vero che giochiamo sempre contro le prime linee delle altre squadre che sono decisamente forti e fare gol non è poi cosi facile. Sono molto contento della nostra fase difensiva. Il mio ruolo è cambiato da quando è andato via Nordberg. Con lui giocavo da centro, ora invece gioca Daniel (ndr: Karlsson) come centro. Come ti dicevo sono cambiati un po’ i ruoli… prima segnavamo di più.. ora siamo più attenti alla fase difensiva e credo che questo lavoro sia comunque importante a livello di squadra perché oltre ai nostri gol è anche importante cercare di non far segnare le prime linee avversarie.

HT: A parte l’anno scorso in Svezia, hai sempre giocato in Finlandia.. che ne pensi dell’hockey italiano?

JJ: C’e ovviamente una grande differenza tra l’hockey italiano e quello finlandese. Da noi l’hockey si può paragonare al calcio in Italia. E’ lo sport che riscuote il maggior interesse.. pensa che a certe partite assistono anche 10000 persone. Questa è una delle maggiori differenze.
A livello di gioco c’è da dire che li si gioca in maniera molto più veloce, i giocatori sono un po’ più forti fisicamente e tecnicamente. Qui in Italia ci sono molti giocatori di scuola canadese e quindi a mio parere il gioco è un po’ più fisico, ma magari meno veloce.

HT:C’è qualche giocatore di questo campionato che ti ha colpito particolarmente?

JJ: Beh si c’è Patrice Lefebvre dei Vipers che secondo me è davvero un ottimo giocatore. Ma anche tutta la prima linea del Bolzano è davvero forte.
H
T: Ci dai un tuo parere su chi potrebbe vincere questo campionato?

JJ: E’ davvero difficile rispondere a questa domanda…Credo, comunque, che i Vipers siano la squadra con più possibilità.. è una squadra davvero solida specialmente in casa. Ma può succedere davvero tutto.

HT: Credi che il Cortina abbia qualche possibilità di entrare nelle prime quattro?

JJ: Le possibilità ci sono. Ovviamente sulla carta le altre squadre sono decisamente più forti. Siamo stati la sorpresa del campionato fino ad ora. Se ci pensiamo bene noi abbiamo iniziato a settembre. La nostra squadra è assieme veramente da poco. Il fatto è che noi dobbiamo giocare sempre al 100% come contro Bolzano col Milano qui. Siamo riusciti a battere Bolzano e Milano qui all’Olimpico e questo significa che tutto è possibile. È possibile vincere qualsiasi partita come del resto è anche possibile perderle.

HT: A proposito di tifosi, sei sempre uno dei primi al termine della partita ad andare sotto alla curva a salutarli ed applaudirli.. che rapporto hai con loro?

JJ: E’ davvero bello sentirsi incitare continuamente, abbiamo davvero bisogno anche di questo. In Finlandia è diverso.. c’è un altro tipo di tifo. Non ci sono cori. Magari i tifosi battono le mani.. a volte urlano, ma tutto è molto più silenzioso. In Svezia invece la situazione è più simile a qui…
A me piace molto sentire i tifosi che mi incitano, mi da una gran la carica per riprendere il gioco.

HT: Il Cortina è tornato nell’hockey che conta in Italia con un interessante progetto… credi farai parte di questo progetto anche il prossimo anno?

JJ: Al momento è un po’ presto per dirlo. Non voglio pensare ora a queste cose e con la società non abbiamo ancora parlato del prossimo anno. Ciò che è certo è che nell’hockey si vive giorno dopo giorno, ma sicuramente io do sempre il 100%. Io sono giovane e in un futuro vorrò fare anche altre esperienze in altri stati.
Se ci pensi l’anno scorso ero in una città grande come Stoccolma.. quest’anno in una cittadina piccola come Cortina e sinceramente mi piace. Sono fatto cosi… mi piace fare nuove esperienze e questa è la ragione per la quale io ora sono qui.

HT: La trovo un’ottima ragione!

Si ringraziano Juha Johenväärä e la società SG Cortina Segafredo Zanetti per la disponibilità.

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