Mastini spreconi, il Como vince con un Menguzzato superlativo

Mastini spreconi, il Como vince con un Menguzzato superlativo

di Massimo Airoldi

Un solo obiettivo per entrambe le squadre: vincere! Varese e Como dovevano smuovere una classifica deficitaria e dare aria alle loro posizioni, stazionarie nelle parti basse, rispettivamente in quart’ultima e penultima posizione. Non è una sfida come le altre, grazie ad una rivalità sportiva che si tramanda negli anni. Non serve cercare gli stimoli. Basta una parola: derby! Questo è Varese-Como…anche per l’hockey su ghiaccio, anche in serie B. Per l’occasione è sceso sul ghiaccio anche coach Merzario, in osservanza della regola Fisg degli overquota 40, cioè la possibilità per ogni squadra di tesserare e far giocare due giocatori di età superiore ai 40 anni.

Inizio vivace della partita grazie ad un Varese che prova fin dalle primissime battute ad imporre un ritmo piuttosto alto. Como parte prudente e piuttosto attendistico, concentrandosi maggiormente sulla fase difensiva. I Mastini provano subito a impensierire il portiere lariano Menguzzato il quale si fa trovare prontissimo prima su M. Mazzacane da distanza ravvicinata, poi su F. Borghi che tanta un tiro dalla distanza. Intorno ai 5° minuto è Odoni che prova  un’azione solitaria ben contrata dalla difesa avversaria e poi è ancora Menguzzato a sventare una conclusione di Andreoni che, defilato, prova a trovare l’angolino opposto. Al minuto 8’33” è P. Borghi a recuperare un disco che pareva perso, si invola verso la porta avversaria e trova ancora una volta il portiere comasco che respinge, ma è bravissimo M. Mazzacane a trovare il disco e a spingerlo in rete in mischia facendolo passare tra una selva di pattini.

Un minuto dopo è il Como che prova a reagire con Ambrosoli, ma Bertin riponde con sicurezza, mentre nulla può il bravo portiere giallonero al 12’48”, quando un assist di Gosetto viene “sporcato” da un difensore giallonero favorendo l’intervento del comasco Marcati che, in mischia, infila l’angolo alla sinistra del “goalie” varesino. Il Como pare rinfrancato e con un uomo in meno riesce ad apportare qualche pericolo alla gabbia giallonera, vigilata sempre con attenzione da Bertin.

Sul finir di periodo nonostante un paio di power play, nessuna delle squadre riesce ad impensierire con particolare intensità gli estremi difensori avversari.

Il secondo drittel si apre con una superiorità numerica comasca che non sortisce effetti. Varese replica l’inizio del primo periodo, cercando di pattinare velocemente, ma pare manchi sempre l’ultimo passaggio: i Mastini costruiscono discretamente bene fino appena dentro la blu, ma poi nessuno ha il tempo e la capacità di concretizzare l’azione. Non succede granchè nella prima parte di periodo, ma il minuto 12′ è da vivere tutto d’un fiato: Como in power play, un giocatore giallonero rompe il bastone e si dirige verso la panchina per sostituirlo, lasciando il reparto difensivo scoperto. Da qui ne scurisce un’occasionissima per gli ospiti con un super Bertin a parare. Sul capovolgimento di fronte è Privitera che recupera il disco e pattina velocissimo per quaranta metri presentandosi solissimo a tu per tu con Menguzzato che non si fa ipnotizzare e coi gambali devia di lato. La ripartenza del Como è fermata dai Mastini, che rilanciano Cortenova il quale, quasi in fotocopia al compagno, si presenta ancora davanti a Menguzzato in posizione leggermente più defilata, mira l’incrocio, ma il bastone dell’estremo comasco ribatte.

Tra Bonenti e Cortenova vola qualche colpo proibito e al 12’41” finiscono entrambi in panca puniti, seguiti poco dopo da R. Ambrosoli reo di aver agganciato col proprio bastone il pattino di F. Borghi. Il power play di Varese non si concretizza nonostante un minuto di quattro contro tre e un altro minuto di cinque contro quattro. Sale il Como, ci prova e dopo una parata spettacolare di Bertin su tiro di F. Ambrosoli, arriva al minuto 16.38 la rete splendida dei lariani. Un tiro dalla distanza, dall’angolo alto della linea blu alla destra di Bertin, scagliato da Valli trova l’angolino alla sinistra del portiere giallonero, per il vantaggio ospite. Varese appare tramortito, ma prova a ributtarsi in avanti con il cuore più che con la testa, senza però trovare la via della rete.

Nel terzo parziale il Como appare più determinato nei primi minuti e porta avanti qualche buona trama di gioco, fermata però da una attenta difesa giallonera e dal palo alla destra del portiere, che ribatte una deviazione sottomisura. L’attacco dei Mastini appare però eccessivamente frettoloso nelle trame e manca di imprecisione. Dopo qualche rischio, la scintilla scocca a 9’16” dal termine, quando, con Varese in doppia inferiorità numerica, è bravissimo M. Mazzacane a recuperare il disco all’altezza della linea blu del proprio terzo difensivo e lanciarsi nela zona di destra, eludere l’intervento di un avversario e servire il puck a Frizzera, che si presenta solo davanti al portiere, infilandolo alla sua sinistra con un colpo secco e preciso.  La rete del pareggio sveglia i Mastini, che chiamano il proprio pubblico (accorso numeroso) all’incitamento. Tra il minuto 11 e il minuto 12 scatta una penalità per il Como e il Varese prova convinto a segnare la rete del vantaggio. Da qui in avanti sale in cattedra il portiere comasco Marco Menguzzato, che blocca innanzitutto quattro conclusioni dalla distanza di frizzera, galvanizzato dalla rete, poi si supera su Andreoni.

Ancora Varese che insiste e il Como che si rifugia indietro, cercando di rifiatare di tanto in tanto. Ancora Menguzzato stoppa le velleità prima di Odoni, poi di Mazzacane, mentre Sorrenti manca di poco una deviazione a rete da pochi passi. A poco meno di tre minuti dalla sirena è il bastone del portiere lariano a negare la rete a Privitera, già pronto ad esutare, ma dall’altra parte del ghiaccio qualche secondo dopo, su un erroraccio varesino è Bertin che chiude i gambali su un assolo di Ambrosoli. L’occasione per Varese è propizia al minuto 18’14”, quando in panca puniti viene spedito Marcati per uno sgambetto. Gli ultimi minuti sono un duello personale tra Menguzzato e i giocatori varesini: nello specifico, il portiere è monumentale su Andreoni, compiendo una parata “a forbice” coi gambali, arpionando il disco in tuffo, poi ancora il gambale sinistro devia un tiro dalla distanza, prima di compiere un altro prodigio su Di Vincenzo. Bertin risponde per le rime a pochissimi secondi d termine. Proprio a pochi secondi vi è un “giallo”: un giocatore comasco sposta la propria gabbia mentre F. Borghi si apprestava ad una conclusione dalla distanza che aveva anche trovato la porta, ma anche il fischio arbitrale, il quale stranamente  non assegna la penalità per il comportamento antisportivo tra le proteste dei gialloneri. Si va all’overtime e con Varese ancora in superiorità numerica, è ancora il potierone lariano a negare l’esultanza a Privitera prima e a Rocca poi. Ma l’occasionissima che ha del clamoroso capita sul bastone di Daniele Di Vincenzo, il quale non riesce a ribadire in rete un disco che danza a pochi centimetri dalla linea di porta, attardandosi e consentendo il recupero prodigioso di un difensore comasco, che gli frappone il bastone. Buona è la chiusura di Frizzera su Molteni a pochi istanti dal termine, ma prima dei tiri di rigore è ancora Menguzzato che prima col bastone(aiutato da un proprio compagno), poi, da sdraiato, col braccio disteso sulla linea di porta, smorza l’ennesimo urlo in gola ai tifosi di casa, andando a chiudere lo specchio a Sorrenti. Si va ai rigori: Como ne realizza tre, Varese zero.

Vince il Como quindi ed entrambe le compagini smuovono la classifica, anche se nessuna delle due squadre potrà dirsi pienamente soddisfatta. Soprattutto Varese che necessitava dell’intera posta in palio come acqua nel deserto: ha giocato, ha pattinato bene, ha creato infinite situazioni, ma alla fine ha vinto il Como. Forse proprio questi ultimi si sono presentato ai tiri di rigore con maggior concentrazione rispetto ai gialloneri, i quali, probabilmente, stavano ancora ripensando alle decine di occasioni avuto pochi istanti prima.

MASTINI VARESE – COMO 2-3 (1:1 0:1 1:0 OT 0:0 SO 0:1)
MASTINI VARESE:  29 Bertin (28 Crippa,), 34 F. Borghi, 25 Cortenova, 16 Frizzera, 87 Gaggini, 54 Iuratti, 97 Odoni, 31 Merzario, 11 Papalillo, 17 Andreoni, 69 P. Borghi, 75 Di Vincenzo, 71 Mandelli, 22 E. Mazzacane, 10 M. Mazzacane, 6 Penna, 88 Privitera, 91 Rocca, 9 Senigaliesi, 27 Sorrenti. Allenatore: G. Merzario
COMO: 33 Menguzzato (88 Colombi) 19 Ballarate, 18 Bonenti, 3 Codebò, 8 Fusini, 77 Vaglio, 37 Valli, 15 R. Ambrosoli, 14 F. Ambrosoli, 4 Costa, 13  Formentini, 5 Gosetto, 21 Labò, 27 marcati, 24 Meneghini, 25 Molteni, 7 Roccaforte, 9 Sorarù. Allenatore: Blazek

Marcatori:
8’33” VA M. Mzzacane (P. Borghi – Frizzera)
12’48” CO Marcati (Gosetto)
36’27” CO Valli (Costa)
50’44” VA Frizzera (M. Mazzacane) in doppia inferiorità numerica

65’00” CO Costa rigore decisivo

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