Continental Cup: Mogo Riga e Tychy ai gironi di semifinale

Continental Cup: Mogo Riga e Tychy ai gironi di semifinale

La Continental Cup ha disputato i suoi due gironi del secondo turno nello scorso weekend, a Tychy in Polonia ed a Miskolc in Ungheria. Vediamo brevemente come sono andati.

A Tychy si sfidavano i padroni di casa del GKS, gli inglesi del Coventry Blaze, i campioni di Romania del Dunarea Galati ed il Partizan Belgrado. I serbi si presentano come..sostituti dei sostituti, avendo chiuso al terzo posto il primo turno, disputato ad inizio mese sulla pista di casa, ma ripescati in fretta e furia dalla IIHF dopo la rinuncia, comunicata appena la settimana prima, del CSKA Sofia che attraversa un periodo di crisi finanziaria e che aveva vinto il girone. Declinano l’invito anche i turchi del Zeytinburu Istanbul, giunti secondi. Se da un lato va dato atto alla federazione di essersi dovuta muovere all’ultimo per non avere un torneo monco, dall’altro occorre riflettere sul significato di mandare una squadra di livello evidentemente ben più basso delle altre – i serbi hanno addirittura presentato un roster meno competitivo di quello che aveva comunque vinto solo una partita il turno scorso – che si è esposta ad un autentico massacro a cospetto degli avversari. Dieci goal incassati dal Dunarea, dodici dal Coventry ed addirittura 26 (a zero) nella partita d’esordio contro il Tychy, una gara in cui i poveri portieri Lukovic e Ganic hanno subito la mostruosa cifra di 91 tiri contro. Con i serbi utili solo come sparring partner, il torneo ha registrato la prestazione deludente del Dunarea, vincitore del campionato rumeno per la prima volta l’anno passato, interrompendo l’egemonia di Steaua e Sport Miercurea Club e più recentemente degli ex-ricchi del Corona Brasov, che arrivava in Polonia con un roster rafforzato proprio per la campagna europea. Ma i rumeni, infarciti di ucraini e slovacchi, hanno giocato bene solo a tratti, non riuscendo a strappare punti né al Tychy (sconfitta 8-3) né al Coventry, che li ha battuti 7-2 nella gara di esordio. Così il torneo, come prevedibile, si è deciso all’ultima gara, una partita molto tirata e con un terzo periodo pirotecnico: davanti a quasi 3000 spettatori, con folta e come sempre pittoresca rappresentanza inglese, i Blaze sbloccano la gara nel primo quarto con il canadese Jordan Pietrus, accolto con bordate di fischi in quanto ex-attaccante degli odiati rivali del Sanok, resistono ad un assalto polacco nel secondo quarto, che vede il portiere Brian Stewart diventare protagonista respingendo 26 tiri in 20 minuti, prima di raddoppiare dopo 52 secondi nel terzo periodo col difensore Brian Quesnele. La partita sembra decisa, ma come spesso accade con le formazioni inglesi, abituate a giocare a tre o anche a due linee nel proprio campionato, improvvisamente la benzina fisica e mentale finisce: come un ciclista che si impianta proprio a pochi chilometri dal traguardo,anche per i Blaze si spegne la luce ed il Tychy, spinto dai tifosi, accorcia al 45, pareggia al 50 e sorpassa al minuto 55 con Radoslaw Galant, dando dimostrazione di grande solidità mentale, nel tripudio generale. Saranno quindi i polacchi a presentarsi a fine novembre a Rouen, per giocarsi uno dei due biglietti per le Superfinals contro i padroni di casa, gli ucraini del Kremenchuk ed i campioni di Bielorussia dello Shakhtar Soligorsk. Chi non sarà contento è sicuramente il cassiere della bella pista dell’Ile Lacroix, che ha visto sfumare sul filo di lana l’incasso garantito dall’esodo dei tifosi inglesi.

Anche l’altro girone, giocato alla Miskolc arena, un impianto molto simile a quello francese, ha avuto la sua squadra materasso, rappresentata dai campioni di Spagna dello Jaca, inseriti direttamente al secondo turno per uno dei misteriosi artifici della IIHF, il cui potente consigliere, nonché presidente della federazione spagnola, Frank Gonzalez, era presente nella hospitality dell’arena (un caso?). Gli spagnoli, a differenza dei serbi in Polonia, hanno perlomeno impegnato gli avversari, arrivando perfino a spaventare i vincitori del torneo. Ma andiamo con ordine: sul ghiaccio ungherese scendono i padroni di casa del Miskolci Jegesmedvek (gli orsi polari), che qui chiamano ancora tutti così nonostante ufficialmente il nome sia cambiato nel più anonimo DVTK dopo l’incorporazione da parte della polisportiva che fa capo alla squadra di calcio, avvenuta in estate, gli sloveni del HDD Jesenice, un bel ritorno per tutti gli appassionati di hockey per una delle squadre storiche nel panorama europeo, anche se la società non è più il mitico Acroni, seppellito dai debiti e risorto l’anno scorso su iniziativa di vari ex giocatori, dopo che la pista ha rischiato di diventare un supermercato, i lettoni del HK Mogo Riga ed appunto lo Jaca. Con un calendario piuttosto strampalato, il torneo finisce per decidersi alla prima giornata: mentre lo Jesenice supera non senza qualche difficoltà 3-1 gli spagnoli, nella serata il confronto tra Mogo e Miskolc si rivela una battaglia: aprono gli ungheresi col canadese Kalvin Sagert, poi nominato miglior difensore del torneo, pareggia il Mogo con Edgars Kurmis, dopo di che il portiere lettone Henrijs Ancs diventa assoluto protagonista, alzando un vero e proprio muro di fronte al potente attacco degli orsi. Ciò che Ancs conserva, il poco appariscente Andrejs Lavrenovs, uno dei tanti veterani della squadra, trasforma in oro con una bella girata al volo che batte il portierino 18enne Adorjan. La gara si scalda e si trasforma in una battaglia con diversi colpi proibiti e la frustrazione degli ungheresi che proprio non riescono a segnare. Finisce con mini-rissa d’ordinanza e già con la sensazione che difficilmente i lettoni perderanno altri punti. Ma il giorno dopo la sorpresa sembra materializzarsi, quando dopo 4 minuti lo Jaca vince 2-0, doppietta di Gaston Gonzalez e si porta addirittura sul 3-1 nel secondo periodo, per la gioia dei rumorosi tifosi spagnoli, prima che la logica differenza di valori si materializzi: finisce 6-3 per il Mogo, ma lo Jaca esce a testa alta. In serata, al termine di un’altra bella battaglia, finalmente arrivano i primi tre punti per i padroni di casa, che piegano 4-3 lo Jesenice, soffrendo però fino all’ultimo, nonostante gli sloveni non facciano nulla di eccezionale. Il risultato però non fa altro che favorire il Mogo, che infatti il giorno dopo completa il suo percorso netto superando 4-1 lo Jesenice e soffrendo solo nel primo periodo, in cui Ales Jeklic trova un bello quanto un po’ fortunoso diagonale per il vantaggio dei suoi, rimontato poi dalla coppia Edgars e Miks Lipsbergs, sicuramente i due giocatori più interessanti tra i lettoni, nelle cui file si vedono anche due vecchie conoscenze dell’hockey italiano come Agris Saviels e Andrejs Durdins. Questa vittoria chiude i conti anche matematicamente, rendendo inutile l’ultimo match, che diventa una passerella per il Miskolc, che segna 10 goal agli spagnoli, chiudendo al secondo posto con molti rimpianti. Ma la squadra ungherese merita sicuramente un elogio per il grande lavoro con la base – è l’unica società in Ungheria, insieme alla super-potenza Sapa Fehervar, ad avere squadre in ogni categoria giovanile – ed il percorso di crescita graduale che l’ha portata negli ultimi anni due volte in semifinale e due volte in finale, col il titolo dell’anno scorso, in MOL Liga. Costruita su un nucleo di giocatori locali di buon livello, menzione per l’attaccante Nikandrosz Galanisz, ha aggiunto negli anni giocatori stranieri che si sono sempre fermati per più di una stagione, compresi gli attuali idoli dei tifosi, Kalvin Sagert, Kevin Dansereau, top scorer dell’ultimo campionato, e Jesse Dudas. Quest’ultimo ha provato nella più ricca lega inglese quest’estate ma ha poi preferito tornare nella “sua” Miskolc.

“E’ andata male stavolta, ma era la nostra prima europea – ha detto un dirigente al momento delle premiazioni – ci riproviamo l’anno prossimo”.

Sarà così il Mogo Riga, squadra di cui parleremo più diffusamente in sede di presentazione della semifinale, ad affrontare Asiago, Ertis Pavlodar ed Herning Blue Fox. Non sarà un cliente facile.

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