NHL Playoff 2012. King is the King: Los Angeles avanti per 3 a 0 nella serie

NHL Playoff 2012. King is the King: Los Angeles avanti per 3 a 0 nella serie

Inarrestabili. A questo punto la domanda è lecita: chi può fermare questi Kings? I ragazzi di Darryl Sutter centrano l’ennesima vittoria in questi playoff e mettono un’importante ipoteca sul Clarence S. Campbell Bowl: la compagine di Los Angeles sta letteralmente asfaltando gli avversari, nonostante il percorso affrontato fosse tra i più difficili. Prima il 4 a 1 contro Vancouver, vincitrice del President Trophy, contro la quale hanno rimediato l’unica sconfitta finora nei playoff di quest’anno, poi il 4 a 0 contro St Louis, un’altra dominatrice della regular season, per arrivare infine a stanotte, quando il 2 a 1 di Dwight King ha portato la serie sul 3 a 0 contro i Coyotes. In quel di Phoenix il termine più utilizzato adesso è “believe”: ma contro questi Kings, anche crederci diventa difficile.

Coyotes@Los Angeles 1 – 2 [0-0; 1-1; 0-1] / Serie 0 – 3
I Coyotes non vogliono deporre le armi e nel primo tempo di Los Angeles cercano a più riprese la via del goal, non riuscendo però ad essere incisivi. I Kings però non stanno a guardare e Jeff Carter fa venire i brividi a Smith con un potentissimo slap shot. Il primo tempo però si chiude senza colpo ferire e le squadre vanno negli spogliatoi sullo 0 a 0.

Nel corso della seconda frazione la partita si accende. Al 21:03 i Coyotes aprono le danze, grazie a Langkow che sfrutta una voragine lasciata dalla difesa di casa e punisce Smith con un tiro non irresistibile. Ma il silenzio dello Staples Center dura solo pochi minuti: al 23:10 Brown si inventa un passaggio meraviglioso che libera Kopitar davanti a Smith e lo sloveno non sbaglia, centrando così il pareggio. Sull’onda dell’entusiasmo i Kings cercano anche di assestare il 2 a 1, ma Smith è bravo dopo aver concesso il rebound a Parse, mentre poco dopo in shorthanded è Lewis ad arrivare qualche millesimo di secondo in ritardo all’appuntamento con il gol, dopo essere stato imbeccato da Stoll. Sirena e squadre negli spogliatoi ancora in parità.

Inizia il terzo tempo e i Coyotes lasciano la testa negli spogliatoi: un clamoroso errore di Stone spalanca la via verso la porta a Stoll, ma Smith compie un grandissimo intervento e sventa la minaccia. E’ questione però di secondi e il 2 a 1 dei padroni di casa è servito: al 41:47 King fa tutto da solo e scarica un preciso wrist shot che si spegne alle spalle del goalie biancorosso. Pochi minuti dopo è clamorosa l’occasione però sulla stecca di Klesla, che in tuffo sfiora il pareggio trovando invece uno intervento all’ultimo respiro di Quick. I Kings non chiudono la gara neanche quando in powerplay Kopitar deve solo ribadire in rete un rebound concesso da Smith dopo la bordata di Doughty. I Coyotes non riescono a impensierire particolarmente Quick, mentre dall’altra Brown si divora un goal praticamente fatto, mancando lo specchio a porta spalancata. E’ l’ultimo brivido di questa partita e i Kings si portano a casa di misura anche gara 3: domenica i tifosi di Los Angeles potrebbe già festeggiare l’accesso alla seconda finale di Stanley Cup della loro storia. L’ultima risale alla stagione ’92/93, ma i Kings in quell’occasione persero 4 a 1 contro i Montreal Canadiens.

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