Il Lugano si merita la “bella”

Il Lugano si merita la “bella”

Friborgo sconfitto (4-2). In vantaggio con Joly, i bianconeri incassano il pareggio di Diaz, per poi allungare nel giro di 1′ grazie alle reti di Alatalo e Patry. Una distrazione a centro pista favorisce il gol di Mottet, ma a decidere è la rete a porta vuota dello svedese Kempe.   

Sarà la” bella” a decidere chi tra Friborgo e Lugano accederà alla semifinale. I bianconeri, grazie ad una prestazione superlativa, si impongono meritatamente per (4-2) alla Corner Arena, annullando il match-puck dei Dragoni.

La prima occasione della partita la confeziona la formazione ospite con una combinazione in velocità tra Sörensen e Wallmark, la cui conclusione diretta proprio all’incrocio  viene bloccata con sicurezza da Schlegel. I burgundi insistono rendendosi pericolosi anche nell’azione successiva con Sprunger, che non trova però la deviazione vincente pur trovandosi in ottima posizione. Al minuto 05:21, una prima svolta la procura un duro intervento in balaustra con il ginocchio di Jecker ai danni di Joly, che costa la penalità di partita al difensore dei Dragoni. Nei successivi 5’ di superiorità numerica, il Lugano prova subito a piegare la resistenza della difesa avversaria, ma la deviazione di Kempe sul tiro di Andersson viene neutralizzata da Berra. Al secondo tentativo, però, i bianconeri fanno centro con Joly ,che non ha difficoltà a spingere in rete il disco servitogli alla perfezione da Thürkauf (1-0) al minuto 07:44. Calle Andersson  potrebbe subito raddoppiare, ma il suo slapshot dalla linea blu viene deviato miracolosamente sul palo da Berra.  Dopo una chance per Dave Sutter, la formazione di Dubè può sfruttare a sua volta un power-play per una penalità inflitta alla panchina bianconera per troppi giocatori sul ghiaccio. Schlegel risulta ancora una volta decisivo, negando il gol a Sörensen e per ben due volte a Bertschy. Il Friborgo, in questa fase, prende con decisione il possesso del terzo difensivo avversario, sfiorando in tre occasioni il gol con Schmid, De la Rose e Sörensen.

Nel periodo centrale, un disimpegno errato di Jesper Peltonen per poco non favorisce la fuga di Di Domenico. La squadra ospite si mostra molto decisa e, dopo una chance fallita da Walser, raggiunge il pareggio grazie al backhand da posizione ravvicinata di Diaz (1-1) al minuto 22:13. I bianconeri hanno però subito un’opportunità per reagire, potendo godere dell’uomo in più per l’uscita di Streule. Alatalo non si fa sfuggire l’occasione, centrando il bersaglio (2-1) al minuto 24:29. Passa poco più di un minuto e anche Patry fulmina con un gran diagonale sotto l’incrocio l’incolpevole Berra (3-1). I bianconeri si scatenano andando vicini al gol in atre tre occasioni con Zanetti, Tennyson e Ruotsalainen, legittimando così il doppio vantaggio. Al minuto 31:04, però, un banale errore in zona neutra, favorisce un contropiede 3 contro 1 dei burgundi, che accorciano prontamente le distanze con Mottet ben servito da Wallmark (3-2). La rete peraltro evitabile innervosisce i padroni di casa e Tennyson si vede costretto a sedersi sulla panchina dei penalizzati per condotta antisportiva, dopo aver maltrattato Sprunger. Il Lugano, però, riesce a resistere grazie ad un efficace box-play e con le due formazioni di nuovo in parità numerica, torna a rendersi pericoloso con Kempe e Fazzini. Poco prima del secondo intervallo, dopo una travolgente azione personale di Carr, conclusa con un gran tiro respinto da Berra, i bianconeri rimangono con l’uomo in più per la penalità per ritardo di gioco inflitta a Borgman.

Decisi a capitalizzare il power-play a favore, i bianconeri sfiorano subito la rete con Thürkauf, ma poi indugiano troppo nel concludere davanti allo slot, sprecando la favorevole occasione. La squadra di casa mantiene comunque l’iniziativa e Berra è infatti costretto ad intervenire per deviare col pattino il tiro rasoghiaccio di Marco Müller. L’arbitro Stricker riceve un disco sul volto e il gioco si ferma per qualche minuto. Anche i burgundi hanno le loro chances con Diaz e con un backhand di Dufner, ma Schlegel è un muro e non si fa sorprendere. La formazione di Dubè cerca di portare il match all’overtime ma, progressivamente, sembra perdere di incisività, mentre sul fronte opposto il Lugano, controlla il gioco evitando di commettere errori. Nei minuti finali, il Friborgo tenta il tutto per tutto, ma sia Bertschy che Sprunger non riescono ad infilare il disco nella porta avversaria. A 2’ dal termine, Dubè richiama in panchina Berra per tentare l’assalto finale, ma è Carr a sfiorare subito la rete a porta vuota. L’operazione riesce invece a Kempe che con il suo gol permette così al Lugano di pareggiare la serie. La “bella”, in programma giovedì prossimo, deciderà così chi delle due squadre approderà alla semifinale.  

 

HC Lugano – Friborgo Gotteron 4– 2 (1 – 0; 2 – 2; 1 – 0)

Marcatori – 07:44 (1-0) Joly (Thürkauf-Carr) PP1; 22:13 (1-1) Diaz (Walser); 24:29 (2-1) Alatalo (Carr-Arcobello) PP1; 25:36 (3-1) Patry (Zanetti); 31:04 (3-2) Mottet (Wallmark-Sörensen); 59:43 (4-2) Kempe (Thürkauf) ENG;

 

Penalità     :  Lugano    2 x 2  + 1 x 10 Tennyson

                       Friborgo  2 x 2  + 1 x 5 + penalità partita Jecker                                            

Arbitri        :  Daniel Stricker – Lukas Kohlmüller (GER)  Linesman : Eric Cattaneo – Stany Gnemmi

Spettatori :  5918

HC Lugano: Schlegel(Fatton), Mirco Müller-Andersson, Carr-Thürkauf(C)-Joly, Wolf-Tennyson, Verboon-Kempe-Fazzini(A), Alatalo(TS)-Jesper Peltonen(A), Marco Müller-Arcobello-Ruotsalainen,  Guerra-Cormier, Patry-Canonica-Zanetti. All.Gianinazzi

Friborgo Gotteron: Berra(Rüegger), Jecker-Gunderson, Mottet-Wallmark-Sörensen, Streule-Sutter, Di Domenico(TS)-De la Rose(A)-Bertschy, Borgman-Diaz(A), Jörg-Walser-Marchon, Dufner-Etter, Bykov-Schmid-Sprunger(C). All.Dubè

 

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