Il Friborgo mette a segno il break, per il Lugano si fa dura

Il Friborgo mette a segno il break, per il Lugano si fa dura

Bianconeri sconfitti (4-1) in gara-2. Un gol di Wallmark e la doppietta di Schmid, tutti realizzati nel periodo centrale, lanciano la formazione ospite. Solo nei secondi finali arrivano le reti di Joly e Marchon, a porta vuota. I Dragoni sono in vantaggio (2-0) nella serie.

Sconfitto senza appello dal Friborgo in gara-1, il Lugano perde per (4-1) anche alla Corner Arena, complicando non poco l’esito delle serie di quarti di finale

Le due squadre mostrano fin dalle prime battute grande aggressività. A sfiorare il gol per primi sono però gli ospiti, che centrano la traversa con un preciso backhand di Di Domenico, dopo un’azione condotta in velocità di Bertschy. I bianconeri ribattono colpo su colpo e poco più avanti colpiscono a loro volta il palo con capitan Thürkauf. Al minuto 07:57, Sörensen si aggiusta il disco con la mano e si invola a grande velocità verso la porta di Koskinen, ma viene contrastato con grande  efficacia da Tennyson nel momento di concludere. I burgundi insistono e, anche nell’azione successiva, da una combinazione tra Jörg e Marchon per poco non si creano i presupposti per il gol. Il fallo ingenuo a centro pista di Wallmark ai danni di Ruotsalainen, origina la prima penalità della serata, che i bianconeri non riescono a sfruttare nel migliore dei modi nonostante i tentativi dalla distanza di Calle Andersson e di Marco Müller. Al minuto 15:37, è il Lugano  a rimanere a sua volta con un uomo in meno per l’uscita di  Fazzini (colpo di bastone) ma, seppur in shorthand, va per ben due ad un passo dal gol con Wolf e Arcobello, la cui conclusione violenta sbatte sfortunatamente contro il palo.

Nel periodo centrale, la deviazione al volo di Carr sul gran tiro dalla distanza di Mirco Müller per poco non beffa subito Berra. Al minuto 22:00, il colpo di bastone assestato da Fazzini a  Sörensen lascia i bianconeri in inferiorità numerica. E così, dopo un salvataggio di Koskinen sul tiro ravvicinato di Di Domenico, i burgundi trovano il gol con lo svedese Wallmark, lesto a catturare il rimbalzo lasciato dal portiere sulla conclusione di Sörensen (0-1) al minuto 23:32. La reazione dei bianconeri è veemente ma non porta i frutti sperati, nonostante il tentativi dalla linea blu di Tennyson e quello di Wolf. Gli arbitri sorvolano un po’ troppo su qualche fallo commesso ai danni dei giocatori bianconeri, facendo rumoreggiare gli oltre 6000 spettatori presenti alla Corner Arena. La formazione ospite, dal canto suo, continua a essere estremamente incisiva e, dopo aver sfiorato per due volte il raddoppio con De la Rose e Mottet, centra il bersaglio con la deviazione sottomisura di Schmid (0-2) al minuto 30:58. La replica dei bianconeri è affidata al diagonale di Marco Müller, che si spegne però tra le braccia di Reto Berra. Sale il livello di intensità agonistica e, dopo uno “scambio di cortesie” tra Patry e Streule, anche Jecker deve accomodarsi sulla panchina dei penalizzati. Nonostante l’inferiorità numerica, però, il Friborgo costruisce una perfetta azione di contropiede. Borgman innesca dal proprio terzo difensivo Schmid che fulmina di precisione Koskinen (0-3) al minuto 35:19. I bianconeri si innervosiscono, peccando spesso di precisione e così risulta difficile provare a riaprire il match. Dopo una penalità fischiata a carico di Borgman e Thürkauf, la seconda frazione si chiude con il leggero infortunio di Marco Müller, colpito accidentalmente al volto da una bastonata.

Nel periodo conclusivo, Jörg sfiora subito il “poker” ben servito da Marchon. I Dragoni arrivano sempre per primi sul disco, lasciando poco spazio all’idea di rimonta dei padroni di casa, che devono fare anche i conti con una penalità fischiata ad Alatalo. Il Lugano non paga dazio, ma fatica comunque tremendamente a riportarsi con decisione dalle parti di Berra. Il tempo scorre senza che i burgundi corrano alcun pericolo e quando Zanetti prova ad involarsi tutto solo verso la porta avversaria, sono gli arbitri  a fermarlo ravvisando un offside. Sul fronte opposto, una scivolata di Mirco Müller, libera un autostrada davanti a Nathan Marchon, che non riesce però ad eludere l’uscita di Koskinen. Negli ultimi minuti, il Gotteron si preoccupa solo di controllare il gioco, mentre i bianconeri mostrano di non credere più alla possibilità di rimonta. Alatalo ci prova con un gran tiro dalla distanza, ma Berra non si fa sorprendere. Nei secondi finali, dopo il gol in power-play di Joly (1-3), la rete a porta vuota di Marchon fissa il risultato finale sul (1-4). Tutto è così rimandato a gara-3 in programma mercoledì prossimo alla BCF Arena, dove una nuova sconfitta metterebbe il Lugano già con le spalle al muro.

Le interviste di Roberto Vedani

HC Lugano – Friborgo Gotteron  1 – 4 (0 – 0; 0 – 3; 1 – 1)

Marcatori : 23:32 (0-1) Wallmark (Sörensen -Gunderson) PP1; 30:58 (0-2) Schmid (Di Domenico); 35:19 (0-3) Schmid (Borgman – Marchon) SH1; 59:42 (1-3) Joly (Arcobello – Alatalo) PP1; 59:47 (1-4) Marchon (Diaz) ENG;

Penalità     :  HC Lugano  6 x 2                                        Friborgo Gotteron  6 x 2

Arbitri        :  Cedric Borga – Stefan Fonselius (FIN)    Linesman : Dario Fuchs – Aurelien Urfer

Spettatori :  6067

HC Lugano : Koskinen(Schlegel), Mirco Müller-Andersson, Carr-Thürkauf(C)-Joly, Wolf-Tennyson, Marco Müller-Ruotsalainen-Cormier, Alatalo-Jesper Peltonen(A),  Verboon-Arcobello-Fazzini(A/TS), Guerra-Zanetti, Patry-Canonica-Arnaud Montandon. All.Gianinazzi

Friborgo Gotteron : Berra(Rüegger), Jecker-Gunderson, Mottet-Wallmark-Sörensen(TS), Streule-Sutter, Etter-Schmid-Sprunger(C), Borgman-Diaz, Di Domenico(A)-De la Rose-Bertschy(A), Dufner-Binias, Jörg-Walser-Marchon. All.Dubè  

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