Il Pergine conquista la sua prima Coppa Italia

Il Pergine conquista la sua prima Coppa Italia

Caldaro sconfitto (4-1). Le Linci indirizzano il match a proprio favore nel primo periodo con i gol di Berger, Christian Buono e Meneghini. Dopo il gol illusorio di Bastian Andergassen, la rete a porta vuota di Lemay certifica il successo dei trentini.

Il Pergine conquista per la prima volta la Coppa Italia della IHL (28esima edizione) all’Acinque Arena di Varese. Dopo aver superato agevolmente in semifinale l’Appiano, le Linci piegano con pieno merito (4-1) anche il Caldaro, alla sua terza finale consecutiva.  Dopo un avvio di partita dai ritmi non particolarmente elevati, un disimpegno errato di Reffo nel proprio terzo difensivo, per poco non mette in condizione Christian Buono di battere a rete. Pur senza creare grandi occasioni da rete, le Linci si dimostrano più intraprendenti, raccogliendo i frutti della loro superiorità con Berger al  minuto 05:05, che dopo aver raccolto un disco vagante nello slot, supera facilmente Andergassen (1-0). La formazione allenata da Andrea Ambrosi, potrebbe raddoppiare già nell’azione successiva, ma la conclusione di Manganelli, liberato al tiro da Meneghini, viene deviata col gambale dal portiere alto-atesino. Il Caldaro fatica davvero parecchio ad entrare in partita, incassando anche 2’di penalità per un aggancio falloso di Felderer. Un’ingenuità che costa caro alla formazione di Kai Suikkanen, superata dal gol di Chiristian Buono (2-0) al minuto 09:12. Il Pergine dispone a proprio piacimento degli avversari, sfiorando le rete in altre tre occasioni con lo slovacco Foltin, capitan Meneghini e  Andreotti, che manca una facile deviazione al volo. Nei minuti finali, però, il Caldaro, alla sua prima occasione, trova il gol con Bastian Andergassen, la cui conclusione dalla distanza sorprende Rigoni (2-1) al minuto 17:03. Un gol che non frena la spinta dei trentini che, dopo poco più di 1’, però, allungano di nuovo grazie a Meneghini che, davanti allo slot, è il più lesto di tutti ad impossessarsi del disco e a metterlo in rete (3-1) al minuto 18:05.

I “giustizieri”del Varese nella seconda semifinale disputata ieri, ritornano in pista dopo la pausa mostrando ben altro piglio. Graf  si invola subito in contropiede nel più classico degli “1 contro 0”, ma non riesce ad eludere Rigoni. I Lucci si impossessano per diversi minuti del terzo offensivo, ma le conclusioni di Erschbamer, favorita da un’uscita approssimativa dietro la gabbia del portiere e i tiri dalla distanza di Massar e Marko Virtala, non trovano il bersaglio. Ritrovatala giusta attitudine, al Caldaro servirebbe maggior precisione nel momento di concludere. Felderer e Marko Virtala, infatti, sprecano due buone occasioni, poco prima che anche il Pergine incappi nella prima penalità di giornata (fuori Foltin per aggancio falloso). Nel power-play seguente, nonostante una buona circolazione del disco, la formazione alto-atesina non riesce a costruire occasioni degne di note. Solo con conclusioni dalla lunga distanza il Caldaro prova a scardinare la porta di Rigoni. Il più incisivo è sempre Marko Virtala, ma la mira non è quella giusta. Prima del secondo intervallo, una carica irregolare fischiata dagli arbitri a  Matteo Cappuccio, permette al Pergine di tirare il fiato dopo 20’ di sofferenza.

Nel periodo conclusivo, il Caldaro prova a reperire le energie residue per riaprire il match, dopo lo sforzo di ieri per venire a capo dei Mastini, ma rischia già di capitolare su una veloce azione di contropiede condotta da Gamper. Poco dopo, ci pensa invece Andergassen a sventare il diagonale di Christian Buono. I Lucci intraprendenti visti nel periodo centrale, adesso faticano anche ad uscire dalla loro zona difensiva e anche lo scorrere del cronometro comincia a pesare. L’incubo di un’altra finale persa sembra materializzarsi e la formazione alto-atesina, per giunta, rimane anche con un uomo in meno per un disco mandato accidentalmente fuori pista da De Donà. Andergassen salva sul diagonale di Lemay, mentre, sul fronte opposto, Volcan non riesce a realizzare il gol della speranza a poco più di 4’dalla fine. Sugli spalti, i sostenitori del Pergine sembrano già pregustare la conquista del trofeo e la rete a porta vuota, peraltro fortunosa, messa segno da Lemay, dopo il time-out chiesto da Suikkanen, certifica la prima storica vittoria della formazione trentina. Onore anche al Caldaro che, dopo aver eliminato il Varese, non riesce per il terzo anno di fila a centrare l’obiettivo. MVP della sfida tricolore i due portieri Rudy Rigoni e Alex Andergassen.

Le interviste di Roberto Vedani

Hockey Pergine – SV Caldaro  4 – 1 (3 – 1; 0 – 0; 1 – 0)

Marcatori :  05:05 (1-0) Berger (Christian Buono-Bitetto); 09!2 (2-0) Christian Buono PP1; 17:03 (2-1) B.Andergassen (Massar-Erschbamer); 18:05 (3-1) Meneghini (Christian Buono-Lemay); 58:02 (4-1) Lemay (Meneghini) ENG;

Penalità    :   Hockey Pergine  2 x 2                                 SV Caldaro  3 x 2

Arbitri       :   Nicola Basso – Mirco Fabrizio Da Pian    Linesman : Fabrizio De Toni – Aleksandr Petrov

Hockey Pergine: Rigoni(Zanella), Carmine Buono-Gamper, Christian Buono-Berger-Bitetto,  Gabri-A.Ambrosi(A), Foltin-Lemay-Meneghini(C), Lacedelli-Ghizzo, Manganelli-Andreotti-Mocellin, Marano-Viliotti(C )-Flessati. All.Andrea Ambrosi

SV Caldaro: A. Andergassen(Mearelli), Volcan(A)-M.Virtala, De Donà-Riekkinen-Selva, Reffo-Schoepfer, M.Oberrauch-Cappuccio-J.Oberrauch, Massar(A)-Waldthaler, Erschbamer-B.Andergassen(C)-Felderer, Obexer-Anderlan, Oberhuber-Graf-Lintner. All.Suikkanen

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