Il Lugano lotta ma la capolista passa

Il Lugano lotta ma la capolista passa

Bianconeri battuti (3-1). Sesto successo di fila  per i Lions che, dopo il gol realizzato in apertura di Andrighetto, allungano grazie alle reti di Chris Baltisberger e Malgin. Di Zanetti la rete della speranza dei padroni di casa. Uscito anzitempo per infortunio Granlund

I Lions consolidano la loro leadership nella National League, piegando (3-1) il Lugano alla Corner Arena, dopo una partita combattuta, che ha visto i padroni di casa lottare fino al fischio finale. Reduce dalla battuta di arresto di Losanna, il Lugano mostra subito grande convinzione rendendosi pericoloso con un diagonale di Joly di poco fuori. Gli ospiti, invece, trascorsi senza pagare pegno i primi  minuti di apprensione, cominciano con insistenza ad affacciarsi nel terzo offensivo e, dopo una deviazione al volo mancata da Weber, smarcato dal passaggio illuminante di Marti, impegnano Schlegel con un gran tiro dalla distanza di Lammikko. Con Gerber in panca puniti, i Lions hanno la possibilità di capitalizzare il primo power-play della serata ma, nonostante una veloce ed efficace circolazione del disco, se non riescono a passare, è solo per merito del portiere bianconero, autore di ottimi interventi. Quando però è Ruotsalainen a dover lasciare il ghiaccio (trattenuta ai danni di Riedi), gli ospiti non perdonano grazie al preciso diagonale di Andrighetto (0-1) al minuto 11:08. Anche il Lugano ha la sua occasione di sfruttare due minuti con l’uomo in più (ostruzione di Hollenstein ai danni di Joly) ma, al contrario, mostra un inconsistente gioco in power-play, rischiando addirittura di capitolare in contropiede su un’azione di Grant. Prima della pausa, però, anche i bianconeri hanno la loro ghiotta occasione da rete, ma questa volta è attento Hrubec a fermare il tiro ravvicinato di Thürkauf. A 30” dalla sirena, doppia occasione anche per i Lions, protagonisti Weber e Marti, con un tiro dalla linea blu.

Nel periodo centrale, i padroni di casa insidiano subito la porta di Hrubec con un tiro di poco a lato di Cormier (schierato nell’occasione in prima linea al posto dell’infortunato Carr), imitato poco più avanti da Verboon. Lo Zurigo risponde con un gran tiro di Bodemann, ma, quando l’inerzia sembra essere passata nelle mani dei bianconeri, di nuovo pericolosi con le incursioni di Thürkauf e Joly, i Lions vanno nuovamente a segno con un tocco ravvicinato di Chris Baltisberger, bravo a finalizzare un’azione iniziata da Zehnder e rifinita da Grant (0-2) al minuto 29:51. Colpita al cuore nel suo momento migliore, la formazione allenata da Luca Gianinazzi, che nel frattempo deve rinunciare anche all’apporto di Granlund,  colpito dopo uno scontro a centro a pista con lo svedese Frὂden, reagisce con grande veemenza, ma sia le due conclusioni scagliate dalla distanza di Peltonen, che quella di Andersson, non riescono a scardinare la porta difesa con grande autorevolezza da Hrubec. Così a 2’ dal secondo intervallo, anche la splendida deviazione al volo dello stesso Peltonen, ottimamente servito da Joly, non viene premiata dalla fortuna.

Nel periodo conclusivo, l’approccio migliore sembra essere quello mostrato dalla formazione di Marc Crawford, che spaventa subito Schlegel con lo scatenato Malgin, imitato di lì a poco  dall’austriaco Rohrer. L’ingenua penalità in cui incappa poi Mirco Müller (cross-check ai danni di Zehnder) non aiuta i ticinesi, che rischiano di capitolare per opera di Lammikko, splendidamente servito da Grant. Al minuto 45:42, però, un “lampo” di LaLeggia riavvicina improvvisamente i bianconeri, ma il gol, dopo il “coach challenge” richiesto dagli ospiti viene annullato causa offside. E così, poco dopo, grazie a una discesa travolgente Malgin firma il “tris” che sembra mettere fine alle speranze di rimonta dei bianconeri (0-3) al minuto 46:24. Il Lugano dimostra però di avere orgoglio da vendere, riuscendo a segnare il suo primo gol grazie alla grande abnegazione di Zanetti che, al termine di un’azione confusa riesce a battere Hrubec (1-3) al minuto 49:31. Il pubblico ora sembra crederci e gli arbitri, dopo aver sorvolato su qualche fallo apparso abbastanza evidente, spediscono in panca puniti Lammikko per ritardo di gioco. Un’opportunità che i bianconeri non sanno cogliere pur sfiorando di un soffio la loro seconda rete con una combinazione LaLeggia-Arcobello. Poco dopo, quando l’attaccante finlandese si accinge a rientrare in pista, Grant trova il modo di lanciarlo alla perfezione direttamente dal proprio terzo difensivo ma, tutto solo, conclude addosso a Schlegel. Nei minuti finali, gli ospiti si difendono con ordine, riducendo al minimo i rischi raggiungendo così il loro sesto successo consecutivo. La capolista sempre più prima è attesa della sfida interna in programma domani con l’Ajoie, mentre per il Lugano, a tratti davvero sfortunato e atteso dalla insidiosa trasferta di Langnau, si è trattato del secondo passo falso consecutivo, reso ancor più gravoso dalla perdita per infortunio di Granlund.

 

 

HC Lugano – ZSC Lions 1 – 3 (0 – 1; 0 – 1; 1 – 1)

11:08 (0-1) Andrighetto PP1; 29:51 (0-2) Chris Baltisberger (Grant-Zehnder); 46:24 (0-3) Malgin; 49:31 (1-3) Zanetti;

 

Penalità    :  HC Lugano  3 x 2                                           ZSC Lions  2 x 2         

Arbitri       :  Mark Lemelin (USA) – Phillip Strὂbel        Linesman : Dominik Schlegel – Eric Cattaneo

Spettatori :  4928

HC Lugano: Schlegel(Koskinen), Mirco Müller-Andersson, Granlund(A)-Thürkauf(C/TS)-Cormier, LaLeggia-Peltonen, Gerber-Morini-Fazzini(A), Guerra-Alatalo, Ruotsalainen-Arcobello-Joly, Hausheer-Cjunskis, Wolf-Verboon-Zanetti. All.Gianinazzi

ZSC Lions: Hrubec(Zumbühl), Lehtonen-Weber(A), Balcers-Malgin-Andrighetto, Geering(C)-Kukan, Hollenstein-Lammikko-Frὂden, Marti-Phil Baltisberger, Rohrer-Grant(TS)-Chris Baltisberger, Ustinkov-Zehnder,Riedi-Schäpi(A)-Bodenmann. All.Crawford

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