Tony PumaLa Slovacchia riscatta la partenza stentata nel torneo eliminando la Germania con un 4-0 che non ammette appelli. I rispettivi reparti difensivi non concedono nulla nel primo tempo, per sbloccare il risultato serve un episodio: il protagonista, suo malgrado, è Jonas Müller, la cui deviazione di pattino sul tiro di Libor Hudacek beffa Mathias Niederberger. Gli slovacchi prendono il sopravvento dei secondi 20’ e con due micidiali goal in rapida successione di Peter Cehlarik, in situazione di quattro contro quattro, e Michal Kristof mettono K.O. i tedeschi, la cui sterilità in attacco si manifesta nel terzo tempo, anche togliendo il portiere per l’uomo di movimento in più. Mossa che consente a Marek Hrivik di calare il poker. Primo shutout del torneo per Patrik Rybar.
La Danimarca continua a stupire anche nelle Qualificazioni playoff e mette fine all’avventura della Lettonia. La partita dei baltici si mette in salita quando, al 7.47, coach Harijs Vitolins deve sostituire per infortunio Janis Kalnins. Trascorsi poco più di 4’ Ivars Punnenovs concede un rebound a Morten Poulsen trasformato nell’1-0. A cavallo dei primi due periodi Lauris Darzins gira la partita: dapprima con una verticalizzazione pareggia i conti, successivamente sfrutta il primo powerplay a favore dei lettoni per portarli in vantaggio. Ai granata, però, manca il colpo del K.O.: Riharts Bukarts, Andris Dzerin e Nikolajs Jelisejevs sprecano e vengono puniti da Julian Jakobsen. Darzins è protagonista in negativo ad inizio terzo tempo, quando per un’ostruzione è invitato ad accomodarsi in panca puniti. La Danimarca ringrazia e con Markus Lauridsen ribalta il punteggio che rimane invariato fino al 60’.
La Svizzera vendica la sconfitta subìta nella prima fase del torneo dalla Repubblica Ceca; la formazione dell’est chiude ogni varco in difesa e detta i ritmi di gioco nei 15’ iniziali; il vantaggio è costruito al 10.08 da Roman Cervenka e finalizzato dalla sassata dalla blu di Lukas Klok. La Nati esce alla distanza: al primo powerplay a favore pareggia con Andres Ambühl, lesto a spingere in gabbia il disco deviato nello slot da Simon Hrubec. La beffa la firma Killian Mottet alla ripresa del gioco anticipando Ronald Knot nell’azione innescata da Denis Hollenstein. L’uno-due mette in difficoltà i cechi, costretti a recuperare nella frazione centrale; tuttavia, Juraj Jerabek casca in penalità e spalanca le porte al 3-1 di Denis Malgin realizzato con un tiro di prima intenzione. Nel terzo tempo la Svizzera resiste agli assalti della formazione slava, il diagonale velenoso di Raphael Diaz mette in ghiaccio la qualificazione. Alla formazione guidata da coach Filip Pasan non basta accorciare le distanze in situazione di cinque contro quattro con Cervenka e a giocare gli ultimi minuti con l’uomo di movimento in più.
Il Canada conferma il pronostico contro la Cina; la gara è aperta dal rigore sbagliato da Jiang Fu. Se l’indisciplina dei padroni di casa favorisce la doppietta in powerplay di Jordan Weal, in difesa la leggerezza difensiva di Owen Power costa la rete di Jian An. Nell’ultimo attacco canadese del primo tempo Jieruimi Shimisi si infortuna al ginocchio destro ed è costretto a lasciare la difesa della gabbia. Subentrato Yongli Ouban, l’estremo difensore deve arrendersi alla doppietta di Adam Tambellini, a segno in superiorità e su rigore, ed Eric O’Dell. Nell’arco di 88” il Canada incappa in due penalità (5’ a Morgan Ellis per gomitata e 2’ a Tyler Wotherspoon per trattenuta), nei 3’32” di cinque contro tre Jian accorcia le distanze. Negl ultimi 5’di gioco, l’incontro è mandato in archivio da Eric Staal e Jack McBain, quest’ultimo in superiorità.
Qualificazioni playoff
martedì 15 febbraio
Danimarca – Lettonia 3-2 (1-1; 1-1; 1-0)
Slovacchia – Germania 4-0 (1-0; 2-0; 1-0)
Repubblica Ceca – Svizzera 2-4 (1-2; 0-1; 1-1)
Canada – Cina 7-2 (2-1; 3-1; 2-0)
Quarti di finale
mercoledì 16 febbraio
U.S.A. – Slovacchia
Svezia – Canada
Finlandia – Svizzera
R.O.C. – Danimarca