Quattro zampate dei Lions stendono il Lugano

Quattro zampate dei Lions stendono il Lugano

Bianconeri sconfitti (4-1). Fazzini risponde al gol lampo di Quenneville, mentre, nel periodo centrale, i Lions allungano grazie alla doppietta di Andrighetto. Il sigillo finale è invece opera del Top Scorer Malgin, in shorthand.

In una delle fasi più delicate delle ultimi stagioni, il Lugano aveva l’obbligo di invertire la tendenza negativa, nel week-end che precede la sosta per l’impegno della nazionale nella Deutschland Cup. Già a partire dalla sfida interna contro gli ambiziosi ZSC Lions che, invece, si sono dimostrati anch’essi superiori alla formazione allenata da Mc Sorley, imponendosi con un perentorio (4-1)  alla Corner Arena.

In avvio, Flűeler blocca subito una conclusione di Műller. Giusto il tempo di ribaltare il fronte, però, e gli ospiti sono già in vantaggio grazie a un diagonale di Queeneville (0-1) al minuto 00:51. Una doccia gelata per i bianconeri, nelle cui fila si rivedono il danese Boedker, nei terzetti offensivi e Fadani tra i pali. Il portiere italiano, particolarmente impegnato, interviene qualche minuto dopo fermando sia un diagonale di Noreau che un tiro dello stesso Quenneville. Dopo una conclusione a lato di Wolf, un appoggio nello slot di Geering, per poco non sorprende il portiere bianconero, colpendo la base del palo. I primi 10’ di gioco sono di totale sofferenza per la formazione di Mc Sorley, di nuovo salvata da Fadani sul tocco ravvicinato dello scatenato Quenneville. I padroni di casa tornano ad affacciarsi dalle parti di Flűeler con una conclusione di Műller, dopo un’azione insistita di Boedker. Al minuto 11:53, sfruttando al meglio una superiorità numerica, per una penalità alla panchina i Grὂnborg per troppi uomini in pista,  i bianconeri raggiungono il pareggio con un gran tiro di Fazzini (1-1) al minuto 12:53. Il gol ritrovato,  infonde coraggio ai padroni di casa che, dopo aver sfiorato la seconda rete con Wolf, possono sfruttare un nuovo power-play per una penalità fischiata a Schȁppi. La fortuna, nell’occasione, non assiste però Fazzini che colpisce un palo clamoroso. Nel finale di periodo, il Lugano dimostra una confortante crescita e anche Herburger costringe Flűeler ad un difficile intervento.

Nel periodo centrale, dopo una pericolosa conclusione di Fazzini, Fadani deve respingere un tiro dalla linea blu di Phil Baltisberger e uno di Azevedo. Poco dopo, lo stesso attaccante zurighese e Herburger, protagonisti di una scazzottata nei pressi della balaustra devono accomodarsi sulla panchina dei penalizzati. In 4 contro 4, Geering, ottimamente liberato per il tiro da Quennville, spreca una favorevole occasione. Al minuto 28:31, Haussener si libera di forza dalla guardia di Guebey, impegnando severamente Flűeler, bravo a ripetersi qualche istante dopo su un’incursione centrale di Vedova. Un pregevole assolo di Andrighetto, però, origina il nuovo vantaggio dei Lions (1-2) al minuto 30:34. I bianconeri reagiscono immediatamente con un pericoloso diagonale di Herburger, ma, nel contropiede susseguente, Chiesa stende Sigrist lanciato a rete, costringendo gli arbitri ad intervenire per fischiare un rigore. Fadani neutralizza il tentativo di trasformazione di Quenneville, ma i 4’ di penalità inflitti poco dopo a Riva per bastone alto, rappresentano un grosso problema per il Lugano. Fadani blocca un diagonale scagliato da ottima posizione da Roe, ma non può nulla sul tiro di Andrighetto che lancia i Lions (1-3) al minuto 36:14. Fazzini prova a riaprire il risultato con una conclusione in backhand,  ma trova la spalla di Flűeler a negargli la gioia del gol. Poi entra il scena il nervosismo e, a farne le spese, sono Alatalo, autore di un fallo di ostruzione sul portiere, Thűrkauf e Sigrist, protagonisti attivi, invece, di una rissa a centro pista.

I bianconeri questa volta non pagano dazio e, con le squadre in parità numerica, insidiano la porta di Flűeler con un diagonale di Műller. Il cronometro scorre inesorabilmente, ma la formazione di casa fatica a procurarsi azioni da gol degne di nota, mostrando di non credere al tentativo di rimonta. I Lions cercano, dal canto loro, di non correre rischi, anche se in contropiede dimostrano di sapere pungere, costringendo ancora una volta  Fadani a deviare col pattinoun diagonale di Hollenstein. Al minuto 54:50, l’ultima chance per il Lugano può essere rappresentata dalla penalità fischiata a Diem. La stessa, invece, si trasforma in una sentenza di condanna. Infatti, al termine di una micidiale azione di contropiede, il Top Scorer zurighese Malgin realizza la rete del (1-4) definitivo. Finisce così con nuova  sconfitta per il Lugano (la decima in tredici partite) ora più che mai con le spalle al muro e costretto a tornare a casa con qualche punto dalla trasferta di Berna, per non vedere la situazione di classifica sempre più compromessa. Per i Lions, sesti, sarà invece un sabato di riposo.

L’intervista di Roberto Vedani

Hc Lugano –ZSC Lions  1 . 4 ( 1 . 1 – 0 . 2 – 0 . 1 )

00:51  0 . 1  17.Quenneville (62.Malgin)

12.53  1 . 1  17.Fazzini (22.Alatalo-36.Arcobello )  PP1

30:34  1 . 2  10.Andrighetto (9.Roe-24.Phil Baltisberger)

36:14  1 . 3  10.Andrighetto (16.Krűger-4.Geering)  PP1

55:30  1 . 4  62.Malgin  SH1

 

Penalità      :  Hc Lugano  5 x 2                                  ZSC Lions  5 x 2     

Arbitri         :  Michael Tscherrig – Nicolas Fluri     Linesman  :  Dario Fuchs – Daniel Duarte

Spettatori  :  4729

Hc Lugano : Fadani (Fatton), Műller-Nodari, Morini-Arcobello (C)-Fazzini (A/TS), Riva-Alatalo (A), Josephs-Thűrkauf-Bertaggia, Wolf-Chiesa, Boedker-Hudacek-Herburger, Traber-Villa, Haussener-Walker-Vedova. All.Mc Sorley

ZSC Lions : Flűeler (Waeber), Marti-Noreau, Andrighetto-Roe-Chris Baltisberger, Geering (C)-Phil Baltisberger, Quenneville-Malgin (TS)-Azevedo, Meier-Guebey, Hollenstein (A)-Krűger (A)-Sigrist,  Aeschlimann-Sopa, Pedretti-Schȁppi-Diem. All.Grὂnborg

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