Si conclude il regno di René Fasel

Si conclude il regno di René Fasel

Si apre oggi il Congresso semestrale della IIHF che si svolgerà, per i prossimi quattro giorni, al Museo russo di Etnografia di San Pietroburgo e avrà il compito anche di eleggere il nuovo Presidente.

René Fasel, come noto, aveva deciso di non candidarsi nel 2020, ha proseguito il proprio mandato “in deroga” a causa del rinvio dell’attuale Congresso. Lo svizzero lascia la carica dopo 27 anni, il Comitato Storico della Federazione internazionale ha deciso di premiarlo con l’inserimento del suo nome, l’unico del 2021, nella Hall of Fame nella categoria “Builder” nel corso della speciale cerimonia condotta da Igor Larionov, in programma il 24 settembre.

Fasel divenne membro della IIHF nel 1986, un anno dopo la sua elezione alla presidenza della Federazione svizzera (in precedenza giocò a hockey con il Friborgo amatoriale e fu arbitro internazionale). Nel 1994, al Congresso semestrale tenutosi a Venezia, fu eletto alla massima carica della IIHF; nel corso dei suoi mandati (è stato rieletto in altre cinque occasioni: 1998, 2003, 2008, 2012 e 2016), i risultati ottenuti sono stati diversi: dai contatti più stretti con le organizzazioni professionali del nord America, al consolidamento delle relazioni con l’NHL che portarono, dal 1998, alla partecipazione alle Olimpiadi dei migliori giocatori professionisti. Ha lavorato all’introduzione dell’hockey femminile nel programma olimpico e reso annuali le relative rassegne iridate. Ha contribuito alla creazione della Hall of Fame della IIHF, dove oggi appaiono, tra gli altri, i nomi di Enrico Calcaterra e Lucio Topatigh. Sotto la sua presidenza il numero dei partecipanti ai Mondiali di Top Division sono passati da 12 a 16, tuttavia, una volta eletto nel Comitato Olimpico Internazionale, il capolavoro è stata l’unificazione sportiva delle due Coree che hanno partecipato al torneo femminile delle Olimpiadi invernali del 2018 di PyeongChang sotto un’unica bandiera che è valso alla IIHF, nello stesso anno, il Peace and Sport Award.
Il settantunenne ha ricevuto anche diversi i riconoscimenti personali: la Legione d’Onore dalla Francia, il premio VIZHIBU dall’Ucraina, il Premio speciale della Federazione svizzera, inoltre gli è stato conferito dalla Russia l’Ordine dell’amicizia dei popoli.

Sabato 25 settembre ci sarà l’elezione del nuovo Presidente, i membri della Federazione internazionale dovranno scegliere uno tra il danese Henrik Bach Nielsen, il ceco Petr Briza, il bielorusso Sergej Gontcharov, il tedesco Franz Reindl e il francese Luc Tardif.

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