Mondiali TDA: Italia, amara retrocessione

Mondiali TDA: Italia, amara retrocessione

L’Italia conclude con l’amara sconfitta contro la Danimarca, proprio nella partita dove la vittoria era esclusivamente l’unica via di scampo per evitare la retrocessione. Gli Azzurri hanno lottato con il coltello tra i denti fino alla fine ma purtroppo la fortuna in questo mondiale non è stata una alleata al tricolore.
Squadra quasi al completo compreso Giulio Scandella, tenuto a riposo contro la Germania per poter recuperare le forze, e sempre senza gli infortunati Frigo e Frank: l’allenatore Stef Mair ha cercato di trovare la giusta alchimia nelle quattro linee per cercar di guadagnare quei tre punti fondamentali per la classifica. Ancora una grandissima prestazione per il goalie Andreas Bernard, autore di numerose e decisive parate.

La Danimarca inizia subito molto convincente con Regin al 2.17 lambendo il palo dopo un rimbalzo prima su Egger poi su Andreas Bernard; nonostante le quattro linee complete l’Italia soffre, al 7.05 la Danimarca commette l’errore di schierare sei uomini sul ghiaccio e viene punita con la penalità che gli Azzurri non sfruttano al meglio. Jensen all’11’ impensierisce la porta di Bernard senza sviluppi concreti ma è sempre l’Italia a faticare soprattutto nella vittoria degli ingaggi. Ehlers da Winnipeg trova i gambali dell’onnipresente Andreas Bernard sempre molto lucido a difesa della sua gabbia.  Ghiotta occasione per Scandella al 12.49 che con un tiro da fuori area sfiora il palo. Il risultato non si sblocca e i danesi non si scoraggiano: ci provano con il tiro di Lassen al 15.01 che viene abilmente raccolto dal guanto di Bernard. Si gioca anche in zona neutra con grande intensità e sul finire del primo tempo viene inflitta la penalità per gancio con bastone ad Andergassen regalando quindi il powerplay ai biancorossi.

Alla ripresa delle ostilità l’Italia rimane in inferiorità numerica per meno di un minuto superando indenne quindi il powerplay danese che inizia a mostrare segni di nervosismo. La squadra di Mair risulta poco lucida in questa fase della partita: aumenta l’intesità degli scontri con la Danimarca che non vuol assolutamente perdere. Prima Morini e poi Egger cercano di impensierire la porta danese senza purtroppo alcun risultato positivo; i danesi non si scoraggiano e tornano a pressare nella difesa azzurra. Al 10.48 Andergassen non sfrutta una ghiotta occasione grazie al disco liberato da Scandella a centro pista. Di rimbalzo al 13.41 Regin si presenta davanti a Bernard che continua a difendere egregiamente la porta italiana contro l’assedio avversario. L’Italia cerca di reagire lottando su ogni puck: il ritmo di gioco è molto alto nonostante il parziale ancora fisso sullo 0-0.

Gli ultimi venti minuti di gioco risulteranno fondamentali per il verdetto finale: Scandella impensierisce con il suo tiro il portiere Dahm, successivamente è il turno di Goi ma la Danimarca spinge l’acceleratore in attacco. L’Italia è obbligata a vincere nei 60’ regolamentari per poter aggiudicarsi tre punti essenziali per la classifica, mentre i danesi sono in una posizione di maggior sicurezza anche in caso di retrocessione, considerato che saranno il paese organizzatore per i Mondiali del 2018, quindi due situazioni completamente diverse. Al 11.18’ doppia occasione di gol per i danesi ma la svolta della partita è al 17.11: la terna arbitrale, che fin ora aveva lasciato giocare molto risultando molto passiva per tutto l’incontro, diventa improvvisamente molto fiscale sul fallo di Larkin penalizzandolo per 2’. Danimarca in power play e successiva realizzazione al 17.36 di Hardt che cancella i sogni azzurri. Coach Mair non si da per vinto: toglie il portiere per l’uomo di movimento in più lasciando quindi sguarnita la porta azzurra. La tragica e forse troppo triste beffa ad un minuto dalla sirena finale: Egger cerca di agganciare il disco per deviarlo fuori porta ma inciampa e il puck finisce clamorosamente nella porta vuota regalando quindi la vittoria per 2-0 alla Danimarca e condannando l’Italia, immeritatamente, alla retrocessione in Prima Divisione.

La sfortunata sconfitta contro la Slovacchia nonostante l’ottima prova sul ghiaccio e l’altra convincente partita contro la Lettonia  hanno negativamente segnato il cammino verso la tanta sperata salvezza. La squadra italiana comunque sta crescendo di livello grazie ai giocatori ‘Made in Italy’ che fin ora si son comportati da veri paladini del ghiaccio anche contro Nazionali fuori dalla nostra portata.

A fine torneo sono stati premiati come miglior giocatori della Nazionale Italiana, il portiere Andreas Bernard, l’attaccante Giovanni Morini ed il difensore Thomas Larkin.

Nel prossimo fine settimana il Consiglio Federale della IIHF assegnerà la sede dei prossimi mondiali: per ora ci sono solo le candidature dell’Ungheria (Budapest) e della Polonia (Varsavia o Katowice). Avversari saranno Slovenia, Kazakistan, Polonia, Ungheria e Gran Bretagna.

Le dichiarazioni a fine partita (da fisg.it)

Stefan Mair, allenatore della Nazionale:

Devo fare i complimenti ai ragazzi per l’impegno, la dedizione e la disponibilità a mettersi in gioco e seguire anche un metodo ed un’impostazione non solo ai Mondiali ma anche per tutto l’arco della lunga preparazione. Hanno giocato fino all’ultimo con tanta passione. Abbiamo preso pochissime penalità per la durata del torneo, cosa molto rara per una formazione italiana segno che abbiamo pattinato tantissimo. Avremmo sicuramente dovuto osare di più contro la Slovacchia per come si era messa la gara. Ma nessuno deve criticare i ragazzi per quanto fatto e per questo risultato. Certo a posteriori, devo dire che la fortuna non ci ha mai aiutato nelle singole partite. Abbiamo ricevuto i sinceri complimenti di molti degli allenatori avversari che abbiamo incontrato sul nostro percorso.”

Armin Helfer, difensore della Nazionale:

Ancora una volta non abbiamo resistito nei minuti finali. Purtroppo non siamo riusciti a segnare. Ora che il Mondiale è finito si possono e si potranno dire tante cose sul perchè e sul per come. Siamo rimasti in gara contro gli avversari contro cui potevamo giocare alla pari. Posso solo dire che abbiamo sbagliato approccio contro la Germania, a mio avviso, ma per il resto abbiamo fatto tutto quello che era nel nostro potenziale. Ma di certo ognuno di noi deve essere fiero di quanto ha fatto e dimostrato con impegno e tanta grinta.”

Tommaso Teofoli, responsabile del settore hockey:

Faccio i miei complimenti personali ai giocatori, all’allenatore ed al coaching staff al completo. Si sono impegnati con tantissimo ardore e grinta. Se pensiamo a tutti gli esordienti ed alla composizione giovane della squadra, posso dire che il team ha giocato alla pari contro avversari di medio-alto livello dimostrando che il nostro hockey non è lontano da quelle compagini.”

Danimarca – Italia 2-0 (0-0; 0-0; 2-0)
Danimarca: Sebastian Dahm (George Soresen); Jesper B. Jensen – Nicholas Jensen – Markus Lauridsen – Emil Kristensen – Oliver Lauridsen – Matias Lassen – Phillip Bruggisser; Nikolaj Ehlers – Morten Madsen – Peter Regin – Frederik Storm – Julian Jakobsen – Nichlas Hardt – Mads Christensen – Morten Green – Morten Poulsen – Steffen Klarskov – Mikkel Aagaard – Mathias Bau – Patrick Russell. Coach: Jan Karlsson
Italia: Andreas Bernard (Frédéric Cloutier); Thomas Larkin – Luca Zanatta – Armin Hofer – Armin Helfer – Alexander Egger – Stefano Marchetti – Enrico Miglioranzi – Daniel Glira; Marco Insam – Giulio Scandella – Raphael Andergassen – Giovanni Morini – Diego Kostner – Simon Kostner – Anton Bernard – Markus Gander – Tommaso Traversa – Tommaso Goi – Alex Lambacher – Michele Marchetti. Coach: Stefan Mair
Arbitri: Stefan Fonselius (Finlandia) e Eduards Odins (Lettonia) Linesmen: Judson Ritter (USA) e Sakari Suominen (Finlandia)
Penalità: Danimarca 2 (2/0/0) – Italia 4 (2/0/2)
Tiri: Danimarca 38 (10/12/16) – Italia 16 (4/6/6)
Marcatori: (1-0) 57.36 Nichlas Hardt (Frederik Storm – Julian Jakobsen) PP; (2-0) 58.47 Peter Regin ENG
Spettatori: 5.653
MVP: Morten Green (Danimarca) e Armin Helfer (Italia)

Classifica Gruppo A: USA p.ti 15 (6 partite); Russia p.ti 14 (5); Svezia p.ti 13 (6); Lettonia p.ti 9 (5); Germania p.ti 9 (6); Danimarca p.ti 7 (7); Slovacchia p.ti 4 (6); Italia p.ti 1 (7)

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