Tra gli ospiti c’è Pignatti tra i pali, assenti Migliore, Pirelli, Finessi e quattro giovani per turn-over. Il primo tiro è del Como, seguito subito dopo dal tentativo di Lancsar. Al 2:56, in doppia superiorità numerica (Valli e Ballarate nel penalty-box), Federico Betti torna al gol, insaccato con tutto il tempo necessario. Poco dopo Menguzzato deve distendersi più volte per evitare il raddoppio, che arriva comunque al 4:38 con Perna. Il Como si ricompone, le sterili sortite si fanno man mano più insidiose, soprattutto con i fratelli Ambrosoli. Al 12:40 è infatti Riccardo Ambrosoli ad accorciare le distanze con un tiro sottoporta che inganna Pignatti, chiamato ancora in causa poco dopo con l’uomo in meno . Il Milano torna a farsi pericoloso sul finale di un tempo chiuso in vantaggio ma giocato con il freno a mano tirato.
Nel secondo tempo la gara non sembra decollare, Piroso ci prova con un back-hand e un wrap-around, poi spreca sottoporta. Il Milano non capitalizza un power-play e rischia grosso su un break del Como, che crea una delle azioni più pericolose del drittel. Menguzzato dice di no a Vanetti e Piccinelli, Gherardi non sfrutta un disco mal gestito dal Como, poi agli ospiti non viene convalidato un gol dubbio: il tiro di Piroso dallo slot colpisce prima la traversa e poi la schiena di Menguzzato che recupera in qualche modo, ma l’impressione è che il disco sia entrato pur senza toccare il ghiaccio. Al 36:34 Perna spezza l’impasse smarcandosi e scagliando il tiro che vale il 3-1 e permette al Milano di chiudere il secondo tempo in controllo.
Dopo 1′ dalla ripresa viene fischiato uno sgambetto a Piroso, unico punito della gara per il Milano, ma il Como crea poco rischiando sulla fuga di Perna. Sino al 45:39, quando i lariani riaprono il match con Meneghini che dallo slot trova il guizzo vincente. Il Como prende coraggio e 3 minuti dopo R. Ambrosoli firma il clamoroso pareggio con la complicità di Pignatti. Il Milano intuisce la brutta piega che sta prendendo il match, riordina le idee in due minuti e al 50:15 Perna toglie le castagne dal fuoco ristabilendo il vantaggio. Il Como però ci vuole credere, come se volesse a tutti i costi riscattare la figuraccia dell’andata. Il Milano gioca però il finale con più lucidità, Piroso serve Tilaro che controlla e segna: 5-3 al 55:00. R. Ambrosoli cerca il terzo gol, e al 57:26 Borghi chiude i conti beffando Menguzzato, creando poi gli ultimi sussulti della gara. Finisce 6-3 per il Milano un derby non brillante, dove il Como può ritenersi soddisfatto del suo “riscatto personale” nonostante la sconfitta. Rossoblu ai playoff assieme al Pergine, servivano i tre punti, e i tre punti sono arrivati.
Hockey Como – Hockey Milano Rossoblu 3-6 (1-2; 0-1; 2-3)
Reti: 2:56 Betti (PP 2) (Perna, Re), 4:38 Perna (PP) (Betti, Borghi), 12:40 R. Ambrosoli (Roccaforte, Sorarù), 16:34 Perna (Radin, Borghi), 45:39 Meneghini (Valli, Roccaforte), 48:48 R. Ambrosoli (Codebò), 50:15 Perna (Borghi, Re), 55:00 Tilaro (Gherardi, Piroso), 57:26 Borghi (Perna)
Hockey Como: Menguzzato (Colombi); Valli, Ballarate, Codebò, Parolini, Vaglio, Bonenti; R. Ambrosoli, F. Ambrosoli, Roccaforte, Meneghini, Formentini, Sorarù, Gosetto, Costa, Bazzaco, Merati, Zanni. Coach: Karel Blazek
Hockey Milano Rossoblu: Pignatti (Tesini); Re, Radin, Lo Russo, Latin, Betti, Marini, Fadani; Perna, Borghi, Piccinelli, Lancsar, Vanetti, Piroso, Tilaro, Alario, Gherardi. Coach: Massimo Da Rin
Tiri: 42-53 (15-27; 12-13; 15-13)
Penalità: Como 3 (06:00)/ Milano 3 (06:00)
Arbitri: Bagozza (Pace, Pace)
Spettatori: 720