QFG2: tris alla Valpe, il Mlano fa sua anche gara 2

QFG2: tris alla Valpe, il Mlano fa sua anche gara 2

di Beatrice Badariotti

Anche in gara due il Milano non delude. I rossoblù rifilano tre gol al Valpellice e festeggiano anche lo shutout di Alex Caffi. Una gara giocata a ritmo altissimo nel primo tempo, calato nel proseguo della gara. Bulldogs confusionari e poco produttivi davanti porta, gli ospiti invece mostrano un ottima intesa tra le varie linee, fondamentale sempre più il giocatore chiave della squadra milanese: David Vallorani. La Valpe parte al completo, assenti invece Latin e Gron tra le file milanesi.

Si parte subito a ritmo sostenuto, con la Valpe ad insediare il terzo difensivo ospite, coach Armani mischia le carte facendo entrare la seconda linea e poi la terza. Questo confonde le idee degli ospiti portando con sé il primo power play della serata a favore dei valligiani. Il primo a provarci è Frigo ben assistito da Di Casmirro, ma Caffi è molto attento. Risponde il Milano con il contropiede in velocità di Vallorani, ma Sidor riesce a respingere. I padroni di casa recuperano il puck e ritentano l’incursione della prima linea Pope-Campbell-Pozzi. Sul finale di penalità c’è ancora un’ultima occasione con Di Casmirro. I rossoblù rilanciano prontamente l’azione con Caletti e Fontanive, ma Sidor allontana il disco. Il match prosegue a ritmi decisamente alti: da una parte i padroni di casa mostrano una buona intesa della seconda linea Frigo-Brine-Di Casmirro, e dall’altra molto pericolose le incursioni offensive della prima linea Fontanive-Vallorani-Caletti che, in velocità, semina la difesa valligiana. Al 7’26” i meneghini usufruiscono del loro primo power play, tuttavia, in superiorità, Fontanive riesce a mangiarsi un gol clamoroso a porta sguarnita, i biancorossi tirano un sospiro di sollievo e proseguono chiudendosi in difesa. I rossoblù continuano a farsi pressanti e all’11’47” trovano la rete, ormai nell’aria da alcuni minuti, di Alex Frei. I ritmi sono sempre sostenuti ed anche gli animi si scaldano, dopo uno scambio di opinioni tra le due squadre il gioco prosegue. E’ nuovamente il Milano ad avere la meglio al 15’35”: la prima linea riparte in velocità, in tre contro uno la Valpe disarmata e subisce il raddoppio ospite di Vallorani, assistito da Lutz. In seguito arriva anche un power play a favore degli ospiti, ma i Bulldogs serrano bene la difesa e non subiscono conclusioni preoccupanti.

Il secondo periodo vede nuovamente i padroni di casa all’arrembaggio con i tiri di Brine e Campbell. Successivamente si presenta anche il power play per i piemontesi, ma il Milano copre bene. Passano i minuti e Campbell tenta la conclusione, a cui risponde, prontamente, la formazione ospite con il tiro di Colombo. Al 28’28” i milanesi hanno l’occasione di chiudere il match con un power play in doppia superiorità: inizialmente Vallorani tenta la conclusione, seguito, poco dopo, da Lutz dalla blu, tuttavia entrambi non trovano lo specchio della porta. Finita la superiorità per i milanesi, si presenta anche l’opportunità, nella stessa situazione, di accorciare le distanze per i valligiani, i quali creano una serie infinita di opportunità con Campbell, Pope e Di Casmirro, senza che il puck accenni a bucare  la gabbia rossoblù. Fondamentale la copertura difensiva milanese assieme ad un ottima prestazione del suo portiere Caffi. Finita la serie infinita di penalità, e con le squadre al completo, il Milano tenta nuovamente il colpaccio con le fucilate di Lutz dalla blu e le incursioni di Caletti. La Valpe accenna a reagire con Frigo e, nel finale, ancora con Pope e Campbell.

Nella terza frazione gli ospiti cercano di chiudere i giochi fin da subito, anche grazie ai quattro minuti di penalità inflitti a Campbell dopo appena 1’24” di gioco. C’è solo il Milano in questi minuti: la prima chance si presenta sulla stecca di Vallorani, successivamente è il turno di Campanale e Murray dalla blu. Il tempo scorre e la Valpe riesce ad uscire indenne dagli assalti avversari fino al 46’01”, quando Vallorani trova il pertugio tra la difesa biancorossa, si infila in velocità, e spiazza Sidor. Il gol pesa psicologicamente sui piemontesi che si arrendono definitivamente. Il gioco prosegue in maniera soporifera. Le uniche incursioni sono di Pope e Frigo in solitaria, il Milano invece non schiaccia sull’acceleratore e gestisce il disco aspettando il suono della sirena.

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