La Valpe doma le Furie Rosse

La Valpe doma le Furie Rosse

di Beatrice Badariotti

Dopo una partita sofferta, giocata sul filo del rasoio fino al suono dell’ultima sirena, la Valpe ha la meglio sul Gherdëina per 4 a 2. Il match esplode fin dai primi minuti con continui ribaltamenti di fronte a ritmi altissimi, le molte penalità spezzano il gioco, alla fine saranno 10’ per il Gherdëina e 18’ per la Valpe. Ottima partita comunque per gli ospiti, che senza dubbio hanno mostrato un bell’hockey mettendo in difficoltà più volte la difesa valligiana. Ancora assente per la Valpe Nicoletti e Nigro per il Gherdëina.

La partita è subito entusiasmante: il primo a provarci è Newton, dall’altra parte invece è Pope ad impegnare la porta dell’ex Demetz. I biancorossi creano di più in questo inizio di gara, gli ospiti invece fraseggiano molto bene, tuttavia nella conclusione finale hanno qualche problema di incisività. La prima grande occasione capita sulla stecca di Uronen che, a porta ormai sguarnita, non trova la rete. I Bulldogs continuano a farsi pressanti ed al 7’29” arriva il gol tanto cercato di Campbell. Coach Mensonen chiede il time out per scuotere i suoi, gli altoatesini non ci stanno e lo dimostrano facendosi molto pericolosi con Mylan e Veggiato. I padroni di casa prontamente rispondono con una bella ripartenza di Frigo che, con un bel gioco di stecca, si immola verso la porta avversaria e spiazza Demetz.  Il raddoppio Valpe sveglia il Gherdëina: basta qualche minuto ed il power play a loro favore serve ad accorciare le distanze con Stampfer, il quale devia un tiro dalla blu di Newton. Gli ospiti non si fermano qui rendendosi incisivi nel terzo difensivo valligiano con Kostner e Maylan, grazie anche delle molte penalità fischiate in questo finale. La Valpe si copre bene e il primo periodo termia sul punteggio di 2 a 1.

In avvio di secondo tempo i Bulldogs si ritrovano per l’ennesima volta in inferiorità, ma riesce a gestire bene le incursioni di Maylan e compagni. Due conclusioni ravvicinate di Johnson spezzano l’assedio avversario. I ritmi sono sempre sostenuti: prima Canale per i valligiani, poi Stampfer per gli altoatesini. Al minuto 34’49” gli ospiti colpiscono: Kostner con una fucilata da posizione defilata infila il portiere Sidor ed è pareggio. La risposta dei Bulldogs non tarda ad arrivare: la Valpe si fa pressante con Di Casmirro e Signoretti, il disco rimane sguarnito e Pope trova il gol del vantaggio con un Demetz furioso.

Nell’ultimo periodo la partita continua ad entusiasmare, entrambe le squadre continuano a spingere, anche se sono le Furie Rosse a voler trovare il gol del pareggio con i soliti Maylan e Newton dalla blu. Gli ospiti si rendono pericolosi, durante un altro power play a favore, ma Sidor e compagni sono attenti. A metà frazione la Valpe ha l’occasione d’oro: doppia superiorità numerica. I Bulldogs provano a chudere i conti riuscendoci, dopo un lungo fraseggio tra Johnson-Pope-Signoretti, con quest’ultimo che chiude il risultato sul  4 a 2. Il Gherdëina tenta ancora qualche assalto, ma ormai è difficile riagguantare il risultato dopo i ritmi sostenuti della gara. Termina il match con una vittoria sudata per i padroni di casa. Anche coach Pyle a fine gara si ritiene molto soddisfatto della gestione dei suoi ragazzi:

“Hanno amministrato bene il penality killing, sono molto contento della loro prestazione”.

I valligiani hanno dato prova di essere cresciuti molto in quest’ultimi giorni, presentando un ottimo hockey per tutti i 60’ e, soprattutto, contro una squadra che si presentava come capolista.

H.C. Valpellice Bodino Engineering – H.C. Gherdeina 4-2 (2-1, 1-1, 1-0)
Marcatori: 1-0 Scott Nicolas Campbell (Vesa Matti Kulmala, Matt Pope) 7:29; 2-0 Luca Frigo (Francesco De Biasio, Jesse Tapio Urone) 9:56; 2-1 Rupert Stampfer (superiorità numerica) (Jacob Leslie Newton, Daniele Veggiato) 11:21; 2-2 Benjamin Kostner (Joel Brugnoli) 34:49; 3-2 Matt Pope (Scott Nicolas Campbell, Andrè Signoretti) 35:31; 4-2 Andrè Signoretti (superiorità numerica 2) (Matt Pope, Trevor George Johnson) 51:55

Arbitri: Fabio Lottaroli, Luca Marri; Simone Lega, Manuel Manfroi. Spettatori 1.069.

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