EBEL, il punto della situazione prima del rush finale

EBEL, il punto della situazione prima del rush finale

Siamo ormai giunti a Natale e la Erste Bank Eishockey Liga si sta avviando verso la conclusione della prima parte della stagione, quella che finirà il 12 gennaio e determinerà il “pick round”, il girone successivo che sarà composto dalle prime sei classificate che avranno già un posto assicurato ai playoff, e il girone denominato “playoff-race”, che vedrà affrontarsi le ultime sei in classifica per la settima e ottava piazza che garantirebbe l’aggancio alla fase finale. I playoff erano l’obiettivo dichiarato fin da subito dall’HCB Alto Adige e dal suo amministratore delegato Dieter Knoll, ma in pochi si sarebbero aspettati di vedere i biancorossi così in alto in classifica a questo punto del campionato. Una classifica comunque molto corta, quella della Ebel, che vede le prime cinque squadre racchiuse in soli sei punti: il Bolzano occupa per ora il quarto posto, con ben 10 punti di vantaggio sulla settima classificata, il Graz, che lotta ancora per l’approdo al pick round.

Classifica EBEL (dopo 35 giornate):
1. Linz 49 punti
2. Vienna 48
3. Salisburgo 48
4. Bolzano 47
5. Villach 46
6. Znojmo 42
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7. Graz 37
8. Fehervar 35
9. Klagenfurt 34
10. Dornbirn 34
11. Innsbruck 21
12. Lubiana 18

Dopo un periodo di sbandamento, dovuto anche a una lunga serie di infortuni, i Foxes si sono ripresi alla grande andando a conquistare, nell’ultima doppia trasferta dell’Est, quattro punti importantissimi, battendo a domicilio Znojmo e Sapa Fehervar. Il migior marcatore dei biancorossi resta Mark Santorelli, giunto a quota 37 punti in 35 partite giocate, frutto di 9 goal e 28 assist. Dietro di lui quello che per punti è il miglior difensore dell’intera lega, Sebastien Piche, che ha raccolto finora 8 reti e 23 assist. Non una media da capogiro invece quella di Jaroslavl Hübl, che para con una percentuale del 90,9% e che ha raccolto finora un solo shutout, quello del 14 dicembre in casa contro l’Innsbruck. Il giorno di Santo Stefano la truppa di Tom Pokel se la vedrà nella difficile trasferta di Salisburgo, per poi tornare al Palaonda il 27 gennaio contro l’Olimija Ljubljana (match anticipato di un giorno per via dell’Ice Gala, così come la partita del 29 dicembre contro lo Znojmo è stata spostata all’8 gennaio).

L’EHC Liwest Black Wings Linz è la capolista “prenatalizia”, grazie al secondo miglior attacco e la terza miglior difesa. Nonostante un powerplay non certamente eccellente (solo il 18% di efficacia), gli austriaci possono contare sul secondo miglior portiere della Lega, Micheael Ouzas, che vanta una percentuale parate del 92,1%. I trascinatori della truppa di coach Rob Daum sono Jason Ulmer (41 punti, 14+27) e Brad Moran (36 punti, 11+25).

48 punti e seconda piazza per i Vienna Capitals, che si confermano un’armata da battere. Soltanto 81 le reti subite, che conferiscono ai “capitolini” il titolo di miglior difesa provvisoria con la migliore differenza reti (+37). E’ Francois Fortier il top scorer interno, con 35 punti frutto di 15 reti e 20 assist. Una difesa di ferro quella viennese, miglior penalty killing della lega con un ottimo 85,71%, ma anche il pacchetto offensivo non sta a guardare e si attesta al quinto posto della Ebel con una percentuale realizzativa del 21,89%. Il segreto per una buona difesa, però, sta anche in un buon portiere e in questo caso il goalie è ottimo ed è una vecchia conoscenza dell’hockey italiano, in particolare del Bolzano: Matt Zaba para con una percentuale del 91,9%, al terzo gradino del podio nella classifica speciale.

Una delle squadre più spettacolari e veloci della Lega, che non ha tradito le aspettative dopo un avvio tentennante: sono i Red Bulls Salisburgo, anche loro a quota 48 punti. I soli 89 goal subiti (seconda miglior difesa) fanno impressione se si pensa che in avvio di campionato gli austriaci erano tra i più perforati. I Red Bulls sono però stati sconfitti tre volte nelle ultime quattro giornate, tornando alla vittoria soltanto in casa contro il Vienna, nell’ultima giornata. Per arrivare al miglior marcatore dei ragazzi di coach Don Jackson bisogna scorrere la classifica e arrivare al sedicesimo posto, quello occupato da Garrett Roe, giunto a quota 31 punti (11+20). I Red Bulls vantano però il terzo miglior powerplay del campionato, con una percentuale di successo del 22,97%, e anche uno dei goalie più giovani e talentuosi, una promessa dell’hockey che porta il nome di Luka Gracnar: lo sloveno classe 1993 para con una percentuale del 91,1%. Solo 21 le partite giocate dal goalie titolare del Salisburgo, che si divide spesso il compito con Bernd Brueckler, che in 15 partite ha parato però con solo l’88,9%.

Subito dietro il Bolzano, con 46 punti troviamo l’EC VSV, la compagine di Villach. Devastante l’attacco degli austriaci, giunti a quota 141 goal fatti: i due trascinatori portano il nome di Derek Ryan e John Hughes. Impressionanti le cifre dei due attaccanti: il primo in 35 partite ha raccolto 61 punti (29+32, di gran lunga il miglior goleador), il secondo invece 59 (18+41). E’ la difesa, la peggiore delle prime sette, a rappresentare il tallone d’Achille della truppa di coach Hannu Järvenpää: 107 reti subite, nonostante un Jean Philippe Lamoureux che para con il 91,9%. Grandi numeri invece per il powerplay: 25,45% la percentuale realizzativa degli austriaci.

Sesta piazza per il cechi dell’Orli Znojmo, a quota 42 punti. E’ Adam Havlik il mattatore della compagine allenata da Jiri Reznar: l’attaccante ha raggiunto il traguardo dei 40 punti, con 12 goal e 28 assist. Ottimo il penalty killing dei cechi, il terzo migliore della Lega con una percentuale dell’82,39%. Il goalie titolare, Sasu Hovi, para con una percentuale del 91% e la sua difesa ha subito 102 reti, una in più dei Foxes.

Subito sotto la deadline del pick round troviamo i Moser Medical Graz 99ers, con 37 punti. Gli austriaci sono alla disperata rincorsa del sesto posto, per evitare di doversi giocare l’accesso ai playoff nell’ultima fase: certo, nonostante la difesa dei ragazzi di coach Petri Matikainen sia piuttosto buona, con 98 goal subiti, è l’attacco ad essere decisamente sterile visti le 91 reti realizzate, terzo peggior pacchetto offensivo dell’intera Ebel. Spiccano comunque i nomi di Olivier Latendresse, che ha segnato ben 20 dei 91 goal siglati dal Graz, e di Danny Sabourin, miglior portiere della Lega con una percentuale parate del 92,6%. Ottimo il penalty killing (84,91%), pessimo invece il powerplay, il peggiore del campionato, con una percentuale realizzativa del 10,38%: un aspetto decisamente da migliorare per 99ers.

Scendiamo verso la parte bassa della classifica, all’ottavo posto occupato dal Sapa Fehervar AV19, a quota 35 punti. Attacco abbastanza inconcludente e difesa da rivedere, una squadra quella ungherese che fatica a convincere, nonostante un trio in ottimo stato di forma come quello composto da Frank Banham, Andrew Sarauer e Adam Naglich (97 punti in tre). Male il penalty killing (79,45%), male anche il powerplay (17.78%), mentre Bence Balizs para con una percentuale del 90,8%: il backup, Miklos Rajna, dopo 11 parte giocate è il peggior portiere della Lega con un bassissimo 86,3%, tanto da costringere coach Marty Raymond a ricorrere a Zolatn Hetenyi, che in 8 match ha raccolto un discreto 89,5%. Nonostante numeri non certamente esaltanti, il Sapa Fehervar resta ampiamente in corsa per un posto nel pick round.

Arriviamo a quella che finora è probabilmente la sorpresa negativa della EBEL, i campionati in carica del Klagenfurt. Soltanto 34 i punti in classifica, il terzo peggior attacco con 95 reti segnate e una difesa capace di subire 111 reti: per arrivare al primo marcatore degli austriaci bisogna scendere persino al 41esimo posto, dalle parti di Thomas Koch, giunto a quota 25 punti (10+15). In casa Klagenfurt da rivedere soprattutto il powerplay, giunto a una percentuale del 15,58%, e la difesa della gabbia: René Swette e Fabian Weinhandl si sono alternati tra i pali, ma il primo para con il 90,1%, il secondo invece con il 90%. Percentuali piuttosto basse, per una squadra che potrebbe puntare ai vertici della classifica.

Decima piazza per i Dornbirner EC Bulldogs, anch’essi a quota 34 punti. Non male le 108 reti realizzate, decisamente troppi invece i 127 goal al passivo, secondo peggior difesa della lega: a difesa della gabbia austriaca troviamo una vecchia conoscenza dell’hockey italiano, Adam Dennis, che para suo malgrado con il 90,1%, una percentuale ben diversa da quella mostrata in Italia. Il penalty killing dei Bulldgos non arriva al 79%, ma la nota positiva riguarda il powerplay, il secondo migliore della EBEL con un 25% di realizzazione. Il top scorer interno invece è un altro ex protagonista del campionato italiano, Luciano Aquino, che con i suoi 45 punti (18+27) si attesta al terzo posto nella classifica generale.

Un altro campionato da bassissima classifica invece per HC TWK Innsbruck “Die Haie”: i ragazzi di coach Daniel Naud, peggior difesa e secondo peggior attacco del campionato, hanno raccolto soltanto 21 punti e un approdo ai playoff sembra pura utopia. La nota lieta è rappresentata dai gemelli Donati, Tyler e Justin: 43 punti per il primo (17+26), 36 per il secondo (16+20). I restanti, però, non sono certo dati esaltanti: peggior penalty killing (73,76%) e un powerplay giunto solo al 18,49%. Il goalie Adam Munro, invece, para nonostante tutto con una buona percentuale, del 91,1%.

Giungiamo infine al fanalino di coda, l’HDD Telemach Olimpija Ljubljana, una squadra che sta faticando terribilmente e chiude la classifica a quota 18 punti. Imbarazzante il computo delle reti segnate, soltanto 76, sono invece 125 quelle subite. Il miglior marcatore della compagine slovena è Miha Verlic, con 25 punti (14+11). Penalty killing (73,76%) e powerplay (10,95%) sono disastrosi: l’unico che sembra provare a tenere in piedi la baracca è Jerry Kuhn, un goalie che para con un buon 91,4%.

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