Eastern Conference : Maple Leafs e Penguins a guidare le Division

Eastern Conference : Maple Leafs e Penguins a guidare le Division

Atlantic Division di Emanuele Badessi

Primo mese di gare in nordamerica e prime impressioni su quello che potrà essere (e che i tifosi di alcune squadre sperano sia) il prosieguo di stagione.
In testa alla Atlantic, rivoluzionata con il realignment di questa estate, al pari di tutta la lega, troviamo i Leafs che hanno cominciato come loro uso la stagione in bellezza ed ora di godono i 4 punti di vantaggio sui vice-campioni di Boston. Per Kessel, rinvigorito anche dal maestoso rinnovo portato a casa (8 Milioni di dollari a stagione) e soci 20 punti ed una striscia positiva attuale che dura da ben 3 match. Ultima vittima in ordine di tempo Calgary, sconfitta a domicilio 4-2. Mattatore tra i White&Blue è proprio Kessel con 18 punti, equamente divisi tra reti ed assist, seguito da JVR (al secolo James Van Riemsdyk) fermo a quota 13 (7 + 6 per lui).
Seconda piazza per Boston che insegue Toronto a 4 punti ma con 2 partite meno dei canadesi. Per la franchigia del Massachusetts gli ultimi risultati parlano di una sconfitta di misura mercoledi (3-2 contro i Pens), vendicata con una vittoria, altrettanto di misura (3-2 contro i Ducks). Dando uno sguardo alle statistiche dei Bruins, troviamo davanti a tutti David Krejci con 13 punti, frutto di 2 reti e ben 11 assist. Alle sue spalle, distanziato di un solo punto, Lucic che però dal canto suo ha messo a referto 6 reti e 6 assist.
Terzo gradino del podio della conference appannaggio dei Lightning che perdono la piazza d’onore nella serata di Halloween per la vittoria dei Bruins. Per i Bolts, manco a dirlo, il duo Stamkos (18 punti frutto di 9 reti e 9 assist) St. Louis (14 punti anch’essi equamente distribuiti). Appena giù dal podio troviamo gli Habs che però stanno provando a risalire la china ed hanno infilato 2 vittorie di fila nelle ultime 2 uscite contro i Rangers lunedi e Dallas martedì. I più produttivi tra i Québécois sono Plekanec e P.K.Subban, entrambi con 11 punti (6+5 per Plekanec, 2+9 per Subban). A pari punti con Habs e Bolts, troviamo Detroit, tornata alla vitoria mercoledì a spese di Vancouver. Per la franchigia di MoTown i più produttivi sono la coppia consolidata Zetterberg-Datsyuk con 12 punti (6+6 Zetta e 5+7 Datsyuk) seguiti ad una lunghezza dal neo acquisto Alfredsson (3+8 per lui).
In sesta posizione, staccati di ben 6 lunghezze, troviamo i Senators a secco di vittorie da ben 3 turni; per la franchigia della capitale canadese il più produttivo è capitan Spezza con 12 punti (7 reti e 5 assist) seguito dalla coppia Karlsson-Turris a 11 punti (3+8 Karlsson e 2+9 Turris).
In penultima posizione ci sono i Panthers con un misero bottino che parla di appena 8 punti. Per la franchigia di Sunrise, sconfitta agli shutout da Tampa domenica scorsa, i “migliori”, se così si può dire, son Fleischmann con 9 punti (2 reti e 7 assist per lui) e la coppia Boyes-Barkov con 7 punti (5+2 per Boyes, 3+4 per Barkov).
Mestamente ultimi in fondo alla classifica di division troviamo i Sabres a 6 punti. Per la franchigia che rumor dicono si stia per privare dei servigi di Ryan Miller dopo aver ceduto Vanek agli Islanders in cambio di Moulson e pick, 3 sconfitte nelle ultime 3 gare, l’ultima delle quali nella notte di Halloween contro un’altra delle deluse di quest’anno, i Rangers. I migliori per Sabres sono Cody Hodgson con 10 punti, frutto di 4 reti e 6 assist e l’ormai ex Vanek con 9 punti.

Classifica: TOR 20;BOS 16;TBL 16;MON 16; DET 16;OTT 10;FLO 8;BUF 5

Metropolitan Division di Nicola Tosin

Fin dal realignment estivo, tale division è stata bersaglio di svariati sfottò : “Ma come è stata nominata? Andiamo al museo a vedere le partite? Che senso ha questa denominazione”? Dopo un mese di hockey giocato, una delle maggiori preoccupazioni, pur avendo al suo interno squadre con degli ottimo roster, si è avverata : la Metropolitan risulta essere, a mani basse e con un gran bel vantaggio sulle restanti tre, la peggior division dell’intera lega. Se nella precedente Atlantic possiamo trovare cinque squadre con un record positivo, in quella rappresentante il profondo nord-est statunitense ne troviamo solamente una : i Pittsburgh Penguins.
Un record positivo, 9-4, dovuto anche alle due vittorie, in tre partite disputate, contro le dirette avversarie di division, dove gli unici in grado di fermare la corazzata Crosby-Kunitziana sono stati gli Islanders. Partita quest’ultima, dove non sono bastati i classici punti messi a referto da Crosby (8+13 fino ad ora) e Kunitz (6+7), con un Malkin (3+7) che non riesce ancora ad ingranare secondo i suoi standard. Le altre sconfitte sono arrivate contro Maple Leafs (padrona della Eastern) e Avalanche (sorpresa di inizio stagione), quindi accettabili, mentre quella contro i Panthers (terza peggiore squadra della Eastern) un pò meno. La squadra viene da una striscia di due vittorie consecutive ne è la prova.
A seguire, con il binocolo, troviamo i Carolina Hurricanes e i New York Islanders : 11 punti, contro i 18 dei Penguins, ma con una partita ancora da giocare. Carolina è una delle franchigie che segna di meno nell’intera lega, con il solo Nathan Gerbe a quota quattro reti siglate, e nelle sfide intera di division è caduta solamente contro i Penguins (per ben due volte). In fin dei conti, se andiamo a vedere, l’unica vittoria “esterna” è arrivata contro i lanciatissimi Maple Leafs, mentre altri punti sono arrivati anche grazie alle sconfitte d’extra-time contro Blackhawks, Kings e Red Wings. Per la parte hockeystica meno nobile di New York, è stato l’esatto opposto della franchigia della Carolina : nelle sfide interne, sono arrivate tutte sconfitte (4), tranne la soffertissima vittoria contro i Penguins. Pochi giorni fa è arrivato, in cambio di Matt Moulson e pick e direttamente da Buffalo, l’austriaco Thomas Vanek. Una mossa che sulla carta dovrebbe privilegiare la compagine di qui stiamo parlando, ma la verità è che la prima linea degli Islanders (Moulson – Tavares – Okposo) stava girando divinamente : 9, 13 e 12 per il terzo, dopo 12 partite. Se l’ex Islander ha subito messo la propria firma in casa Sabres, per l’austriaco la prima uscita è stata amara : sconfitta nel derby, per 3-2, con i Rangers, dove ha solcato il ghiaccio per 20′ andando in porta solamente in un’occasione. Hurricanes e Islanders stanno vivendo un periodo negativo : 3 sconfitte di fila per la prima, 2 per la seconda.
A seguire troviamo un poker di squadra a 10 punti. Ma prima di andare ad analizzare le restanti squadre, soffermiamoci un’attimo su un piccolo aspetto che sembra essere sfuggito : durante l’intera off-season, tralasciando il già citato sbeffeggio alla division, il fatto che Islanders, Blue Jackets e Hurricanes non potessero dire la propria anche nella “mediocrità teorica” della division era un punto ben radicato nell’intero panorama giornalistico e non. Ok, siamo ad inizio stagione, ma dopo poco più di 10 partite disputate a seguire i Penguins troviamo proprio le tre squadre snobbate fin dal principio.
A ridosso del podio, e con solamente undici gare disputate, troviamo i Columbus Blue Jackets. Una squadra che segna e fa segnare relativamente poco, 31 fatte contro le 29 subite, che sta trovando in Marian Gaborik (5+5) un ottimo trascinatore. Franchigia che si gioca tutte le partite fino alla fine, vedi le risicate sconfitte contro Ducks e Red Wings, ma che alterna partite esplosive, su tutte la rotonda vittoria contro Maple Leafs, a partite di totale blackout, rotonda sconfitta contro i Capitals. La forza di questa squadra che non è certo una corazzata offensiva, è che ben 13 giocatori, dei 24 a roster, hanno contribuito con almeno una rete in queste prime 11 gare. Di questi 13, ben 8 con almeno 2 reti siglate.
Alle spalle troviamo dei New York Rangers che si stanno ritrovando. Inizio di stagione veramente shock per i ragazzi di Vigneault, vuoi anche per gli infortuni (specialmente a difesa della gabbia), che nelle prime giornate sono riusciti a farsi infilare : 9 volte dagli Sharks, 6 dai Ducks e 4 dai Devils. Dire che è una franchigia che segna poco sarebbe riduttivo, vedi le sole 20 reti siglate in 12 discese sul ghiaccio, e che ha nel solo Brad Richards (5+4) una sicurezza offensiva. Il pessimo avvio di stagione ha colpito pure la muraglia svedese Henrik Lundqvist, con un Max Talbot che in più di un’occasione ha preso il suo posto. Ciò nonostante, il divin svedese ha messo a referto due shutout e contribuito a 4 delle 5 vittorie dei Rangers. La squadra sembra stia riuscendo a lasciarsi alle spalle il brutto periodo, viste le due ultime vittorie contro i Red Wings e i disastrati Sabres.
A chiudere la “cerchia dei 10”, troviamo i Washington Capitals e i New Jersey Devils. Se per quest’ultimi un’annata di transizione ci potrebbe stare, vista la perdita di molti atleti di primissima fascia, per i primi sarebbe ora di smetterla. I Capitals sono una delle migliori franchigie in PP e in PK, ma il loro vero problema resta sempre lo stesso : non hanno cattiveria e giochicchiano troppo con il puck. Alexander Ovechkin continua a produrre come solo lui sa fare, vedi le 10 reti nei primi 10 match, ma la squadra va troppo ad intermittenza : possono arrivare tre vittorie consecutive e subito dopo una striscia altrettanto negativo; puoi andare a fare il tour in Canada, dove vinci le prime due e perdi malamente nelle restanti due. Per quanto riguarda i Devils, come anticipato, la storia è bella chiara : non chiediamo nulla a questa stagione ed accetteremo ciò che arriverà. Nella Metropolitan è la squadra che segna di meno dopo Rangers e Flyers, con il sempre vivo Jaromir Jagr top scorer (3+7), ma è una di quelle che fa segnare di più. Come per i Rangers, stanno venendo da giorni positivi : vittorie contro Bruins e Bolts.
In ultima posizione e con il fardello di 2 anni di mercato sfrenato, troviamo i Philadelphia Flyers. Squadra con un reparto offensivo più che buono, ma che per il momento ha tenuto a secco il cecchino Claude Giroux. Con le dirette avversarie di divison sono arrivate due vittorie, contro Rangers e Islanders, e due sconfitte, contro Penguins e Hurricanes. Per regolare il reparto offensivo, viste le sole 20 reti siglate fino ad ora, nelle ultime ore è stata portata a termine una trade con gli Avalanche : in Colorado è finito Max Talbot, mentre a Philly è arrivato Stevie Downie. Una mossa per rimettere in piedi il PP, fermo all’11% ed uno dei peggiori della lega, e riattivare l’attacco, visto che il reparto difensivo e un Steve Mason in grandissima forma stanno cercando di tenere vive le speranze di resurrezione.

Classifica : PIT 18; CAR 11; NYI 11; CBJ 10; NYR 10; WAS 10; NJD 10; PHI 6

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