KHL, continuano a stupire Spartak Mosca e Barys Astana

In Kontinental Hockey League si stanno iniziando a delineare le forze in campo, ora che tutte le squadre hanno preso parte alla prima decina di partite della Open League eurasiatica. E se a comandare tutte le classifiche possibili troviamo gli extraterrestri dello SKA San Pietroburgo, in cima alla Eastern Conference si conferma invece la squadra che non t’aspetti, ovvero il Barys di Astana.

Eastern Conference
di Alessandro Bianchi

I biancazzurri continuano la loro marcia, pur con l’intoppo dell’ultima ora, la sconfitta rimediata contro gli orsi di Zagabria ha lasciato l’amaro in bocca a coach Selin, forse leggermente sottovalutato l’impegno contro la matricola Medvescak e la sconfitta, seppur di misura, 2-3, anche la Sfortuna si è fatto beffa proprio del team leader della parte est del tabellone, infatti il powerplay del Barys, di solito impeccabile ed efficiente, ha latitato, lo 0/3 non è tanto sintomatico per l’incontro quanto le due reti prese in inferiorità, in più ci si metta lo sconforto di vedersi annullata una rete, quella del momentaneo 2-2, dopo il replay, ed immediatamente dopo subire quella del 1-3. C’è di buono che la corazzata guidata da Dawes non si è persa d’animo ed ha cercato il pari sino alla fine, senza trovarlo, ma ha lottato senza sosta, mantenendo pur sempre la testa della classifica con 21 punti.

All’inseguimento del Barys troviamo l’AK Bars Kazan, con un punto in meno, 20, ma con un incontro in più, 10, che in settimana ha sfruttato al meglio i due incontri disputati vincendoli entrambi di misura, 2-1 sul Lev con doppietta di Pesonen, e 1-0 sul Severstal con Korneyev decisivo, ma mai quanto Barulin tra i pali per i leader della Chernyshev.
Dietro ci si imbatte in un terzetto a quota 17 punti, la Torpedo che in settimana ha regolato la Dinamo Riga 3-2 e con un roboante 5-0 la Lokomotiv sfruttando le situazioni in superiorità in modo perfetto, 4/7 con tutte le reti segnate da giocatori diversi, poi il team allenato da coach Keenan, il Metallurg di Magnitogorsk, che pare non fermarsi più, in settimana hanno frenato la rincorsa dei vicecampioni del Traktor con un bel 5-0 grazie alla ritrovata vena di Mozyakin, due reti per lui, ed allo shutout di Koshechkin, mentre nell’altro incontro ha dato un “cappotto” al sempre più inguaiato Amur, un 6-1 con la prima linea in grado di totalizzare tre reti e sei assist, per ultimo abbiamo il Neftekhimik che ha abbandonato la seconda posizione del tabellone ad est.

Dietro di un solo punto, 16 punti, troviamo solitario il Salavat, che nei due incontri settimanali ha raccolto il massimo possibile, sei punti, staccando così di un punto, 15 punti, il Traktor, che sta ricominciando la sua risalita verso le parti alte della classifica dopo un avvio di stagione alquanto incerto. Chiude all’ottavo posto il Sibir a 12 punti, a pari con lo Yugra, in flessione dopo l’ottimo avvio stagionale, ma con una gara in meno.

A 11 punti troviamo l’Avtomobilist, che nei tre incontri in settimana ne ha vinto solo uno sullo Spartak in rimonta agli SO grazie al rigore vincente di Toluzakov mentre negli altri due ha perso contro il Barys e contro la Dinamo Minsk. A 9 punti c’è l’Avangard, che pur cambiando la guida pare non aver ritrovato la strada giusta, solo sconfitte nei sette giorni passati e poco per cui esser contenti. A 8 punti la coppia Admirals che per la prima volta nella stagione, e nella storia, calcano il ghiaccio di casa contro il CSKA e portano a casa una vittoria storica, per la “prima” alla Universal Sports Arena Fetisov Hall in Vladivostok, col 4-2 grazie al doppio Drugov, Lisin ed Osipov regalando ai propri tifosi una giornata da non dimenticare, e poi l’Amur che finalmente è riuscito nell’impresa di vincere la prima stagionale contro la Dinamo Riga grazie al 2-1 confezionato da Petruzalek e Yezhov, ma pur sempre rimanendo attaccati al fondo classifica.
Fondo classifica occupato dall’altro Metallurg, quello di Novokuznetsk, che pure lui pare non fermarsi più, infatti, le sconfitte si susseguono in modo impressionante e paiono non aver mai fine, i soli 7 punti ne sono la testimonianza più evidente.

Western Conference
di Simone Quargnal

In cima alla Western continua il dominio dello SKA San Pietroburgo, protagonista di una splendida vittoria sugli arcirivali della Dynamo Mosca per 6:2, dove forse per la prima volta in due anni si è vista una netta supremazia rossoblù nei confronti dei capitolini campioni in carica. La pressione esercitata dallo SKA su tutti i fondamentali del gioco avversario ha portato più volte all’errore i biancoblù, fatto a dir poco insolito: il cinismo e la velocità avversaria hanno poi fatto il resto, portando ad un risultato finale certo non proporzionato a quanto visto in campo, ma sicuramente meritato.

Le sei sberle rimediate dallo SKA costano alla Dynamo Mosca il primato come miglior difesa della Conference, e costringono i campioni in carica a guardarsi le spalle dalla rimonta dello Spartak, squadra del momento e piacevole sorpresa di questa prima parte di stagione. I biancorossi, da troppo tempo lontani dalle posizioni che contano, hanno piegato ieri agli shooutout il nuovo Avangard targato Milos Riha, dimostrando di avere archiviato subito la pessima prestazione di giovedì, quando avevano lasciato per strada due punti preziosi contro l’Avtomobilist.

In quarta posizione a 18 punti troviamo Dinamo Riga e Lev Praga, partite a tutta anche se favorite da un calendario relativamente facile: per entrambe le capitoline, sconfitte in trasferta nella giornata di oggi: 3:0 a Vladivostok per il Riga e 5:3 a Novosibirsk per il Praga.

Due punti sotto, CSKA Mosca e Donbass Donetsk. Ma mentre i secondi sono ormai “di casa” nelle posizioni tra la sesta e l’ottava, lo stesso non si può dire per la corazzata capitolina, che ambisce a ben altri piazzamenti. Poca coesione e troppe leggerezze in fase di impostazione del gioco, invece, per Radulov e soci, usciti stamane da un filotto di tre sconfitte consecutive grazie alla vittoria sull’Amur. Le pessime prestazioni offerte contro Vityaz e Vladivostok fanno però già scricchiolare la panchina di John Torchetti.

Con 14 punti in saccoccia, le matricole di Zagabria si tengono strette l’ultima posizione utile per la postseason. Gli orsi croati hanno chiuso una settimana perfetta superando niente meno che il Barys Astana capolista ad Est, dopo aver piegato in settimana lo Yugra e la corazzata SKA, ai rigori. Anche se i progressi evidenziati nelle ultime gare sono evidenti, rimane da vedere come coach French risolverà il problema di una panchina troppo corta per i ritmi della KHL.

Atlant e Vityaz si contendono la nona posizione con i primi leggermente favoriti, dopo la vittoria nella “sfida nella sfida” di giovedì, dove una prestazione spettacolare di Galimov ha permesso ai suoi di agganciare i biancorossi in nona posizione. Il cambio di coach non ha ancora portato gli effetti sperati a Yaroslavl, dove il Lokomotiv si rifiuta di partire: le cinque sberle prese dal Torpedo parlano da sé, coach Vorobyov avrà molto su cui lavorare. Dietro il Severstal, Dynamo Minsk e Slovan Bratislava chiudono la classifica, entrambi con 7 punti.

Classifica Conference Ovest