Ilya Kovalchuk saluta la NHL e torna in Russia

Ilya Kovalchuk saluta la NHL e torna in Russia

Nove anni con gli Atlanta Thrashers, soltanto quattro con i New Jersey Devils e Ilya Kovalchuk, la superstar russa della franchigia di Newark, fa armi e bagagli e torna a casa. Una decisione che getta nello sconforto i diavoli del New Jersey, che vedono così partire uno dei loro beniamini. Una scelta particolare, quella di Kovalchuk, ma non del tutto inaspettata. Durante la serrata di inizio stagione il russo era tornato in patria, tra le fila dello Ska San Pietroburgo e immediatamente aveva speso parole d’amore verso la sua cara Russia. Non c’erano quindi dubbi, la fortissima ala sinistra sentiva un po’ la nostalgia di casa e sentiva soprattutto forte il desiderio di tornare a vivere in patria con la sua famiglia. E per una volta i soldi sono passati in secondo piano. Parliamo di tanti, tantissimi soldi: tre anni fa Kovalchuk aveva firmato un contratto stellare con i Devils, pari a 100 milioni di dollari e valido fino alla stagione 2024-25.

Ieri però la notizia, ufficializzata direttamente da Lou Lamoriello, general manager di New Jersey: la casacca numero 17 è libera, Kovy non è più un giocatore dei Devils. E’ lecito pensare che Kovalchuk non appenderà i pattini al chiodo: a trent’anni ha ancora molto da dare all’hockey e la prossima stagione sarà quella che lo metterà in prima linea per partecipare ai Giochi Olimpici di Sochi 2014. In KHL sembra proprio lo Ska San Pietroburgo ad avere la precedenza, ma sono soltanto i primi rumors: una scelta difficile quindi, quella del russo, che ha comunque deciso di lasciare da parte fior fior di dollari e l’affetto dei tanti tifosi del New Jersey per tornarsene oltreoceano.

Kovalchuk fu la prima scelta al draft del 2001 per i Thrashers: non deludendo le aspettative, ha subito fatto vedere di che pasta era fatto inanellando una serie di stagioni eccezionali e andando sistematicamente oltre i 50 punti. Nella stagione 2003/04 arriva per Kovalchuk anche il Maurice Rocket Richard Trohpy come miglior marcatore della Lega, grazie alle sue 41 realizzazioni. Eccezionale la sua stagione nel 2005/06 con ben 98 puni in 78 partite (52+46), così come quella nel 2008/09 (91 punti, 43+48). Nella stagione 2009/10 diventa capitano dei Thrashers, per poi passare però ai Devils, dove in un solo anno si conquista la “A” di alternate captain. A Ilya Kovalchuk manca però la ciliegina sulla torta della sua carriera da nhler: la Stanley Cup, Il russo ha infatti partecipato ai playoff soltanto tre volte nella sua carriera nella massima lega nordamericana: una volta con Atlanta (stagione 2006/07, uscito al primo turno contro i Rangers con un netto 4 a 0) e due volte con i Devils (nel 2009/10, anche in questo caso uscito al primo turno contro i Flyers per 4 a 1, e nel 2011/12, dove accarezzò la Stanley Cup vedendola sfumare soltanto in finale contro i Kings). Kovalchuk ha però saputo prendersi le sue soddisfazioni con la maglia della Nazionale: per lui un bronzo alle Olimpiadi, due ori, un argento e due bronzi ai campionati mondiali e un oro e un argento ai campionati mondiali Under 18.

 

Tornano a casa anche Fedotenko e Burmistrov
Quella di Kovalchuk non è l’unica partenza illustre. Ruslan Fedotenko, la 34enne ala ucraina, torna a casa dopo 13 anni di NHL: giunto alla corte dei Philadelphia Flyers nel 2000, Fedotenko si trasferirà poi a Tampa al servizio dei Bolts, poi a Pittsburgh, poi ancora a New York sponda Rangers per poi tornare dove aveva iniziato, in quel di Philadelphia. Durante l’ultimo lockout Fedotenko è tornato in patria tra le fila del Donbass Donetsk e, dopo non essere riuscito ad agganciare i playoff con i Flyers, ha deciso di tornare definitivamente in Ucraina. Dalla NHL porta a casa un bottino di 366 punti totali e soprattutto due Stanley Cup: quella del 2004 con Tampa Bay e quella del 2009 con Pittsburgh.

Torna nella sua città natale, sponda Ak Bars Kazan, anche il giovanissimo Alexander Burmistrov. Draftato nel 2010 dai Thrasher come ottava scelta al primo turno, il centro ventunenne russo ha disputato soltanto un campionato con Atlanta e due stagioni con i Winnipeg Jets dopo il trasferimento della franchigia, prima di decidere di tornare in Russia. Per lui un totale di 48 punti in 194 partite giocate in NHL.

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