Continua invece la crisi nera della Lettonia, che va a perdere malamente uno degli scontri decisivi per le zone basse della classifica: la vittoria va all’Austria per 6 a 3. Ottima prova dei ragazzi di Manny Viveiros, protagonisti a Egna contro l’Italia in due delle quattro amichevoli premondiali, che conquistano i primi tre punti del torneo lasciando i lettoni mestamente a zero.
Russia – USA 5 – 3 [2-2; 1-1; 2-0]
La partita inizia bene per la Russia, che dopo cinque minuti e 23 secondi è già in vantaggio: bordata micidiale di Anton Belov che dalla blu fa fuori Bishop, forse ingannato da una leggera deviazione di LeBlanc. Gli Stati Uniti non stanno a guardare e al 10:58 pareggiano i conti: azione di Paul Stastny, che prima prova a beffare Bryzgalov con un backhander, poi torna sul puck e ribadisce in rete prima che la difesa russa possa spazzare. Meno di un minuto dopo Tyutin finisce in panca puniti e i ragazzi di coach Joe Sacco ribaltano il risultato: siamo al 13:28 quando ancora lui, Paul Stastny, ha lo spazio per avvicinarsi alla porta e scaricare un polsino sotto la traversa. Niente da fare per Bryzgalov, la cui visuale è completamente coperta dall’ottimo lavoro di disturbo di David Moss. Neanche il tempo di annunciare il goal che 36 secondi più tardi la Russia pareggia: azione personale di Ilya Kovalchuk che entra come un missile nel terzo offensivo e piazza un disco chirurgico nell’angolo basso alla destra di Bishop. In finale di frazione i ragazzi di coach Zinetula Bilyaletdinov avrebbero anche l’opportunità di passare nuovamente in vantaggio con l’uomo in più, ma il powerplay si risolve con un nulla di fatto e le squadre vanno al primo riposo sul 2 a 2.
Secondo tempo elettrizzante che si apre con una doppia superiorità di circa un minuto per la formazione statunitense: coach Sacco chiama il time-out per organizzare al meglio l’offensiva, ma il PK russo funziona bene e Bryzgalov abbassa la saracinesca. Poco male per gli americani, perché al 27:09 arriva comunque il vantaggio: missile al volo dalla blu di Matt Hunwick che soprende Bryzgalov. Come prima, però, il vantaggio del team a stelle e strisce dura poco. Prima Bishop si esalta pinzando un tiro dalla media di distanza, poi al 31:19 i russi trovano il pareggio: azione di una fluidità imbarazzante quella che vede Petrov lasciare il disco a Mozyakin, che a sua volta pesca in mezzo Alexei Tereshenko che devia il puck quel tanto che basta per battere il goalie avversario. A cinque dal termine Medvedev centra in pieno la base del palo con un gran tiro da posizione defilata: nel finale powerplay per i russi, ma dopo 40 minuti il risultato è ancora in parità. 3 a 3.
Terzo drittel meno vivo nei primi 10 minuti, ma bastano gli ultimi sette alla Russia per decidere la partita. Al 53:35 azione confusa davanti alla porta di Bishop, il disco resta lì e sbuca dalle parti di Yevgeni Medvedev, che fa esplodere i numerosi tifosi russi presenti sugli spalti. Gli Stati Uniti subiscono il colpo e devono anche difendersi poco dopo con l’uomo in meno, per la stecca alta di Kristo: la Russia ne approfitta per chiudere i giochi al 55:27, dopo soli 10 secondi di powerplay, con Kovalchuk che libera alla facile realizzazione Alexander Radulov. 5 a 3 perla Russia quindi il risultato finale: grande hockey a Helsinki, per l’ennesimo capitolo dell’unica “guerra fredda” che può lustrare gli occhi dei tifosi.
Reti: 05:23 Anton Belov (1-0); 10:58 Paul Stastny (1-1); 13:28 Paul Stastny (1-2); 14:04 Ilya Kovalchuk (2-2); 27:09 Matt Hunwick (2-3); 31:19 Alexei Tereshenko (3-3); 53:35 Yevgeni Medvedev (4-3); 55:27 Alexander Radulov (5-3)
Tiri in porta: 30-22
Minuti di penalità: 8-18
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Austria – Lettonia 6 – 3 [2-1; 2-1; 2-1]
Brutta sconfitta per la Lettonia, che però pronti-vi e si trova già in vantaggio al 03:52: clamoroso svarione difensivo della difesa austriaca, che lascia completamente solo Armands Berzins che deve soltanto depositare in rete a porta praticamente sguarnita l’assist di Kenins. Inizialmente i ragazzi di coach Ted Nolan riescono anche a mantenere il vantaggio, non sfruttano un powerplay a propria disposizione, ma devono capitolare al 13:45: Florian Iberer dalla lunghissima distanza buca un colpevole Edgars Masalskis, che si fa ingannare per via dei numerosi uomini davanti alla sua visuale. Poco dopo enorme occasione sulle stecche austriache: Herburger spezza un’azione avversaria e lancia in breakaway nientemeno che Thomas Vanek, che a tu per tu con il portiere centra un clamoroso palo. A tre minuti dalla fine però finisce in panca puniti Jass e l’Austria trova il goal del vantaggio: questa volta è Andre Lakos a fare centro da distanza siderale, mettendo ancora in risalto quella che è parsa la debolezza più evidente del goalie lettone. Dopo 20 minuti gli austriaci ribaltano lo svantaggio e vanno negli spogliatoi sul 2 a 1.
In avvio di secondo tempo ancora Austria a segno con il suo uomo migliore, Thomas Vanek: al 23:05 l’attaccante di Buffalo Sabres si invola in un 3vs1, decide di fare tutto da solo e piazza il disco sotto l’incrocio dei pali. Poco dopo, al 26:58, è un altro tiro dalla distanza a far secco Masalskis: questa volta la realizzazione è opera di Mario Altmann. Giornata di gloria per i difensori austriaci. In vantaggio di tre reti Vanek e compagni abbassano un po’ il ritmo e subiscono al 38:08 la rete lettone: gran tiro da posizione defilata di Agris Saviels, che scarica un missile beffando Starkbaum sul suo palo. Alla seconda sirena il risultato è così sul 4 a 2: serve un miracolo alla Lettonia per colmare il gap.
L’occasione però si presenta subito perché sul finire di secondo tempo Lakos finisce nel pancone dei cattivi e i lettoni possono gestire in powerplay: al 40:52 così Lauris Darzins è bravo a ribadire in rete sotto misura un rebound concesso da Starkbaum sul tentativo di Cipulis. Match riaperto e Austria messa sotto pressione. La Lettonia continua però a mostrare gravi lacune in difesa e al 49:42 gli austriaci tornano in vantaggio di due reti: bel lavoro di Hundertpfund, che si beve un difensore dietro la porta e serve l’accorrente Michael Raffl, per la rete del 5 a 3. Le speranze lettoni si affievoliscono e anche le spinte offensive sono in gran parte disordinate: al 56:50 ennesimo errore in fase di costruzione nel terzo offensivo, Pock recupera il disco e lancia in breakaway Daniel Oberkofler, che ipnotizza Masalskis per la rete del definitivo 6 a 3.
Reti: 03:52 Armands Berzins (0-1); 13:45 Florian Iberer (1-1); 17:09 Andre Lakos (2-1); 23:05 Thomas Vanek (3-1); 26:58 Mario Altmann (4-1); 38:08 Agris Saviels (4-2); 40:52 Lauris Darzins (4-3); 49:42 Michael Raffl (5-3); 56:50 Daniel Oberkofler (6-3)
Tiri in porta: 25-39
Minuti di penalità: 6-8
Classifica girone Helsinki dopo tre partite giocate:
1. Russia 9 pts
2. Finlandia 8
3. Usa 6
4. Slovacchia 6
5. Francia 3
6. Austria 3
7. Germania 1
8. Lettonia 0