Anna De la Forest e Elena Ballardini, a Bolzano per l’Europa

Anna De la Forest e Elena Ballardini, a Bolzano per l’Europa

Anna ed Elena due ragazze che nonostante la giovane età sono ormai delle veterane dell’hockey ghiaccio femminile italiano, sono sicuramente ai vertici del movimento italiano nel loro ruolo, e che per amore e passione del nostro bellissimo sport hanno deciso di sacrificare un po del loro tempo libero per mettersi in gioco in ambito europeo vestendo la casacca delle tradizionali rivali delle Eagles Bolzano in questa bella avventura che ha portato le Eagles fino alle final four di Ewhl.

(intervista, com. stampa  WIHIN) – Di rito le domande, in due parole dicci chi sei

De la Forest: «Mi chiamo Anna de la Forest, ho 24 anni e vivo in un paesino vicino a Torino. Studio giurisprudenza a Torino»

Ballardini: «Sono Elena Ballardini, ho 19 anni, vivo a Torino dove studio (e ovviamente gioco a Hockey)»

Da quanto tempo giochi a hockey su ghiaccio?

De la Forest: «Gioco a hockey da quando ho 10 anni»

Ballardini: «Gioco a Hockey da 13 anni»

Come sei arrivata sul ghiaccio?

De la Forest: «La scuola ci ha portati a pattinare col pubblico; lì ho incontrato il presidente di quella che è poi diventata la mia prima squadra, Mario Sandrone. E’ grazie a lui se pratico questo fantastico sport»

Ballardini: «Da piccolina, dopo aver provato il pattinaggio artistico, vedendo una partita di hockey sono rimasta incantata insieme a mia sorella ed alcuni amici»

Raccontaci la tua esperienza in EWCC con l’EVBozen 84, come, dove, quando con chi…

De la Forest: «E’ stata un’esperienza fantastica, abbiamo avuto l’occasione di giocare contro squadre veramente forti e di imparare molto da loro. Ringrazio vivamente la società dell’EV Bozen 84 per averci dato questa opportunità»

Ballardini (nella foto): «Quest’anno con la squadra del Bolzano io e alcune giocatrici delle altre squadre italiane abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla Coppa Europa. Siamo riuscite a qualificarci al secondo turno vincendo il primo raggruppamento a Bolzano.
In Austria però, abbiamo dovuto affrontare squadre di club tra le più forti in Europa (e forse nel mondo) provenienti da Svezia, Svizzera e Germania. Nonostante tutto penso che questa sia stata un’esperienza positiva per la squadra e tutte noi ragazze, una occasione per imparare e rendersi conto di come crescere e cercare di arrivare a più alti livelli»

Perché l’hockey femminile in generale stenta a farsi amare dal grande pubblico?

De la Forest: «Purtroppo in Italia non c’è una grande tradizione legata all’hockey su ghiaccio in generale. è davvero un peccato perché è uno sport veloce e divertente sia da vedere, sia da praticare. Credo, però, che a seguito delle Olimpiadi di Torino 2006 l’interesse sia leggermente cresciuto»

Ballardini: «Già l’hockey maschile non è molto seguito ne conosciuto in Italia, figurarsi quello femminile. Di buono però c’è che coloro che si avvicinano al nostro sport ne restano affascinati e facilmente ne diventano tifosi se non praticanti. Credo che si dovrebbero fare più sforzi per far conoscere di più questa magnifica attività sportiva. Sono certa che si raccoglierebbero moltitudini di giovani atleti, sia nel femminile che nel maschile. Occorrerebbe avere anche più interesse da parte di tutti gli organi competenti»

Un saluto e un augurio alle atlete dell’hockey italiano femminile

De la Forest: «Saluto tutte le mie compagne/avversarie che condividono con me questa passione».

Ballardini: «Saluto tutte le mie compagne del Real, del Bolzano, quelle della nazionale e tutte le altre giocatrici! Buon proseguimento di campionato! Ele #5»

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