Dylan all’EV Bozen per suonarle agli avversari

Dylan all’EV Bozen per suonarle agli avversari

(comun. stampa EV Bozen) – Due anni fa, quando i White Weasels si affaccairono per la prima volta all’A2, Dylan Stanley era l’oggetto del desiderio dell’EV Bozen.Il ventottenne canadese resistette però alle lusinghe e restò a giocare negli Stati Uniti. Nel campionato 2012/13 vestirà finalmente la maglia dell’EV Bozen per fare faville come quasi in ogni squadra con la quale ha giocato.

Dylan Stanley è esattamente il giocatore che serve al nuovo coach Fred Carroll: prolifico e creativo. Il vantaggio è che può agire sia da centro che da ala. La cosa da spazio a molte opzioni in attacco. Nondimeno importante: Stanley è di stecca destra e ovvia con ciò a una carenza in squadra.

E’ stato un vero tiramolla per portare il canadese a Bolzano. Stanley è nella felice posizione di poter scegliere tra varie offerte di ingaggio. Soprattutto nella Oberliga tedesca dove gode di notevole fama. Dylan Stanley è approdato in Europa nella stagione 2008/09 precisamente al Rosenheim Starbulls totalizzando subito 123 punti in 65 partita. Nella stagione seguente, dopo alcune partite in ECHL per i Florida Everblades, sempre con il Rosenheim, con 50 punti in 35 partite fu uno dei principali artefici della promozione in Bundesliga.

Nella scorsa stagione Stanley, che nel 2002 venne chiamato a far parte della Nazionale canadese U18 riuscendo a totalizzare 6 punti in 8 partite, militò nel Bad Nauheim proprio agli ordini di Fred Carroll. 59 punti in 31 partite sono un bel bottino. Proprio la presenza di Carroll a Bolzano ha fatto pendere l’ago della bilancia per l’ingaggio offertogli dall’EV Bozen. Carroll, da far suo, ha ovviamente caldeggiato l’acquisto e descrive Stanley come giocatore che si mette assolutamente al servizio della squadra a suon di assist ma con il vizio del gol. E inoltre, secondo Carroll, è un piacere vederlo giocare. Come tipologia di gioco, Dylan Stanley viene paragonato al Oiler Aleš Hemsky ma migliore di lui quando è il momento di finalizzare. Quindi: qualità di playmaker, ottimo gioco di stecca e visione e doti da cecchino. Solo i suoi limiti in fatto di fisico avrebbero convinto gli scout della NHL a cancellarlo dalla lista della spesa. Alcuni anni fa, Stanley fu protagonosta del reality canadese “Making the cut”, dove una serie di giocatori di hockey partecipano a un durissimo camp per guadagnarsi un provino in una squadra di NHL. Tecnicamente il più dotato di tutti i partecipanti, anche in quel caso era inciampato nei suoi 178 cm. Un neo che comunque non gli impedì di racimolare 300 punti in 103 partite nella Oberliga tedesca.

Stanley ha firmato un contratto per un anno. Attualmente è a Edmonton per prepararsi a questa nuova avventura. Il suo arrivo a Bolzano è previsto nel mese di agosto.

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