Mondiali Top Division: La Svezia piega la strenua resistenza Azzurra

Mondiali Top Division: La Svezia piega la strenua resistenza Azzurra

(Stoccolma) – Italia-Svezia o Italia-NHL? La domanda nasce spontanea leggendo il roster della Nazionale delle Tre Corone che ha presentato, nella partita contro gli Azzurri, 13 NHLers (compreso il backup Enroth), unici esclusi Jonathan Ericsson e Johan Franzen, quest’ultimo fuori dai giochi, dopo l’intervento assassino di Kalinin in Russia-Svezia. Una forza d’urto che gli Azzurri non hanno potuto fermare per l’evidente tasso tecnico inferiore; come la Repubblica Ceca, anche la Svezia non preme sull’acceleratore, nonostante l’Italia sia attenta a non lasciar scappare gli avversari; gli svedesi scaldano il guantone di Bellissimo al 4.33 con un tiro dalla blu di Hornqvist, il portiere italiano deve arrendersi al 5.13 su un’azione insistita svedese i cui elementi terminali sono Karlsson, che scocca un tiro da posizione defilata, e Kruger, lesto a riprendere il rebound e a depositare il disco in rete. Il primo tiro italiano matura al 7.52 con Sirianni, il quale non imprime la forza necessaria per impensierire Fasth. La pressione svedese è saltuariamente frammentata dalle sortite dei ragazzi di coach Cornacchia: al 10.31 il contropiede di Scandella non inquadra lo specchio della gabbia, all’11.14 è il turno di Felicetti che vede il puck bloccato da Fasth; nel primo power play a favore gli Azzurri colpiscono ancora con Scandella al 12.42 e Ansoldi al 13.31, il brunicese tira a lato, mentre l’attaccante meranese, dall’area d’ingaggio alla destra di Fasth, non ha miglior fortuna. Passati indenni 1’03” di doppia inferiorità (Fontanive e De Marchi nel penalty box), complice una deviazione di Steffan Kronwall, sulla conclusione di Landeskog, la Nazionale Italiana capitola nuovamente a 48” dal primo intervallo.

Il giocatore maggiormente pimpante dell’Italia è Scandella e ne da la conferma al 20.51. Tornati a controllare le operazioni gli svedesi martellano la difesa Azzurra con Brodin (22.37) con un tiro dalla media distanza e Zetterberg (24.50), il quale, appostato all’altezza del palo alla destra di Bellissimo, perde l’attimo propizio per sospingere in disco in gabbia. Nei secondi seguenti due penalità constringono nuovamente l’Italia a giocare in doppia superiorità e al 25.45 la Svezia realizza il terzo goal della serata con una fucilata di Karlsson. Il pericolo portato da Fontanive da momentaneamente respiro ad una retroguardia asserragliata nel terzo difensivo, tuttavia l’Italia corre il serio rischio di incassare il quarto goal al 33.26: Hornqvist, imbeccato all’altezza della blu da un lancio dalla zona difensiva di Karlsson, si ritrova  davanti a Bellissimo, il quale neutralizza il backhand velenoso.

Il terzo tempo si apre con il quarto goal della Svezia, nato da uno scambio all’angolo tra Zetterberg ed Eriksson, finalizzato da Landeskog al 41.45. La migliore azione italiana del periodo porta la firma di Egger che, in power play, costringe Fasth a deviare il puck, replicata al 48.36 dal duo Plastino-Scandella. Al 52.54, crampi e disidratazione costringono Bellissimo a lasciare la scena; la partita, portata a termine da Tragust, non vive più sussulti avviandosi sul definitivo 4-0.

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