Tony Puma(Stoccolma) – Da quando Cornacchia ha preso in mano le redini della Nazionale, sono stati diversi i giovani che il coach ha provato ed inserito gradualmente; quelli che sono stati reputati funzionali al suo progetto, dopo il raduno di Asiago, sono stati aggregati alla squadra in partenza per Stoccolma, tra questi anche Roland Hofer, il cui debutto nella rassegna iridata è avvenuta con la Repubblica Ceca. La formazione dell’est, orfana di Jagr, ha messo in campo sei NHLers, la Svezia ha fatto di meglio proponendone tredici, tuttavia la Nazionale Italiana ha retto bene, anche se gli avversari non hanno premuto sull’acceleratore:
“Sì, dipende dagli avversari che incontrano – sottolinea Hofer –; con la Russia giocano sicuramente con un altro ritmo”.
Registrato a Mondiale in corso, il giovane difensore giudica le prime partite disputate:
“Sono contento: ho giocato due partite contro grandi squadre”.
Abituato al gioco finlandese, si è confrontato con quello della Nazionale delle Tre Corone:
“Qui il livello è più alto dovuto a qualità e tecnica migliori”.
Nella partita che ha preceduto quella dell’Italia, la Danimarca si è momentaneamente portata in vantaggio con la Germania, facendo temere il peggio:
“Un po’, però alla fine è andata bene”.
Potrebbe essere frustrante fare la corsa sui danesi, i quali hanno a disposizione, nelle ultime partite, avversari alla loro portata:
“Per noi è stato meglio così, perché all’inizio abbiamo disputato le partite dove avevamo chance di vincere, adesso siamo un po’ stremuti”.
Un ragazzo di poche parole che bada ai fatti senza fronzoli.