Le avversarie dell’Italia: la Svezia

Le avversarie dell’Italia: la Svezia

Pur essendo una delle nazioni hockeistiche più forti del mondo, la Svezia ha vinto “solo” otto volte i campionati del mondo, un risultato che può sembrare striminzito se si guarda al potenziale immenso di una nazione, così come il Canada, di hockeisti. Ma il dato che dà l’idea della forza svedese è un altro: dal 1947 ad oggi – stiamo parlando di 64 edizioni del mondiale –  i gialloblu sono rimasti fuori dal podio solo 16 volte; se ampliamo la statistica ai primi 4 posti (cioè aver raggiunto le semifinali), il numero di insuccessi si riduce a SEI, con il settimo posto del 2000 come peggior risultato di sempre. Questo testimonia l’altissimo livello complessivo e la capacità del paese di sfornare top players a getto continuo. Dopo tre bronzi e un argento la Svezia cerca nel mondiale casalingo quell’oro che manca dal 2006, quando la nazionale delle Tre Corone sconfisse 4-0 la Repubblica Ceca a Riga dopo aver superato il Canada 5-4 in una drammatica semifinale. Per arrivare a festeggiare davanti ai propri tifosi la Svezia si affida ancora al gioviale Par Marts, 59enne in carica dal 2010, uomo fidato della Federazione, per la quale ha lavorato a più riprese come assistant coach e headcoach delle varie nazionali giovanili. Nella tranquilla Svezia non si può dire che esistano pressioni eccessive ma è certo che stampa, tifosi e federazione si aspettano da Marts l’oro come obiettivo minimo, anche perchè l’ex coach dell’HV71 non ha ancora vinto nulla in tre anni di gestione, un macigno sulle spalle se si pensa che il suo predecessore, l’amatissimo Bengt-Åke Gustafsson, per tutti “IL” coach, ha scritto la pagina più memorabile della storia dell’hockey svedese, la magica annata 2005/2006 quando le Tre Corone vinsero Euro Hockey Tour, Olimpiadi di Torino e Mondiali, prima (e unica) nazione a raggiungere questo gran slam. Marts, tanto per non sbagliare, ha chiamato tutti i giocatori più forti disponibili in un interessante mix di veterani e giovani rampanti. In porta confermato Viktor Fasth (AIK Stoccolma) e non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando del giocatore eletto miglior portiere agli scorsi mondiali e in Elitserien da due anni consecutivi. A 30 anni Fasth è pronto per una sfida differente e si vocifera di una prossima firma con gli Anaheim Ducks. alle sue spalle scalpita il 23enne Jonas Enroth, 26 partite e 91.7% di saves con Buffalo, e che potrebbe essere schierato dall’inizio con l’Italia. In difesa, tra i tanti nomi conosciuti, riflettori sicuramente su Erik Karlsson, autore di una stratosferica stagione ad Ottawa – 19 reti e 59(!) assists – ad appena 21 anni. Al suo lato l’esperienza dei fratelli Staffan e Niklas Kronwall, al primo mondiale giocato insieme, di Victor Hedman e Jonathan Ericsson, tutti protagonisti in NHL. Il campionato svedese propone l’interessante novità del 19enne Jonas Brodin del Farjestad, già protagonista ai mondiali di categoria in Canada e capace di ritagliarsi un post tra i “grandi” in tutti i sensi. L’attacco è una parata di stelle: Daniel Alfredsson, Loui ErikssonHenrik Zetterberg e Johan Franzen non hanno bisogno di presentazioni, Marcus Kruger (21 anni) ha messo a segno 71 punti nella sua prima stagione a Chicago dove gioca anche Viktor StalbergGabriel Landeskog, 20 anni, 22 reti e 30 assists a Colorado, è finalista per il titolo di Rookie of the Year in NHL. Dai campioni di Svezia del Brynas arrivano Jakub Silfverberg, giocatore europeo del mese di marzo per Eurohockey.com, che sbarcherà in NHL ad Ottawa la prossima stagione, MVP del campionato svedese, e Calle Jarnkrok, 21 anni, decisivo nei playoffs: con 4 goals e 16 assists in 16 partite è stato un key player nel riportare il titolo a Gavle.

La Svezia viene dalla pesante e rocambolesca sconfitta con la Russia, l’italia sembra l’avversario migliore per riprendere il cammino verso il tanto agognato titolo

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