I bianconeri hanno giocato a corrente alternata, commettendo diversi errori in zone pericolose della pista, pattinando nel complesso meno del Servette e gestendo male le situazioni di powerplay.
Buon per gli uomini di Smith che, tra il 30.47 e il 31.17, Conne con un penalty trasformato con freddezza e Niedermayer siano riusciti nell’impresa di confezionare due reti in shorthander nel corso della stessa inferiorità numerica. Forse un piccolo record, inficiato purtroppo dall’immediato 2-3 di Bezina.
Il terzo periodo si è aperto con il punto del 3-3 di Vukovic scaturito dal nulla. A quel momento, il Lugano ha dato l’impressione di innestare una marcia superiore e, meritatamente, al 48.56 è caduto il nuovo vantaggio sull’asse Bednar-Romy (Foto F. Eicher), quest’ultimo autore di una bella doppietta.
Vauclair e compagni hanno in seguito ben resistito a quattro minuti quasi consecutivi di boxplay con Rintanen sulla panchina dei cattivi, senza riuscire però dal canto loro a sfruttare le successive penalità di Walski e di Vukovic durante l’overtime.
Decisione ai rigori con gol di Rubin, Steiner e Simek.
La serie dei penalty: Bednar (parato), Rubin (gol), Rintanen (parato), Walski (parato), Steiner (gol), Horava (parato), Nummelin (parato), Fata (fuori), Conne (parato), Simek (gol).
Foto: www.hclugano.ch