I primissimi minuti del match non erano interessanti: le squadre erano impegnate a studiarsi e ad attendere che l’avversario facesse la prima mossa. Dobbiamo aspettare il sesto era trovare la prima occasione: è la prima linea a rendersi pericolosa, ma Cloutier è pronto. “Cloutier ha gran parte del merito del risultato di oggi”, ha ammesso Kostner. “Ha fatto parate fondamentali, soprattutto nel primo e secondo periodo. Ora è tranquillo e la sua sicurezza dà fiducia alla squadra.” Per la Valpe arriva presto il primo powerplay della serata. Il disco gira bene, ma la conclusione non arriva. Poi l’impensabile. Il capo arbitro Lottaroli fischia ben cinque penalità consecutive agli altoatesini. La Valpe tiene il disco nella zona offensiva per un tempo lunghissimo, il Renon è alle corde, ma il colpo del konon arriva. Nonostante il dominio territoriale, i bianco rossi non trovano il varco giusto. Paradossalmente è una penalità fischiata contro Trevor Johnson a cambiare la storia del primo periodo: in quattro contro quattro i padroni di casa mettono la freccia e allungano con Tony Aquino che raccoglie il disco da posizione frontale e lo recapita alle spalle di Cloutier con una rasoiata che si infila sotto la traversa, il vantaggio è meritato. Sulla sirena del primo periodo c’è un accenno di rissa, ma gli arbitri ristabiliscono l’ordine.
La Valpe inizia bene il secondo periodo. È è costretto a diversi interventi per tenere a galla i suoi al quinto minuto però il capo arbitro Lottaroli spedisce in panca puniti in rapida successione Ganzak e Martinelli junior. In cinque contro il tre il Renon non imita la Valpe e ne approfitta per pareggiare i conti: Luca Ansoldi trova il pareggio con un gol del tutto simile a quello firmato da Aquino. Il secondo periodo è di marca altoatesina, il Renon riesce ad attaccare di più rispetto al primo periodo è indubbiamente la Valpe ha più difficoltà a contenere gli avversari. Gli ospiti vengono fuori alla distanza e a metà del secondo periodo vanno due volte vicinissimi al vantaggio con Roland Ramoser, poi Regan è costretto a una spettacolare uscita per intercettare un disco vagante nella sua zona. All’undicesimo il Renon è ancora vicino al gol, Higgins e Watson vanno via in due contro uno, ma stavolta è Runer a salvare la porta con un provvidenziale intervento. Qualche minuto più tardi però il Renon concretizza la superiorità territoriale e dopo un doppio powerplay Regan lascia un rimbalzo su tiro di capitan Gruber e Scelfo ne approfitta per infilare il 2-1.
Nella terza frazione la Valpe spinge alla ricerca del pareggio, senza successo. All’ottavo il Cotta Morandini trema per una botta al ginocchio ricevuta da Regan, ma il portiere di casa si riprende abbastanza in fretta. La partita perde mordente, i padroni di casa sembrano stanchi, il Renon si chiude. Al dodicesimo però la Valpe trova un inaspettato pareggio con un’azione in velocità aperta e chiusa da Alex Nikiforuk. Ma il pareggio dura poco perché al cinquantasettesimo Luca Ansoldi trova il gol della vittoria e della sua doppietta personale. Nell’ultimo minuto Martinelli richiama in panca Regan, la Valpe ha ancora un’ultima occasione con Johnson in powerplay, ma il gambale di Cloutier dice di no.
Per concludere, vittoria meritata del Renon, che ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra di vertice. Sarà l’anno buono? “Il Renon è stufo di arrivare secondo”, ha continuato Kostner, “ma bisogna dire che è comunque un buon risultato. Continueremo a provarci.”