di Alberto Manaigo
Un immenso Cortina più forte di tutto e di tutti, umilia il Bolzano e raggiunge una storica semifinale, stravolgendo tutti i pronostici, ed in particolar modo quelli formulati dopo la disastrosa prestazione di Gara 1.
Gli uomini di Nilsson, che hanno potuto contare sull’apporto fondamentale del goalie Jimmy Canei al quale è stata annullata la squalifica poco prima dell’inizio della partita, hanno potuto giocare con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere ed hanno sfoderato una prestazione maiuscola. Nella squadra altoatesina, invece, la pressione psicologica del dover vincere a tutti i costi è stata decisiva; ben più del rientro sul ghiaccio di capitan Timpone che metteva a disposizione di coach Vassiliev il roster al completo.
La partita è elettrica sin dai primi minuti, la tensione è palpabile. Iniziano bene i biancoblù che già dopo 90 secondi hanno un’ottima occasione per andare in vantaggio: Dzrivinskis lavora un ottimo disco e lo serve in mezzo a Ghedina che con la punta della stecca non riesce a correggere in rete . Sono ancora gli stessi componenti della seconda linea ampezzana a non sfruttare una papera di Hell 13 secondi dopo. I tentativi del Bolzano si limitano a tiri dalla lunga distanza da parte dei propri difensori e per vedere un’azione biancorossa bisogna aspettare il 5’:07”: Ramoser al termine di una bella iniziativa personale mette al centro un disco che Tuominen intercetta, ma rischia di deviare alle spalle di Canei. La partita inizia a farsi più nervosa e il Capo Arbitro si vede costretto a dare inizio alla serie delle penalità per eccessive durezze: i primi a farne le spese sono Mosnar e Näsvall, seguiti poco dopo da Gobbo e McCosh. Al 15’:30” l’azione più bella di questo primo tempo: Joenväärä lancia splendidamente Rickmo che al momento del tiro viene fermato da due difensori biancorossi in un modo che solo l’Arbitro Pianezze giudica regolare. Il Bolzano costruisce veramente poco, ma passa in vantaggio al 18’:21” con Zisser che ribadisce in rete il puck dopo che nel corso della stessa azione Canei aveva compiuto tre miracoli veri e propri ed era riuscito a mantenere inviolata la proprio gabbia.
Al 16’:00” è un evanescente Drew Omicioli a scheggiare la base del palo con un tiro sporco che da vita al contropiede avversario al termine del quale Rickmo non riesce ad agganciare un buon centro di Tuominen; sulla ripartenza è McCosh che prova invano a saltare Canei al termine di un’azione personale. Si chiude, dunque, questa seconda frazione che fa segnare come parziale un netto 3-0 per la squadra di casa.
L’inerzia della partita non cambia nel terzo periodo: il Bolzano non riesce a costruire ed il Cortina riparte in velocità. Com’era prevedibile i biancorossi scendono sul ghiaccio vedendo lo spettro dell’eliminazione avvicinarsi, e ne risentono dal punto di vista nervoso: un Ceschini particolarmente agitato regala un livido allo zigomo a Rickmo colpendolo con il bastone al volto e si accomoda in panca puniti per 2 minuti. Lo segue poco dopo Alderucci che lascia per la seconda volta la propria squadra in doppia inferiorità. Questa volta, però, i ragazzi di Nilsson non perdono tempo e dopo soli 12 secondi, è Mosnar che finalizza con un tiro dei suoi una bella combinazione Rickmo – Sirokovs. Meno di 60 secondi e si ripropone la stessa situazione: Sebastian va a fare compagnia ad Alderucci in panca puniti e Bolzano nuovamente in 3 contro 5. Stavolta ce ne vogliono 11 di secondi per consentire a Karlsson di finalizzare uno scambio tra Mosnar e Sirokovs e chiudere virtualmente la partita sul 5-1 per la squadra di casa. Il Bolzano scompare totalmente dal campo tanto che nei rimanenti 15 minuti tira verso Canei solo due volte con Mike Omicioli e con Sebastian.
Al 17’:11” altro episodio a dir poco spiacevole: il solito Ceschini prende altri 2 minuti di penalità per un colpo con bastone e non appena entrato in panca minaccia sia i tifosi che si trovavano nei pressi della panchina, sia il radiocronista anch’esso li vicino.
A completare il “set” biancoblù manca ancora la rete del 6 a 1 realizzata da Tuominen al 18’:37” su assist di Menardi e Ahxner.
Un Cortina, dunque, totalmente padrone del campo e concentrato ai massimi livelli, butta sul ghiaccio cuore e grinta e riesce a ribaltare le sorti di un quarto di finale iniziato nel peggiore dei modi e finito in trionfo.
In semifinale gli Scoiattoli incontreranno il Milano, formazione decisamente più forte sulla carta, ma che quest’anno non è ancora riuscita a passare all’Olimpico e che dovrà fare i conti con un Cortina che, oltre a non avere nulla da perdere, pare abbia preso gusto a fare sgambetti alle grandi.