Al Nomad Astana la Continental Cup 2024

Al Nomad Astana la Continental Cup 2024

Porta decisamente bene il ghiaccio britannico al Kazakistan:  nel 2019 l’Arlan Kokshetau aveva vinto la Continental Cup, primo club kazako a conquistare un trofeo internazionale, a Belfast. A Cardiff è il Nomad Astana a riportare nella steppa il piatto d’argento, concludendo il torneo imbattuto, vincendo tutte le gare giocate, sia in semifinale che nelle Superfinals.

Un successo meritato per la giovane squadra kazaka, farm team del Barys Astana, che ha dimostrato sia a novembre a Grenoble, sia alla Vindico Arena di Cardiff una chiara superiorità nel contesto, peraltro, di un girone finale molto equilibrato, tanto che ognuna delle altre partecipanti ha vinto almeno un confronto.

Alla Vindico Arena, casa dei Cardiff Devils, aprono il weekend delle Superfinals i polacchi del GKS Katowice, sostenuti da un gran numero di tifosi e i danesi dell’Herning Blue Fox, i cui sostenitori riempiono uno spicchio della curva interamente occupata dai supporters avversari. La partita sarà una delle più spettacolari del torneo, con il Katowice a rincorrere i danesi per l’intera gara, conclusa ai rigori, che premiano, un po’oltre i reali meriti, i polacchi, capaci di mettere a segno due tiri su tre e vendicare la sconfitta subita dallo stesso Herning in semifinale a Cortina.  La gara serale è invece molto meno combattuta, con il Nomad avanti 2-0, reti di Stanislav Alexandrov e Abay Mangibayev, dopo due minuti ed i padroni di casa incapaci di recuperare il gap iniziale, con il goalie Nikita Boyarkin, che sarà premiato come il migliore della manifestazione, ancora una volta insuperabile. Finisce 5-2 per i kazaki, che dimostrano subito una solidità e grande presenza sul ghiaccio, a dispetto della giovane età.

Le gare del sabato sono quelle che decidono il torneo: nel pomeriggio il Nomad batte 7-3 senza troppi problemi l’Herning, ancora una volta “uccidendo” subito la partita con tre gol nei primi cinque minuti. I tifosi danesi tributano comunque un lungo applauso ai propri beniamini, coscienti della superiorità dell’avversario. La gara serale tra Cardiff e Katowice diventerà quella decisiva: il duello si svolge sia sul ghiaccio che sugli spalti, con le due tifoserie che regalano uno spettacolo di tifo per tutti i 60 minuti. In pista sono i Devils a trovare il doppio vantaggio, con una rete di Cole Ully, assente all’esordio, ed il raddoppio di Ryan Barrow, favorito da un marchiano errore del goalie John Murray. In un periodo dominato dai Devils, il Katowice trova la rete che riapre la partita prima della sirena con Kacper Macias. All’inizio dell’ultimo quarto è il top scorer dell’Extraliga polacca Joona Monto a firmare il pareggio giallonero, che sembra il preludio al vantaggio del Katowice, che gioca meglio e mette pressione agli avversari. Ma al minuto 50, Cody Donaghey inventa letteralmente il gol della vittoria gallese, colpendo al volo in aria il puck e sorprendendo Murray. I rabbiosi quanto inutili assalti finali polacchi non cambiano il risultato, regalando ai Devils la vittoria della gara e contemporaneamente al Nomad la certezza matematica del trofeo, con una giornata di anticipo.

Le gare della domenica servono solo per decidere le posizioni alle spalle dei kazaki, con l’argento che va all’Herning, che supera 4-3 i Devils in una divertente ed aperta partita, mentre nel pomeriggio il Nomad aveva regolato 3-1 il Katowice, che finisce così ultimo  Già sicuri della vittoria, grazie alla sconfitta del Katowice contro Cardiff del giorno prima, il Nomad è sceso sul ghiaccio senza togliere il piede dall’acceleratore e, dopo due periodi piuttosto poveri di emozioni, se si eccettuano i goal di Ryan Cook e Maxim Musorov nel periodo centrale, negli ultimi 20 minuti i kazaki hanno risolto anche l’ultima pratica con due reti in power play segnate da Oleg Boiko, uno dei migliori giocatori visti a Cardiff, e Artur Gatiyatov. Una rete, che sembrava valida anche nel replay, è stata invece annullata a Stanislav Alexandrov

Così, mentre il Barys Astana langue in fondo alla classifica della KHL, i suoi ragazzi costruiscono un futuro promettente per l’hockey kazako.

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